NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
*
Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] di porci, oche e tacchini, preparate per il Natale, fece credere nel 1781 all'abate Claudio de Saint-Non che la plebe napoletana riponesse la suprema felicità nel mangiare. Ma il Goethe ben vide (1787) che, per i Napoletani, quell'abbondanza era, più ...
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zeba
Alessandro Niccoli
Vale " capra ", ed è ancor oggi vivente in alcuni luoghi della Toscana (cfr. il Lana: " sono i capretti saltanti e sono dette zebe, perché vanno zebellando cioè saltando "): [...] If XXXII 15 Oh sovra tutte mal creata plébe / che stai nel loco onde parlare è duro, / mei foste state qui pecore o zebe!
L'apostrofe è rivolta ai dannati puniti nella ghiaccia di Cocito, per i quali sarebbe stato meglio nascere animali piuttosto che ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] sembrò minacciare le sorti del volgare, per il disprezzo con cui i riscopritori dei classici guardavano alla lingua della plebe. Il volgare tuttavia resistette e di nuovo si impose, anche perché il latino diventò, nel Quattrocento e Cinquecento, più ...
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(VIII, p. 560)
La c. è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche [...] prevalere della struttura familiare e non l'organizzazione di massa.
La c. rappresentava l'unica vera mobilità sociale della plebe, una specie di legge di evoluzione in cui solo i violenti emergevano oltre la soglia della sopravvivenza. In una città ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Agricoltori schiavi e soldati. L'eta dei Gracchi
Giovanni Brizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del II secolo a.C., [...] a mascherare; ma la divaricazione sociale rende intollerabili ai diseredati gli abusi dei magistrati in materia militare. Anche i tribuni della plebe non sono senza colpe. Se negli anni tra la fine del III e gli inizi del II secolo alcuni di loro ...
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(lat. Virginia o Verginia) Eroina di una leggenda romana collegata all’abolizione del decemvirato (5° sec. a.C.) e alla restaurazione della libertà plebea: insidiata dal decemviro Appio Claudio, fu uccisa [...] dal padre che volle sottrarla in tal modo al disonore. Insorti la plebe e l’esercito, il decemvirato fu abbattuto, e Appio Claudio si uccise. L’episodio è analogo a quello di Lucrezia.
L'argomento è stato più volte ripreso nella letteratura moderna, ...
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SPARTA (A. T., 82-83)
Arnaldo MOMIGLIANO
Claudia MERLO * Goffredo BENDINELLI
Città della Grecia, capoluogo del nomo di Laconia (4132 kmq., 144.336 ab. nel 1928). È situata nella valle dell'Eurota, [...] , fino a morire "obbedendo alle leggi della patria"; è infine il governo dei migliori pronto a reprimere i moti della plebe senza ragione. Il pungente "laconismo" dei molti spartani sembra confutare l'accusa di tardità spirituale. Dovunque le forze ...
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lazzaroni
Nome adoperato dapprima spregiativamente dagli spagnoli, per indicare a Napoli i popolani del quartiere Mercato, protagonisti della sollevazione di Masaniello (1647), alla quale partecipò una [...] compagnia di l. guidata da Scipione Giannettasio detto Pione. Il nome di l., esteso impropriamente a indicare la plebe in rivolta di altre città meridionali, si perpetuò a Napoli, e perciò di l. si riparla in occasione delle sollevazioni popolari ...
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Nome di alcuni magistrati romani, tra cui: 1. Pretore nel 66 a. C., seguace di Catilina: fu condannato a morte in contumacia. 2. Fratello di Gaio Cassio Longino, l'uccisore di Cesare. Combatté nella guerra [...] civile per Cesare in Tessaglia e in Grecia. Fu tribuno della plebe nel 44 a. C. e oppositore di Antonio, col quale si riconciliò nel 41. 3. Console nel 30 d. C., partigiano di Seiano; sposò nel 33 Drusilla sorella di Caligola, dalla quale però si ...
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guerre civili
Giorgio Cadoni
Crisi e rovina della Repubblica romana
Per indagare tanto appassionatamente le ragioni dell’inarrestabile declino della «romana repubblica», M. aveva più di un motivo. Che [...] legge agraria penò trecento anni a fare Roma serva, si sarebbe condotta per avventura molto più tosto in servitù quando la plebe, e con questa legge e con altri suoi appetiti, non avesse sempre frenato l’ambizione de’ nobili (§§ 21-23).
In questo ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....