D'ADDA SALVATERRA, Girolamo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 19 ott. 1815, primo dei due figli del marchese Gioachimo e di Elisabetta Pallavicino Trivulzio.
Membro delle guardie nobili volontarie [...] , in Arch. stor. lomb., CI (1976), p. 8; E. Cantarella, Per una lettura degli "Abissi plebei" di Lodovico Corio, in L. Corio, Milano in ombra (abissi Plebei), Milano 1983, p. XL; L. Incisa-A. Trivulzio, Cristina di Belgioioso, Milano 1984, pp. 310 ...
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FAUSTINI, Giovanni
Nicola Balata
Nacque a Venezia nel 1619. Della sua vicenda biografica si hanno notizie scarse e lacunose. Fu dapprima avviato alla professione dell'avvocatura, ma fin da giovane "per [...] dell'Ortiseo - per tentare se ella potesse innalzarmi sopra l'ordinario et il commune de gl'ingegni stupidi e plebei" (cfr. Sandberger, p. 56).
L'opera del F. rappresenta il primo esempio di compiuta stilizzazione del genere librettistico veneziano ...
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Romolo
Tommaso Gnoli
Il mitico fondatore di Roma
La figura di Romolo è assolutamente leggendaria: non è mai esistito un personaggio con questo nome, autore delle imprese che la tradizione gli assegna. [...] attribuite quasi tutte le più importanti istituzioni dello Stato romano più arcaico: egli avrebbe diviso la popolazione in patrizi e plebei e in tre tribù suddivise in trenta curie e in trecento genti; la creazione di un senato di trecento membri ...
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Religione
Adunanza della gerarchia di una comunità religiosa e in particolare l’adunanza dei vescovi della Chiesa cattolica.
Riunioni del genere dei c. ricorrono nella storia di religioni come la buddhista [...] –, con il passar del tempo furono tuttavia assimilati a esse, sia per il venir meno di ogni contrasto patrizio-plebeo sia per essere rimasti i patrizi una parte oltremodo esigua della popolazione sia, infine, perché il procedimento previsto per la ...
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Le origini del feudo racchiudono molti problemi non ancora interamente risolti. Chiara non è neppure l'origine della parola, che nelle sue prime menzioni appare nel Mezzogiorno della Francia con la forma [...] come non conferivano qualifica di nobile a chi li possedeva, così potevano essere acquistati da plebei. Il re poteva però con usa patente abilitare anche plebei al possesso di feudi nobili, conferendo così loro la nobiltà: ciò era invece conteso, in ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] la denominazione delle curie medesime derivante o da toponimi - come Veliensis da Velia o Foriensis da Forum - o da una gens plebea, mai da un nome patrizio (ibid., pp. 475 ss.). Secondo questa lettura, nella Roma arcaica ci sarebbe stata una netta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Giulio-Claudii: il consolidamento dell'impero e le origini del cristianesimo
Giovanni Salmeri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli [...] , tutto ciò che ora è giudicato antichissimo un tempo fu nuovo: ai magistrati patrizi tennero dietro quelli plebei, ai plebei quelli Latini, ai Latini quelli di tutti gli altri popoli d’Italia. Anche questa nostra deliberazione diventerà antica ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] Società e storia, III (1980), 7, p. 82; E. Cantarella, Per una lettura degli "Abissi plebei" di L. Corio, in L. Corio, Milano in ombra (abissi plebei), Milano 1983, pp. XXXVI, XL; M. Meriggi, Amministrazione e classi sociali nel Lombardo-Veneto(1814 ...
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FAVORITI, Agostino
Rosario Contarino
Nacque a Sarzana (La Spezia) il 3 genn. 1624 da Giacomo, giureconsulto, e da Elisabetta Casoni, entrambi esponenti di famiglie localmente eminenti.
Recatosi a Roma, [...] , lasciando anche trasparire la vera identità del suo bersaglio con un trasversale svelamento onomastico ("anzi da tutti / quest'infami plebei son favoriti", vv. 440-441). Sinceramente commosso per la morte del Ghirardelli ("che m'avveggio ben io che ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] discorso funzioni di registro e i registri, a loro volta, funzioni sociolettali.
Così, registri molto bassi e plebei sono talora utilizzati da gruppi giovanili come contrassegno della propria identità sociale (➔ giovanile, linguaggio). All’interno ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...