Figlia (m. 92 a. C.) di M. Livio Druso, tribuno della plebe nel 122 a. C., sposò dapprima Q. Servilio Cepione, da cui ebbe Servilia, madre di M. Giunio Bruto, e poi M. Porcio Catone (98), da cui ebbe Catone [...] detto l'Uticense ...
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Forse questore di Pompeo in Spagna (77 a. C.), tribuno della plebe (66), pretore (58), amministrò la Bitinia (57); condannato per broglio, visse in esilio ad Atene. Poeta, apparteneva alla scuola dei poetae [...] novi; fu amico di Catullo e di Cinna. A lui Lucrezio dedicò il suo poema. Ovidio ricorda alcuni suoi canti di argomento erotico. Fu anche valente oratore ...
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Uomo politico romano (2º sec. a. C.), di umili origini. Tribuno della plebe prima del 111 a. C., autore della lex Servilia repetundarum, pretore nel 100 a. C. e alleato di Saturnino, con il quale lottò [...] contro l'aristocrazia. Parteggiò per Mario, ma finì con l'alienarsi anche i democratici per la condotta rivoluzionaria; si presentò illegalmente candidato al consolato per il 99; fu quindi, con Saturnino, ...
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Uomo politico romano (fine sec. 2º a. C.); questore (104), tribuno della plebe (103 e 100), ebbe in quegli anni grande influenza in Roma sia appoggiando in un primo tempo Mario, sia favorendo l'elezione [...] di uomini a lui strettamente legati come Gaio Servilio Glaucia, pretore nel 100 a. C. Fece approvare una legge agraria, peraltro equa, a favore dei veterani di Mario, costringendo con minacce senatori ...
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1. Esordì come democratico: verso il 104 a. C., come tribuno della plebe, propose una legge agraria destinata all'insuccesso; nel 100 si oppose a Saturnino; console nel 91, lottò contro il tribuno M. Livio [...] Druso e la parte del senato che lo seguiva e riuscì poi a fare abrogare le leggi proposte dal tribuno. Fu censore nell'86. Seguì il partito sillano. Fu uno dei migliori oratori del suo tempo. Morì, all'incirca ...
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Uomo politico romano, esercitò un notevole influsso sulla vita religiosa e spirituale della città nella prima metà del 3º sec. a. C. Tribuno della plebe nel 300 a. C. con il fratello Gneo, propose la Lex [...] Ogulnia. Edile curule nel 296 con il fratello, dedicò varî oggetti sacri nel Campidoglio e collocò presso il Fico Ruminale, se così va inteso Livio X, 23, una lupa di bronzo con i gemelli. Nel 292 si recò ...
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Cugino, forse, di Gaio Cassio Longino, l'uccisore di Cesare, fu tribuno della plebe nel 49 a. C.; amministrò la Spagna con avidità crudele; nel 48 ebbe l'incarico di combattere Giuba, ma, costretto a fuggire [...] per una ribellione militare, morì in un naufragio ...
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Spagnolo, combatté per Cesare in Spagna (49 a. C.) contro Pompeo, tribuno della plebe nel 44 a. C., poi seguace di Antonio nei cui eserciti militò a Modena e a Filippi. Morì nel 40 in Siria combattendo [...] contro Labieno ...
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Questore di Antonio (63 a. C.), combatté i seguaci di Catilina; tribuno della plebe (57), fu avversario di Clodio che lo accusò di broglio elettorale; ma fu difeso (Pro Sestio, 56) con successo da Cicerone; [...] infine (55) pretore ...
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Dittatore romano (287 a. C.), nominato tale in occasione della terza secessione della plebe sul Gianicolo; fece rientrare la rivolta facendo approvare una legge, che da lui prese il nome, che riconosceva [...] ai plebisciti valore eguale alle leggi; è controverso il rapporto fra la legge Ortensia e quelle (legge Valeria-Orazia del 449, legge Publilia del 339 a. C.) che secondo la tradizione avrebbero sancito ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....