Aristotele
Paolo Falzone
Il filosofo greco (Stagira 384-383 a.C. - Calcide 322 a.C.) è citato tre volte nell’opera di Machiavelli. Una particolare attenzione al contesto, onde evitare fraintendimenti, [...] : dall’oligarchia deriva il proporsi come fine le ricchezze […] e il non fidarsi affatto del popolo […]: maltrattare la plebe, cacciarla dalla città, disperderla in vari luoghi è comune ad entrambe, all’oligarchia e alla tirannide: dalla democrazia ...
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Croce: «Napoli nobilissima»
Maurizio Torrini
«Il rispetto della storia e il disgusto dell’erudizione cieca»
Nella prima biografia che nel 1909 lo consacrava protagonista di un’altra e nuova Italia, [...] sul «Giambattista Basile» (nn. 7-8-9) i Canti politici del popolo napoletano, nell’amara conclusione – «alla nostra plebe, per molti secoli, fu conteso ogni sorta di ideale» – Croce rovesciava quanto i «napoletani letterati» avevano risposto a ...
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PASQUALE II, papa
Glauco Maria Cantarella
PASQUALE II, papa. – Raniero di Bleda (o Galeata) nacque nell’Esarcato, attuale Romagna (o Romagna Toscana), tra il 1053 e il 1055 da Crescenzio e Alfazia.
Delle [...] l’esperienza dell’ultimo papa che aveva risieduto stabilmente a Roma, Gregorio VII, diceva dell’importanza del consenso della plebe e della popolazione dell’Urbe, pronta a riconoscersi nel princeps se questi assicurava la normalità e la pace; il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il monachesimo
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esperienza monastica è rintracciabile in molte civiltà, dalla tradizione [...] secolo, ad esempio, la popolazione monastica di Costantinopoli conosce uno straordinario sviluppo: mantenuti dall’erario in quanto plebe della capitale, i monaci assumono progressivamente incarichi di pubblica utilità, come il servizio liturgico o l ...
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GUICCIARDINI, Luigi
MM. Doni
Figlio primogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, nacque a Firenze il 5 luglio 1478. Oltre al G., la numerosa prole di Piero comprendeva altri [...] e sulle pretese della parte popolare. Il G. si mostra preoccupato del fatto che si è concessa troppa licenza all'infima plebe di esprimersi in merito, alimentando propositi di rivolta come al tempo dei ciompi; ma è fiducioso nelle buone intenzioni e ...
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COLONNA, Carlo
Gino Benzoni
Terzogenito di Filippo gran contestabile del Regno e di Lucrezia Tomacelli, nacque a Roma nel 1607. Sin da fanciullo il C. rivela una natura particolarmente collerica, un'indole [...] dichiarazione in loro favore degli ambasciatori sabaudo, mediceo, estense, farnesiano e del viceré di Napoli. Anche la "plebe" parteggia per loro poiché, come costata Contarini, "odia i Collonesi". Il papa è "angustiatissimo": "se fa giustitia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alle arti visive di Roma
Giuseppe Pucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Esiste un’arte romana?
“Perché oggi non esiste [...] anche i patrizi, mentre se ci si vuole riferire a coloro che non appartenevano all’aristocrazia si deve usare il termine plebe, che d’altro canto non ha il significato dispregiativo che ha assunto nelle lingue moderne, in quanto plebs non era solo ...
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SONZOGNO, Raffaele
Simona Trombetta
– Nacque a Milano il 23 giugno 1829 da Lorenzo e da Teresa Crespi.
Secondogenito di quattro figli maschi, oltre a lui Giulio Cesare, Edoardo e Alberto, apparteneva [...] governo austriaco, ma le sue mansioni non si erano limitate a semplici collaborazioni letterarie. Sotto il tribuno della plebe si sarebbe nascosto ben altro personaggio.
Nonostante le feroci accuse il 19 dicembre Raffaele si aggiudicò il collegio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Di modesta famiglia e con una educazione inizialmente costretta entro convenzioni [...] : a lui non valse
Zelo d’arcani ufici. Ei nudo andonne
De le assise spogliato onde pur dianzi
Era insigne a la plebe: e in van novello
Signor sperò; chè le pietose dame
Inorridìro; e del misfatto atroce
Odiàr l’autore. Il perfido si giacque ...
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luogo (nel Fiore, anche il plur. luogora; Loco, col plur. lochi)
Antonietta Bufano
Per quanto riguarda la Commedia, " la forma loco è esclusiva soltanto in rima (ad es. Inf. I 61...), ma all'interno [...] : dimmi chi tu se' che 'n si dolente / loco se' messo, cioè nel cerchio dei golosi (If VI 47); Oh sovra tutte mal creata plebe / che stai nel loco onde parlare è duro, cioè nel più basso loco e... più oscuro, nel cerchio di Giuda (XXXII 14 e IX 28 ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....