FULVIO Nobiliore, Marco (M. Fulvius M. f. Ser. n. Nobilior)
Giuseppe Cardinali
Tribuno della plebe forse nel 199 a. C., edile curule nel 196, nel 193 fu nominato pretore ed ebbe come provincia la Spagna [...] ulteriore, nella quale rimase per proroga dell'imperio per tre anni, riportando una serie di successi, per i quali gli fu poi accordata la ovatio. Nominato console nel 189 insieme con Cn. Manlio Vulsone, ...
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. Plebiscito del 445 a. C., proposto dal tribuno della plebe C. Canuleio per riconoscere, contro il divieto confermato nelle XII tavole, validità al matrimonio fra patrizî e plebei, e approvato dopo gravi [...] opposizioni del senato. La tradizione è fallace nei particolari, non potendo un plebiscito vincolare tutto il popolo in tempo anteriore alla exaequatio legibus (la quale si ebbe al più presto, e in forma ...
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Giornalista italiano (Lodi 1844 - Lugano 1921). Mazziniano, poi socialista, dopo aver preso parte con Garibaldi alle campagne del 1866 e 1867, si dedicò intensamente alla propaganda rivoluzionaria fondando [...] e dirigendo le riviste La plebe (1867-83) e Coenobium (1906-1918). ...
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Console nel 111 a. C., condusse la guerra contro Giugurta, ma si lasciò poi corrompere dal re, concedendogli una pace favorevolissima. Quando nel 109 i Romani furono costretti a capitolare per opera di [...] da Giugurta, B. fu uno dei quattro consolari condannati. n Lo stesso nome ebbero uno dei partecipanti alla congiura di Catilina, tribuno della plebe nel 62 a. C., e un edile del 57 a. C. che, accusato di broglio elettorale e difeso senza successo da ...
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Console (339 a. C.), sconfisse i Latini ai Campi Fenectani. Primo dittatore plebeo, ottenne alla plebe importanti rivendicazioni; censore (332), console (327), conquistò l'anno successivo Palepoli, il [...] nucleo originario di Napoli, ottenendo il trionfo; nel terzo consolato (320) riportò una vittoria sui Sanniti; fu ancora console (315) ...
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PATRIZIATO
Plinio Fraccaro
. Il patriziato romano (sull'origine della distinzione fra patrizî e plebei in Roma v. plebe) rimase per quasi tutta l'età repubblicana una nobiltà chiusa e di nascita. Il [...] nel patriziato romano, e di sei di queste genti è giunto a noi il nome, mentre i plebei albani vennero aggregati alla plebe romana. Si raccontava anche della assunzione fra i patrizî dei Claudî, oriundi sabini, avvenuta o all'epoca di Romolo o nei ...
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VILLIA ANNALE, LEGGE
Plinio Fraccaro
. Plebiscito fatto approvare nel 180 a. C. dal tribuno della plebe L. Villio. Regolava l'accessione alle magistrature maggiori del popolo romano, prescrivendo che [...] i candidati dovessero avere una determinata età (Livio, XL, 44,1: "quot annos nati quemque magistratum peterent caperentque"), pare 40 anni per la pretura, 43 per il consolato.
Di qui il nome di annalis ...
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Figlio di Appio Claudio Pulcro (il console del 79 a. C.) e fratello di Clodia; pare che fosse il primo della gente Claudia a farsi chiamare, con la forma plebea del nome, Clodius. Combatté nella guerra [...] lui Pompea della quale era innamorato. Nel processo fu assolto dai giurati corrotti. Con l'aiuto di Cesare, tribuno della plebe (58 a. C.), fece approvare importanti leggi (leggi Clodie); nemico di Cicerone, riuscì a farlo esiliare e ne distrusse la ...
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OVINIA, LEGGE
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Legge comiziale romana. Poiché la si dice presentata ai concilî della plebe da un tribuno Ovinio, si potrebbe chiamare plebiscito. Attribuì ai censori la nomina dei [...] senatori, lasciata per l'innanzi ai consoli, e ordinò che la scelta avesse luogo egualmente fra patrizî e plebei, a seconda delle cariche rivestite. Per effetto di leggi successive, allarganti la cerchia ...
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Amico di Scipione l'Africano (m. 160 circa a. C.); accompagnò Scipione in Spagna (211 a. C.) e guidò la flotta alla conquista di Cartagena (209); collaborò poi efficacemente con Scipione in Africa nella [...] ), detto Sapiens per i suoi studî filosofici (fu particolarmente legato allo stoico Panezio), rivestì la carica di tribuno della plebe (151 a. C.) e propose (forse in questa circostanza; secondo alcuni, solo più tardi, durante il consolato) una legge ...
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plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....