Parte del popolo di Roma antica che non godeva di tutti i diritti cittadini di cui era investito il patriziato.
La divisione della cittadinanza in patrizi e plebei traeva origine, secondo gli antichi, [...] del 351, il primo pretore del 337; nel 172 si ebbero per la prima volta entrambi i consoli plebei, nel 131 due censori plebei. Più difficile fu l’accesso alle cariche sacerdotali: una conquista decisiva si ebbe col plebiscito Ogulnio (300 a.C.) che ...
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Nell’antica Roma, denominazione («figlio di padre libero; nobile») dei membri delle famiglie dei patres (appartenenti all’antica classe dominante), i cui capi sedevano nel Senato. Le gentes patrizie sono, [...] i cui membri, ancora nelle XII Tavole e fino alla legge Canuleia (445 a.C.), non potevano contrarre nozze con i plebei. A questo divieto, oltre che alle perdite in guerra e all’impoverimento economico che respingeva tra la plebe le famiglie decadute ...
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Magistrato cittadino introdotto nel 4° sec. per difendere i plebei delle città dagli abusi commessi dagli honorati, soprattutto per quanto riguarda la riscossione delle imposte.
D. (o defensor urbis) fu [...] chiamato, durante la Seconda guerra mondiale, papa Pio XII in quanto si adoperò per evitare a Roma i massimi orrori bellici ...
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Nella Roma repubblicana, le leggi che tutelavano i magistrati plebei e in genere la plebe contro i patrizi. In origine per chi le violasse era comminata la consecratio capitis (➔ consacrazione); il giudizio [...] era pronunciato dal concilium plebis e il colpevole, dichiarato sacer, veniva precipitato dalla Rupe Tarpea ...
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Nella Roma antica, il termine in origine indicava l'insieme delle famiglie discendenti dai patres, i capostipiti dei clan gentilizi presenti al momento della fondazione di Roma. Fino agli inizi dell'età [...] solo a loro erano riservate le magistrature e le cariche religiose; in seguito, però, con l'apertura delle cariche ai plebei (320 a.C.) il p. perse progressivamente di importanza e si ridusse a una casta l'appartenenza alla quale conferiva solo ...
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Tribuno della plebe (462 a. C.), propose la creazione di una commissione di cinque plebei per la redazione di leggi miranti a disciplinare il potere dei consoli (lex Terentilia). La proposta cadde e fu [...] ripresa negli anni seguenti causando disordini, fino a che il senato non accolse la proposta della redazione delle leggi, tenendo però fermo che esse fossero scritte da patrizî; si giunse così (451) alla ...
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Magistrati di città sabine e latine, tra cui Roma. A Roma gli edili non sono originarî, perché non sono in un primo tempo magistrati civici, ma funzionarî plebei. Originaria è l'edilità a Tusculo, dove [...] erano divisi tra le due edilità (ad esempio i ludi Romani e i Megalesia agli edili curuli; i ludi plebei e i Cerialia agli edili plebei): la cura ludorum fu però trasferita da Augusto ai pretori. È pure indubbio che gli edili, seguendo la tradizione ...
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Nome gentilizio romano. La gens Marcia, di origine assai antica, aveva varî rami patrizî (Coriolano, Re) e plebei (Censorino, Filippo, Rutilo, ecc.). Tra i M. Figuli è da ricordare un Gaio (C. Marcius [...] , console nel 310 a. C., combatté contro Etruschi e Sanniti, presso Alife, ma fu poi sconfitto; fu uno dei primi quattro pontefici plebei (300 a. C.) e censore nel 294. Tra i M. Settimi si distinse un Lucio (L. Marcius Septĭmus), che fu comandante in ...
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Dinastia principesca della Valacchia. Il nome Basaraba fu molto diffuso, fra nobili e plebei; il primo dinasta di questo nome fu, nel sec. XIV, principe della Valacchia o, secondo le fonti contemporanee, [...] della "sovranità" (domnie) di tutta la terra romena. Figlio di un principe autonomo che le fonti chiamano ora Giovanni (Ivanco), ora Tugomir o Tihomir (i nomi doppî dei sovrani sono caratteristici della ...
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. Magistrato cittadino introdotto nella prima metà del sec. IV per difendere i plebei delle città dagli abusi commessi contro di essi dagli honorati (coloro che avevano o avevano avuto cariche) soprattutto [...] per quanto riguardava la riscossione delle imposte. Il defensor, che i testi greci chiamano ἔκδικος, compare in Egitto già nel 336 (Pap. Oxyrh. VI, 901); le sue funzioni furono nel 368 regolate con una ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
quindecenviro
quindecènviro (o quindecèmviro) s. m. [dal lat. quindecimvir, comp. di quindĕcim «quindici» e vir «uomo»]. – Ciascuno dei quindici membri del collegio sacerdotale (propr. quindecimviri sacris faciundis) dell’antica Roma, al quale...