PALMARO, Gerolamo
Luca Beltrami
PALMARO, Gerolamo. – Nacque a Genova, o con meno probabilità a Sanremo, attorno alla metà del XV secolo da Giovan Francesco, discendente da una famiglia di mercanti sanremesi [...] , tra i diciotto riformatori degli uffici. In quei mesi favorì alcune proposte dei popolari come l’istituzione di otto tribuni della plebe, l’abolizione della gabella sul grano e la diminuzione della tassa sul vino. Nel 1506 fu anche coinvolto in due ...
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CIBURRI, Polidoro
Francesco F. Mancini
Figlio di Stefano di Polidoro "lanaro" (e quindi nipote di Polidoro di Stefano di Paolo), visse a Perugia nella prima metà del sec. XVI. Lo si trova ricordato [...] di Perugia, Notarile, 1177, c. 611r). Il giorno successivo restituì un prestito ottenuto da Lucrezia di Bernardino di Villa Plebe (Ibid., ibid., c. 615r).
Nel dicembre dello stesso anno dettò il testamento disponendo tra l'altro che la sua sepoltura ...
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EANDI, Giovanni
Giuseppe Sircana
Nacque a Torino il 20 marzo 1849 in una famiglia di media borghesia.
Dopo il liceo frequentò la facoltà di giurisprudenza senza però conseguire la laurea. Sin da giovane [...] "veramente eccezionale, se non unica, nel quadro dell'internazionalismo anarchico italiano e assimilabile a quella che assume poi la Plebe di Bignami" (M. Nejrotti, La stampa…, in Storia del movimento…, p. 396).
Oltre che per il non comune livello ...
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Nerone
Tommaso Gnoli
Un mostro al potere?
L’imperatore romano Nerone è passato alla storia come un tiranno crudele e megalomane. Questa rappresentazione, pur non priva di fondamento, si deve in gran [...] suicidio Nerone ormai braccato (68). Aborrita dalla storiografia di matrice senatoria e da quella cristiana e giudaica, la figura di Nerone conservò tratti positivi solamente nel ricordo della plebe urbana, che sempre gli rimase grata e riconoscente. ...
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JACKSON, Andrew
Leonardo Vitetti
Settimo presidente degli Stati Uniti, nato il 15 marzo 1767 in una piantagione nella Carolina del Sud, morto nella sua villa dell'Eremitaggio (nel Tennessee) l'8 giugno [...] alle vecchie classi, che avevano per quarant'anni tenuto il potere, la sua elezione sembrasse soprattutto la vittoria della plebe. J. aveva allora 62 anni. Era il rappresentante più tipico della "frontiera" che fosse mai entrato alla Casa Bianca ...
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VITTORIATO (victoriatus sc. nummus)
S. ¿. G.
È la moneta di argento che i Romani coniarono insieme col denaro, il quinario e il sesterzio, ma indipendentemente da questi, col tipo costante della testa [...] a circa il 104 a. C., identificando il personaggio con M. Claudio Marcello il padre dell'Esernino, tribuno della plebe e poi legato di Mario. Lo stesso Borghesi riconosceva quindi i primi vittoriani uguali ai quinarî, emessi lege Clodi, nei ...
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Città della Romania, capoluogo del dipartimento di Cojocna e vera capitale della Transilvania. È situata presso la confluenza del SomeŞ Mic col Nadas, a 348 m. s. m., in un paese di colline alte dai 500 [...] . Con gli Ungheresi si diffondono pure il calvinismo e il cattolicesimo. Nel 1437 avvenne a Cluj una rivolta, presto repressa, della plebe ungherese e rumena contro la nobiltà. A Cluj si tenne pure una dieta il 28 settembre 1737. Dopo il periodo dell ...
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NICCOLO V, antipapa
Amedeo De Vincentiis
NICCOLÒ V, antipapa. – Pietro Rinalducci (Rainalducci) nacque attorno al 1258 a Corvaro, castrum nel contado di Rieti, variamente denominato nel Medioevo (Corbarium, [...] dell’imperatore con l’angelo del Signore, di papa Giovanni XXII con Erode e del clero filoavignonese con la plebe giudaica. Seguì l’accettazione da parte del popolo romano: il vescovo di Castello, Iacopo Alberti da Prato, interpellò per ...
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Guerra, catastrofi e memorie del territorio
Gabriella Gribaudi
La memoria, le memorie
In questi anni memoria è parola diffusa, quasi abusata. Viene utilizzata per indicare fenomeni estremamente differenziati, [...] locale rappresentò l’insurrezione come una rivolta guidata dalla ‘plebe’, dagli ‘scugnizzi’, dai poveri. Lo scugnizzo, immortalato . «Napoli è il luogo comune del male civico: della plebe che non si è fatta popolo, della classe dirigente che non ...
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Istorie fiorentine
Carlo Varotti
Ante res perditas
Le Istorie fiorentine, concepite e scritte nella prima metà degli anni Venti del Cinquecento, sono l’ultima grande opera, in ordine di tempo, di Machiavelli. [...] ’incipit del libro III. Il capitolo introduce il tema dominante del libro, interamente dedicato alle «nimicizie tra il popolo e la plebe» (III i 10), cioè alle lotte sociali tra la borghesia e l’area del lavoro salariato o dell’infimo artigianato; e ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....