TORNABUONI, Giulietta (Lietta). – Nacque a Pisa il 24 marzo 1931, discendente dell’antica famiglia aristocratica toscana (erede diretta di Lucrezia Tornabuoni, la madre di Lorenzo il Magnifico)
Andrea [...] qualche gaffe tremenda: quelle a bordo di natanti di lusso dividevano villanamente gli ospiti tra privilegiati e plebei, quelle nei chiostri preziosi offrivano alimenti tossici, quelle ufficiali nei palazzi storici chiudevano i battenti troppo presto ...
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BERNABEI, Lazzaro
Mario Natalucci
Apparteneva ad una famiglia emigrata nel sec. XII da Famagosta in Ancona e ascritta in seguito alla nobiltà cittadina. Nacque da un Bernabeo di Cecco, presumibilmente [...] di amministrare la giustizia, la rigida osservanza delle leggi e la severità usata contro i suoi violatori, sia patrizi sia plebei, la gelosa difesa dei diritti e privilegi contro i papi e i loro legati, contro gli imperatori e i loro ministri ...
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matrimonio
Unione tra due persone sancita in forma ufficiale davanti a un ufficiale di stato civile o a un ministro del culto.
Civiltà orientali
Per la Mesopotamia, mentre si sa poco delle forme del [...] solo i cittadini romani tra loro. Erano iniustae nuptiae, prima della lex Canuleia del 445 a.C., le nozze tra patrizi e plebei, obbligati a un’endogamia di classe; non era m., ma contubernium, l’unione stabile tra schiavo e schiava. Altro requisito è ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] Mentre il culto degli antenati era aristocratico, i plebei senza antenati, se non avevano diritto di partecipare vecchio di me? Perciò non vi sono nella scienza né nobili né plebei, né persone collocate in alto o in basso; coloro che conservano il ...
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Le ferie rappresentavano la parte dei giorni dell'anno dedicata al culto pubblico e privato degli dei (dies fasti). La forma più antica della voce è fesiae (Fest., p. 86, 264). Tutti i giorni feriati erano [...] dell'Impero.
Alla festa, fin dai più antichi tempi, prendevano parte tutti i magistrati supremi di Roma, tanto patrizî quanto plebei, e cioè i consoli, i pretori e i tribuni della plebe. In qualche caso rimasero in Roma i pretori. La principale ...
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FOGGIA (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Raffaele CIASCA
Vincenzo VERGINELLI
Citta capoluogo della provincia di Capitanata, situata nel mezzo del Tavoliere di Puglia, a 74 m. s. [...] di Otranto, teatro di stragi nel 1528 nella guerra tra Carlo V e Francesco I, nel 1648 ebbe, al pari di Napoli, moti di plebei e governo di popolo, avversati dai nobili e finiti nel sangue. La dogana del Tavoliere fu abolita il 21 maggio 1806 dal re ...
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Cittadinanza
John Bendix
Introduzione e definizione
Quello di cittadinanza è un concetto squisitamente occidentale, che deve la sua forma attuale alla Rivoluzione francese e alla tradizione repubblicana, [...] , com'era stato possibile quando lo Stato si limitava alla città di Roma. La cittadinanza, che garantiva i diritti politici ai plebei (diritti che non erano, dunque, un'esclusiva dei patrizi), nel 212 d. C., con l'editto di Caracalla, fu estesa a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le fonti del diritto
Antonio Banfi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nello studio del diritto si usa distinguere fra fonti di cognizione [...] per i plebisciti, che nascono come deliberazioni assunte dalla sola plebe riunita nei concilia plebis, vincolanti unicamente per i plebei. A partire dalla lex Hortensia del 286 a.C. i plebisciti sono equiparati alle leggi e divengono vincolanti per ...
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Foro Romano
Tommaso Gnoli
Il cuore pulsante di Roma antica
Nella civiltà romana, il foro era il punto d'incontro ufficiale dei cittadini di tutti i territori della Repubblica e poi dell'Impero: lì essi [...] edifici, come il Tempio della Concordia, costruito da Furio Camillo nel 367 a.C. per celebrare l'accordo tra patrizi e plebei, e quindi ricostruito in età tiberiana, il Tempio di Vespasiano e il Tempio di Saturno, uno dei più antichi e venerati ...
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Ai Palleschi
Jean-Jacques Marchand
Breve scritto indirizzato ai Medici e ai loro seguaci nell’autunno del 1512, per metterli in guardia contro il rischio di favorire i loro avversari criticando il gonfaloniere [...] un momento di crisi storica e personale, si riflette nell’uso di un lessico semanticamente forte, dai toni talvolta plebei («questi che fanno questa calca», § 5; «farli uno rimbocco addosso», § 7; «questi che puttaneggiono infra el popolo», § 8). Ne ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...