PUDICIZIA
Nicola Turchi
Divinità romana che presiede alla castità coniugale delle matrone, massime a quelle sposate una sola volta (univirae). Ad essa era dedicato un tempio nel Foro Boario (da identificarsi [...] , ed essendo perciò stata esclusa dal tempio dalle matrone, essa ne fece costruire un altro dedicandolo alla Pudicizia plebea. Forse questo tempio si riduce all'ara Pudicitiae cui accenna la moneta di Plotina.
Durante l'epoca imperiale il culto della ...
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ramogna
Francesco Vagni
Hapax di problematica interpretazione sul piano semantico, soprattutto per la difficoltà di ricostruzione dell'etimo e del significato originario; appare in Pg XI 25 Così a sé [...] e sul valore di r. e piuttosto propensi a individuare nel vocabolo un carattere particolaristico: dialettismo, termine agricolo, variante plebea di parola dotta. Questo può spiegare la scarsa conoscenza di r. presso gli antichi commentatori, che si ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] cui provvide nel 451 un collegio di 10 magistrati patrizi (decemviri) e l’anno successivo un decemvirato misto, con 5 membri plebei. Frutto del lavoro furono 12 tavole di bronzo nelle quali erano incise le leggi: codice considerato sempre la base di ...
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. È un termine tecnico, che si adopera per indicare certi speciali modi di nomina in alcuni corpi politici o sociali, in collegi di magistrati, in sacerdozî, in gradi militari, in corporazioni private, [...] ).
Merita particolare rilievo l'adlectio nel senato romano. Nel periodo repubblicano si dicevano adlecti i senatori di origine plebea, chiamati a far parte del senato, quando questo era ancora in maggioranza costituito di patrizî (Festo, Epit., p ...
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TOMMASEO, Niccolò
Pietro Paolo Trompeo
Nato a Sebenico in Dalmazia il 9 ottobre 1802 da Girolamo, modesto negoziante, e da Caterina Chevessich, morto a Firenze il 1° maggio 1874. La sua famiglia, che [...] quello di Niccolò, il quale sempre si tenne di popolo e sempre sentì e ostentò verso i nobili una sua ruvida fierezza plebea. Viva egli riconosceva nel proprio essere la duplice eredità italiana e slava. Ma se agli Slavi si sentiva legato da vincoli ...
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La più antica opera legislativa di Roma. Secondo la tradizione riportata da Livio, fu redatta negli anni 451 e 450 a.C., per volontà della plebe, allo scopo di rendere più conoscibile e certo il diritto, [...] decemvirato e ritiene che scopo di questa magistratura straordinaria sia stato quello di distruggere il dualismo fra patrizi e plebei e di portare le leggi a conoscenza di tutti. Si sarebbe trattato dunque soprattutto di una riforma costituzionale ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] (Dono I e Dono II), i rami della famiglia radicatisi a Pistoia, in Ungheria e a Napoli, e la discendenza fiorentino-plebea (in Zucca, 1565).
Ospite di Baccio Bandinelli, che nel suo Memoriale lo ricorda come "grande amico", venne da questo inviato a ...
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MAJNONI, Giuseppe Antonio
Emanuele Pigni
Nacque a Lugano il 29 sett. 1754 da Bernardo e da Francesca Grossi.
La genealogia ricostruita da L. Pullé - che attribuisce alla famiglia nobilissime origini, [...] da Francesco I d'Austria lettere patenti di nobiltà con il predicato "d'Intignano" (1821), erano "borghesi d'origine plebea" e dovevano la loro fortuna in gran parte alle capacità imprenditoriali del padre di Bernardo, Giuseppe Antonio senior. Questi ...
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strata maior
Eugenio Ragni
È a Bologna il tratto orientale urbano della via Emilia, tra piazza Ravegnana - dove si trovano le torri Garisenda e degli Asinelli - e porta Maggiore.
D. cita questa strada [...] evidenziare, come sostiene il Marigo, una " differenza tra la lingua urbana e il centro cittadino (Stratae Maioris) e quella plebea fuori mura (Burgi Sancti Felicis) "; e ciò anche a voler tenere nella debita considerazione l'altro passo del De vulg ...
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BERARDI, Domenico
Giovanni Orioli
Nacque a Roma intorno al 1864, da umile famiglia. Entrato in seminario ancora bambino, ne uscì assai presto per essere assunto in una tipografia come apprendista. A [...] Bianchini alle loro prime esperienze teatrali, venne raccomandato alla "sora Maria la roscia", vecchia popolana molto nota nella Roma plebea quale direttrice d'un piccolo teatro di Borgo Vecchio. Il B. vi esordi come comico all'età di diciannove anni ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
smaccato
agg. [etimo incerto; non sembra possa considerarsi un part. pass. di smaccare]. – Esagerato, eccessivo, quasi esclusivam. nell’espressione dolce s., stucchevole, e per estens., assol.: un vino s., troppo dolce. Più com. in senso fig.:...