Storia
La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in 30 c., 10 per ognuna delle 3 tribù dei Tizi, Ramni e Luceri. Di esse [...] culti propri e culti comuni, le Fornacalia e le Fordicidia. Sembra certo che delle c. facessero parte anche i plebei. Con la creazione dell’ordinamento centuriato, persero ogni importanza politica. La divisione del popolo in c. esisteva anche nei ...
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(lat. Icilii) Gens plebea romana che svolse un ruolo importante nelle lotte contro il patriziato nel 5° sec. a.C.
Lucio Icilio (L. Icilius), tribuno della plebe (456 a.C.), ottenne per i tribuni il diritto [...] il Senato; secondo la tradizione fu autore della lex Icilia che dichiarava ager publicus l’Aventino. Promesso sposo di una giovane plebea, Virginia, la difese contro il patrizio Appio Claudio, e dopo la morte di lei, sollevò il popolo e occupò il ...
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Marco Filoni
Il rugby azzurro sbarca all’Olimpico
Se c’è uno sport che nell’ultimo anno ha avuto, più d’ogni altro, una crescita di interesse, di pubblico e di popolarità, è senza dubbio il rugby. Disciplina [...] Del resto aveva ragione Gianni Brera quando scriveva che «il rugby è nato per un ingiurioso sberleffo alla virtù pedatoria dei plebei». Questo è stato vero, però, soltanto sino a una decina d’anni fa, fino a quando, cioè, la Nazionale italiana della ...
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Popolazione indigena dell’America Settentrionale, che occupava l’arcipelago della Regina Carlotta (Canada), più tardi (18° sec.) anche l’estremità meridionale dell’isola del Principe di Galles (Alaska). [...] intitolate ad animali; la famiglia era matrilineare. Costumi particolari erano il tatuaggio, il bottone labiale, le società segrete, il potlach, le maschere cerimoniali. La società era divisa in nobili e plebei; esistevano anche gli schiavi. ...
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Era il nome di due magistrati creati periodicamente in Roma con l'esclusiva missione di compiere il census populi (v. censimento). Il nome deriva da censere ed esprime il carattere soggettivo e arbitrario, [...] ottennero l'accesso al consolato dovette essere aperta loro anche la censura: il primo censore plebeo fu C. Marcio Rutilo nel 351; un collegio di due censori plebei si ebbe solo nel 131. Per la sua importanza morale e materiale, la censura fu per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dai primi intermezzi comici inseriti tra gli atti dei drammi seri l’opera buffa [...] autonomo e distinto: nei drammi musicali del XVII secolo si danno ampi episodi buffoneschi, nei quali i personaggi – solitamente plebei – si esprimono volentieri in dialetto e cantano arie di taglio più semplice, ma non si producono veri e propri ...
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MANLIO Capitolino, Marco
Giuseppe Cardinali
È il salvatore del Campidoglio che la tradizione rappresenta come guerriero tanto valoroso da poter vantare trenta spoglie di nemici e quaranta ricompense [...] 'intervento di Camillo, sicché tra i due salvatori della città sorse acre gelosia. Impietosito per la grande miseria dei plebei, cagionata dai lutti e dalle devastazioni della guerra, M. Manlio venne in loro soccorso, riscattando col suo denaro dalle ...
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Nato circa la metà del sec. IV a. C., rivesti intorno al 310 la censura ancora prima del consolato. Come censore è famoso per aver costruito il primo acquedotto romano, quello dell'acqua Appia, e la prima [...] audace e feconda di conseguenze in una società che fino allora aveva messo in condizione privilegiata i proprietarî, patrizî o plebei che fossero. Anche nella sua lectio senatus C., giusta lo spirito della sua riforma, introdusse uomini nuovi e figli ...
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TRIBUNO della Plebe Tribunus plebeius o plebi con la forma arcaica del genitivo, o, anche, con la forma più recente, plebis; in greco ϑήμαρχοι per l'equazione approssimativa fra plebs e δήμος)
Gaetano [...] e rapida ora che i plebisciti sono equiparati alle leggi. D'altronde il tribunato, in cui è rappresentata largamente la nobiltà plebea, è ormai un organo del governo della nobilitas e se c'è fra i tribuni qualche homo novus che abbia velleità troppo ...
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VALERIO Potito, Lucio (L. Valerius P. f. P. n. Poplicola Potitus)
Alfredo Passerini
Console nel 449 a. C. Nipote del Publio cons. nel 509, la tradizione (ricchissima di particolari) lo presenta lealmente [...] stato concesso dal popolo, non dal senato, che lo avversava perché offeso dalle sue leggi. Anche nel 445 nelle contese fra plebei e nobili, parteggiò per i primi (Livio, IV, 6).
Bibl.: Fr. Münzer, De gente Valeria, dissert., Berlino 1891, p. 35; E ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...