ERCOLANI, Bartolomeo
Diego Quaglioni
Questo giurista bolognese del sec. XV, attivo negli Studi di Ferrara e di Bologna, nacque dal faentino Niccolò e si addottorò in diritto civile nello Studio bolognese [...] Alidosi, pp. 1, 3, 5, 7) e benché lo stesso Ghirardacci ne ricordi l'elezione a "capo del magistrato delli tribuni della plebe" nel 1454, in quell'anno l'E. non poteva essere, come ancora vuole il Ghirardacci (p. 144), "nel collegio de' dottori"; il ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] E ciò ovunque e comunque. Buono o cattivo che sia un governo, Nani non ammette che l'autocorrezione. Screditate le richieste della plebe non dall'infantilismo dei contenuti, ma dal fatto che da lei provengono. Sicché non si sa da Nani se proponga ...
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HOTMAN, François (Hotomanus)
Giurista francese di origine tedesca, nato a Parigi il 23 agosto 1524, morto a Basilea il 12 febbraio 1590. Laureatosi a Orléans, nel 1546 fu nominato lettore di diritto romano [...] sovrano venga meno alle condizioni del patto; e pertanto la legittimazione del diritto di rivolta, riservato tuttavia non alla plebe senz'altro ma ai proceres, agli ottimati, cioè all'aristocrazia. L'elemento veramente originale in H. è soprattutto ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] meravigliandosi che un "Abbate Duni" avesse gia trattato, nel 1764, gli stessi problemi delle condizioni e delle lotte della plebe romana che erano venuti imponendosi nelle "ricerche più recenti" (p. IX). Si trattava, più o meno trasparentemente, di ...
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Stato
Organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni, in ultima istanza sovrane e insindacabili, in nome della comunità, sia nei confronti dei membri o dei gruppi interni ad essa, [...] nel loro attuarsi generano dei danni sociali, e segnatamente la formazione di una classe di persone, chiamata da Hegel la «plebe», che viene gettata nella miseria, che è messa in condizione di non partecipare al godimento della ricchezza, di non ...
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CALZAVACCA (Calciavacha, de Calcivacha, de Calzavachis), Giovanni
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Figlio di ser Bartolomeo, nacque a Parma ignoriamo esattamente quando, ma certo intorno al terzo decennio del sec. XV, da cospicua [...] l'incendio: per tre giorni le case e le proprietà dei Rossi e dei loro aderenti e simpatizzanti erano state saccheggiate dalla plebe tumultuante (2-4 marzo 1477). Fautore dei Rossi e sostenitore con loro di una linea politica di adesione agli Sforza ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] metà del sec. V e per tutto il IV furono guidate da uomini forti solo del proprio ascendente sulle moltitudini. Questa plebe fu, con le sue decisioni avventate, causa di grandi sciagure; ma non impedì che nelle città in cui imperava si elaborasse ...
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MEMMO, Giovan Maria
Gino Benzoni
MEMMO (Memo), Giovan Maria. – Nacque a Venezia, alla fine del 1503 o all’inizio del 1504, da Nicolò di Francesco e da Elisabetta di Giustiniano Giustinian.
Famiglia [...] ’amministrazione dello Stato gli «artefici», per definizione «privi di virtù», e, a maggior ragione, la «plebe». Riscontrabile, lungo lo svolgersi dei ragionamenti, il riecheggiamento – talvolta sussurrato, talvolta banalizzato, talvolta camuffato; è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Giannone
Giuseppe Ricuperati
La fama europea di Giannone fu legata all’Istoria civile del Regno di Napoli, ma esisteva un altro Giannone, quello del Triregno, opera intercettata dall’Inquisizione [...] concorde opposizione dei ceti urbani, a partire dalla nobiltà, al mondo dei forensi e dei professionisti e della stessa plebe. Su questa politica di blando rinnovamento aveva agito anche la cultura locale, non tanto dell’università, quanto delle ...
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TRIBUNALE (lat. tribunal, tribunale)
Emilio MAGALDI
Ugo Enrico PAOLI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Antonio SEGNI
Giorgio BALLADORE PALLIERI
Agostino TESTO
Carlo ROCCATELLI
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La parola latina designa propriamente [...] i decemviri stlitibus iudicandis, che forse sono da identificare con gli iudices decemviri menzionati come organo rivoluzionario della plebe al tempo delle note secessioni: questa opinione è confortata dal fatto che verso la fine della repubblica i ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....