Gracco, Tiberio Sempronio
Tribuno della plebe (n. 162-m. 133 a. C.). Figlio dell’omonimo console del 177 e del 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l’Africano; fratello maggiore di Gaio Sempronio. [...] a G. se si giunse alla liberazione con un trattato che fu però rinnegato dal Senato. Quando (133) fu eletto tribuno della plebe, egli aveva un preciso programma politico, mirante a risolvere la crisi di cui soffriva lo Stato romano dopo la sua rapida ...
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Druso, Marco Livio
Tribuno della plebe (m. 91 a.C.). Si fece promotore di un’azione legislativa mirante ad abolire il controllo che il ceto equestre aveva ottenuto sulla pubblica amministrazione romana, [...] nonché a restaurare gli antichi rapporti economici fra le classi sociali romane. Pensò inoltre di attirare a Roma latini e italici con il miraggio di una legge agraria che assicurava distribuzioni di terra, ...
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BACINETTI Florenzi Waddington, Marianna
Armando Plebe
Nata a Ravenna il 9 nov. 1802 dal conte Pietro e dalla contessa Laura Rossi, sposò nel 1819 il marchese Ettore Florenzi, dal quale ebbe un figlio, [...] Ludovico. Nel 1821 conobbe il futuro re di Baviera, il principe Luigi, il quale, entusiasta di lei, la condusse a Monaco, dove la B. restò in grande amicizia prima con Luigi, poi con suo figlio Massimiliano. ...
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Legge romana, proposta dal tribuno della plebe Gaio Oppio nel 215 a.C., durante la guerra annibalica, per porre limiti al lusso femminile; è la più antica delle leggi suntuarie. ...
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plebiscito
Nella Roma antica, ogni norma votata dalla plebe su proposta dei tribuni. Nel diritto moderno il termine fu ripreso (per la prima volta in Francia nel 1851) per un istituto di democrazia diretta [...] per la tradizionale costituzione repubblicana questa duplicazione legislativa, una legge Cornelia dell’88 a.C. toglieva alla plebe tale funzione o la limitava comunque, sottoponendo le proposte dei tribuni alla preventiva approvazione del senato: ma ...
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1. Secondo la tradizione più accreditata, tribuno della plebe nel 471 a. C.; e, di nuovo, nel 449, quando persuase la plebe a ritirarsi sul monte Sacro e fece approvare una legge per cui era punito di [...] morte chi avesse impedito l'elezione dei tribuni. 2. Tribuno della plebe nel 357 a. C., fece approvare una legge che limitava l'interesse sui prestiti all'8,33% (1/12 del capitale). ...
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Nome di due personaggi romani: 1. Tribuno della plebe nell'anno 90 a. C., legato di Silla contro il re Mitridate nell'84, fu console nel 76, proconsole della Macedonia nel 75-73 e vincitore dei Traci e [...] 53. 2. Figlio del precedente, difensore anche lui di Clodio, di cui sposò la vedova Fulvia (52 o dopo), fu tribuno della plebe nel 50 a. C.; prima avversario poi sostenitore di Cesare, al quale giovò durante il ritorno dalla Gallia. Ebbe quindi tre ...
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Nome di alcuni personaggi romani. 1. Tribuno della plebe (122 a. C.), pose il veto alla legge presentata da Gaio Gracco per l'estensione del diritto di cittadinanza ai Latini: promise loro, però, la deduzione [...] console nel 112, combatté con successo contro gli Scordisci; morì nel 109 quando era censore. 2. Figlio del precedente. Tribuno della plebe (91 a. C.), si fece autore di una complessa riforma intesa ad abolire il controllo che il ceto equestre aveva ...
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Console (359 a. C.); sedò una sollevazione della plebe contro il senato; nel secondo consolato (356) respinse i Tiburtini, nel terzo (350) vinse i Galli ed ebbe il trionfo. Fu ancora console nel 348. ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....