CARACCIOLO, Carlo Andrea
Gino Benzoni
Nacque da Lelio, dei marchesi di Vico, e da Silvia di Traiano Caracciolo nell'anno 1583 o, come preferisce invece il genealogista Fabris, nel 1584, a Napoli, primo [...] di "bravamente difendersi". Presa dopo cinque giorni d'assedio, "contra i primarii cittadini non solo, ma contro la minuta plebe et... ogni conditione di persone senza riguardo di sesso, d'età imperversarono... i vincitori"; ma "attione sì crudele ...
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GUIDO, conte marchese di Camerino, duca marchese di Spoleto, re d'Italia, imperatore
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Nacque nell'855 da Guido (I) di Spoleto e da Itta di Benevento.
Non fu coinvolto, [...] 4) mostrare onore per i ministri della Chiesa, che dovranno rimanere sotto la potestà del loro vescovo; 5) non vessare la plebe richiedendo loro più di quanto è stabilito dalle leggi; 6) tenere a freno i propri paladini, che si accontentino dei loro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gioacchino Volpe
Eugenio Di Rienzo
Con una formula sintetica si può attribuire a Gioacchino Volpe il titolo di ‘storico della nazione’. Occorre però aggiungere che per Volpe la nazione non si risolse [...] industriale. Essa ridiede moto alla sua stanca agricoltura. Essa avviò l’opera di elevazione del popolo, che era quasi plebe, alla nazione. Essa diede vita a nuovi movimenti ideali e partiti politici e rinvigorì, ammodernò la cultura. Fece una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Santo Mazzarino
Mario Mazza
Per solidità di dottrina, per varietà e vastità di interessi, per originalità di pensiero Santo Mazzarino può considerarsi uno dei maggiori storici dell’antichità del 20° [...] venuta costituendosi un’economia naturale. Le conseguenze furono: formazione del latifondo, da una parte; dall’altra, privilegi alla plebe urbana e ai soldati. L’accentuarsi dell’economia naturale fu l’esito inevitabile dell’andamento depressivo dell ...
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CIVRAN, Pietro
Gino Benzoni
Quarto dei sette figli maschi di Antonio (1575-1642) di Bertucci e di Chiara di Giovanni Badoer, nacque a Venezia il 16 genn. 1623. Suggestionato dall'esempio del padre assurto [...] veneti. Che altro potevano fare se non pagare quando tutta la città era "concitata" contro di loro e la sua "plebe furibonda" esigeva l'incendio delle navi, lo sterminio della colonia veneziana? V'era, forse, altro modo per evitare lo "scempio ...
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CONCINI, Concino
William Monter
Figlio di Giovan Battista, uditore e primo segretario del granduca di Toscana, e di Camilla Miniati, nacque a Firenze dopo il 1570. Già suo nonno Bartolomeo era stato [...] xenofoba ricorda le Mazarinade di una generazione dopo, che crearono leggende simili sulla tirannia italiana in Francia. La plebe parigina prese la sua vendetta sul cadavere del C., strappandolo alla sua tomba il giorno dopo la morte, profanandolo ...
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CENCIO (Cintius, Cinchius, Quintus, Crescentius)
Lorenzo Baldacchini
Di ragguardevole famiglia romana (suo padre fu praefectus Urbis anteriormente al 25 aprile del 1051), nacque nella prima metà del [...] di Roma. Era la risposta alle devastazioni compiute ai danni delle sue proprietà dentro e fuori le mura dalla plebe cittadina, dagli armati della fazione favorevole alla riforma e dalle milizie municipali. Scomunicato, per ordine di Gregorio VII dal ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Michelangelo Schipa
Luigi Mascilli Migliorini
Michelangelo Schipa può considerarsi il rappresentante più significativo di una scuola storica che nel Mezzogiorno ereditò la passione civile della generazione [...] con l’azione dei grandi soggetti individuali – Giulio Genoino, Gennaro Annese, Tommaso Aniello d’Amalfi – e collettivi – la plebe napoletana – che danno vita alle giornate rivoluzionarie. Privo di note, di apparati e documenti, per i quali l’autore ...
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BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] metà gentiluomo; uomo politico, s'adoprò per quella "libertà d'Italia" da lui intesa come "benignità dei principi, riverenza della plebe e gente inferiore al nobile", governi che passano "per eredità" e non "per sorte, merito e allo spesso per danaro ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] , ma rese ineffettive durante il principato, e ai suoi membri di riprendere un controllo quasi assoluto sulla plebe urbana.
Un primo caso particolarmente interessante di mantenimento di un’antica attribuzione costituzionale riguarda il diritto di ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....