CONTARINI, Girolamo
Renzo Derosas
Patrizio veneziano, figlio di Francesco di Agostino, del ramo Contarini dei SS. Apostoli, e di Altafior Soranzo di Paride, ereditò dal padre il soprannome di Grillo. [...] alcune donne del popolo avevano provocato una sollevazione generale dagli evidenti connotati antiaristocratici, con l'imposizione di capitoli in cui plebei e nobili erano posti, quanto all'accesso al Consiglio e ai carichi fiscali, su di un piano di ...
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CAMPEGGI, Alessandro
Adriano Prosperi
Nacque a Bologna il 12 apr. 1504 da Lorenzo, poi cardinale, e Francesca Guastavillani. Ricevette una formazione umanistica dagli insegnanti che il padre assunse [...] interpretazione a suo modo", scriveva nel 1543 un famigliare del C., Baldassarre Fabri; e non si trattava solo di "plebei", come faceva presente, contemporaneamente, Rodolfo Campeggi (ibid., s. III, f. 7/531). Della azione del C. contro i progressi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento la natura morta, affermatasi già all’inizio del secolo come genere artistico [...] di cucina e di osteria si muovono invece Juan Estebán e Alejandro Loarte. Ma soprattutto è a partire dai temi plebei di questa pittura che matura la vocazione naturalistica di Velázquez nel suo primo tempo sivigliano e “caravaggesco”.
In Francia, in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Albertoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La guerra è la principale preoccupazioni degli Stati europei, impegnati nel Cinquecento [...] a Crécy, Poitiers e Agincourt la cavalleria francese composta da aristocratici aveva subito sanguinose sconfitte ad opera degli arcieri “plebei” inglesi armati del temibile arco lungo, il long bow, che sotto il profilo strettamente tecnico, quanto a ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] nel linguaggio scientifico) e moderne. A parere di Cesarotti, tutti i dialetti, purgati dagli idiotismi plebei, possono contribuire all’arricchimento della lingua italiana. Una volta entrati nell’italiano, forestierismi e neologismi producono ...
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STARACE (Storace), Giovan Vincenzo
Luca Addante
STARACE (Storace), Giovan Vincenzo. – Nacque forse nella prima metà del Cinquecento, a Napoli o a Piano di Sorrento, «da famiglia honorata». Era figlio [...] viva il re, et il popolo diceva: pane» (Il tumulto..., 1886, p. 437). Né la cosa finì lì, poiché «pe’ Napole li plebei portorno con le picche parte de suo corpo: chi uno braccio, chi le stentine [interiora], chi uno dito, chi lo pede, et avante loro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La crisi della repubblica
Giovanni Brizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le straordinarie vittorie militari e il conseguente afflusso [...] posizione dialettica ed ambigua. Si è spesso accostata la lotta degli equites a quella che, secoli prima, ha opposto i plebei ai patrizi per la parificazione. Mentre però quest’ultima ha avuto come fine la partecipazione politica, quella condotta dai ...
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fedeli d'amore
Antonio Viscardi
d'amore. A tutti li fedeli d'Amore invia D. il sonetto A ciascun'alma, che è il primo accolto nella Vita Nuova (III 10-12). Nel sonetto si espone la maravigliosa visione [...] dall'esigenza, che è di tutti i trovatori, di un'arte pura e raffinata, che deve innalzarsi al di sopra del volgare, del plebeo. Ed è un'esigenza che nasce, effettivamente, da una fede; ma non da una fede politica o religiosa, bensì da quella che il ...
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Benvenuto detto L'asdenti (Asdente)
Paolo Bertolini
Maestro calzolaio, nato a Parma probabilmente nel primo quarto del secolo XIII, buon conoscitore degli scritti di Gioacchino da Fiore e della letteratura [...] diritto, stanno sia una pregiudiziale aristocratica tanto profonda quanto inconscia, sia un pesante giudizio morale nei confronti di quanti, plebei di origine e di cultura - in loro genere: come lo calzolaio da Parma, appunto, o Albuino de la Scala ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] della sua forza e della sua legge; chiamò o accolse attorno a sé feudatarî, animati da odio contro i vassalli e i plebei, e giuristi, accorsi in folla per difesa del diritto costituito e, per il momento, del più forte; stimolò anche l'amor proprio ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...