DONATI, Alessandro
Gianfranco Formichetti
Nacque da nobile famiglia a Siena nel 1584.
Dopo essersi trasferito a Roma, il 26 genn. 1600 entrò nel Collegio Romano dove fece il suo noviziato da gesuita. [...] in quanto il "lieto fine" egli lo dà presente in alcune tragedie, così come la "mistione" di personaggi nobili e plebei. Si comincia, nel primo libro, con i presupposti della più rigida ortodossia tridentino-aristotelica (Materiam poesis non esse res ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
L'uomo sacro
Lorenzo Gagliardi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo romano è denominato "uomo sacro", un individuo che a seguito [...] una legge approvata dal popolo nei comizi dispone, come tramanda Livio, che chiunque violi l’integrità fisica dei principali magistrati plebei (tra cui i tribuni e gli edili) sia dichiarato sacro davanti a Giove e i suoi beni siano confiscati e messi ...
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Storico greco (n. 200 circa - m. 120 circa a. C.). Venuto a Roma come ostaggio nel 168, legatosi quindi col circolo degli Scipioni, poi, dopo il 146, fu designato da Roma a provvedere all'assetto della [...] , ora invece considerata soggetta a degenerare, secondo la dottrina stoica, dal reggimento degli ottimati a quello dei plebei. Queste incongruenze e questo mutamento di opinioni sono da giustificare secondo alcuni con una revisione cui P. attendeva ...
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Le due lettere di S. Paolo, dirette alla comunità di Corinto, sono fra le più importanti del suo epistolario e utilissime a farci conoscere la vita di quei primì raggruppamenti di cristiani. Corinto non [...] è una prova la loro stessa chiesa: in essa pochi sono i sapienti, i grandi del mondo; per lo più invece gl'ignoranti, i plebei, i miseri scelse il signore, affinché solo a Dio sia gloria. E io stesso - aggiunge - non venni a voi con sublimi discorsi ...
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FOLENGO, Teofilo
Attilio Momigliano
Poeta. Nacque a Mantova l'8 novembre 1496, morì a Campese di Bassano il 9 dicembre 1544. Fece i primi studî a Mantova, li continuò a Bologna, dove sentì le lezioni [...] aspetti delle cose e degli uomini, le linee tumultuose delle azioni, con un'intenzione un po' vaga di creare un'epopea plebea, alla quale non si può dire che riesca interamente, sia per il trasmodare degli elementi parodici, sia per l'intrusione o ...
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VICO (Vicus)
Pietro ROMANELLI
Gioacchino MANCINI
Il termine, la cui radice si ricollega con quella del greco οἰκος "casa", ha in latino tre accezioni diverse, che Festo (ed. Müller, p. 371) ci enuncia. [...] o di negozî che vi si praticavano o vi si tenevano (vicus sandalarius, vitrarius, ecc.) da gentilizî plebei (Acilius, Publicius, ecc.), da particolarità topografiche (templi, monumenti) o etniche, ecc. (vicus portae Collinae, Apollinis, Caput Africae ...
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Le scuole
Patricia Fortini Brown
Le "scuole"
Nella relazione inviata nel 1497 al duca di Milano sulle istituzioni caritative, l'ambasciatore milanese Battista Sfondrato dichiarava che le Scuole grandi [...] secolo la composizione delle processioni mutò considerevolmente. In un primo tempo, speciali categorie di "exempti", sia nobili che plebei, sarebbero entrate a far parte dei Battuti versando una tassa d'iscrizione più alta in cambio dell'esonero ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] da seguire è, quindi, la capacità di «ritrarsi» «dall’usanza del volgo», dai «modi di favellare bassi e plebei» (ibid.: 252).
Varchi giudica come naturali in una lingua viva i cambiamenti del fiorentino parlato contemporaneo rispetto alla lingua dei ...
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Mazzoni, Iacopo
Arnaldo Di Benedetto
Letterato (Cesena 1548 - ivi 1598); studiò a Bologna e a Padova, procurandosi un'estesa erudizione. Fu associato a molte accademie di Padova, Bologna, Ferrara, Macerata, [...] " di D. e degli altri personaggi; e sostiene la " convenevolezza " dei pezzi dottrinali, dei " concetti " troppo plebei, di certe similitudini troppo umili. Riconosce l'eccessiva libertà nelle scelte lessicali, nelle soluzioni morfologiche, nella ...
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DAL POZZO (Puteo, Puteus), Francesco
Augusto De Ferrari
Nacque a Villanova Monferrato (Alessandria) intorno al 1520 da Bartolomeo e Agnese de Longis di San Germano.
Il padre, anchegli nativo di Villanova, [...] varie rendite e la sua casa in contrada S. Bernardo per ospitare ed educare dodici giovani vercellesi, sia nobili sia plebei (dal suo matrimonio con Francesca Caccia non aveva avuto figli).
L'istituzione, posta sotto la cura del vescovo di Vercelli ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...