Uomo di stato e umanista (Noordwijk 1545 - Aia 1604). Convertitosi al protestantesimo, fu inviato dagli Stati d'Olanda presso Elisabetta I d'Inghilterra per indurla ad appoggiare la causa delle Province [...] ufficiale degli Stati d'Olanda (Annales rerum a priscis Hollandiae comitibus ecc., 1599), pubblicò la Batavia di H. Junius (1588) e la cronaca rimata di Melis Stoke (1591). Curò edizioni di Plauto, Sallustio, Catullo, Orazio, Tibullo e Petronio. ...
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Letterato ungherese (Budapest 1917 - ivi 1971). Tra le sue raccolte poetiche, nelle quali è vivissima l'attenzione alla realtà sociale del nostro tempo, si ricordano Barátaimhoz ("Ai miei amici", 1939), [...] utazás ("Viaggio omerico", 1961), Odüsszeusz szerelmei ("Amori di Odisseo", 1964), Bikasirató ("Canto funebre per un toro", 1971). Fine conoscitore dei classici, ha tradotto, oltre l'Iliade e l'Odissea, Catullo e Plauto. Premio Kossuth (1953). ...
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Commediografo e traduttore inglese (n. nel Hampshire 1505 - m. Londra 1556). Insieme con J. Leland compose ditties e interludes per l'incoronazione di Anna Bolena (31 maggio 1533). Fu direttore della scuola [...] a Ralph Roister Doister (circa 1553), considerata la prima commedia inglese, in cui, prendendo a modello il Miles gloriosus di Plauto, inserì personaggi della vita contemporanea e introdusse per la prima volta nel teatro inglese la figura del soldato ...
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BERARDI (Berardo), Girolamo
Giancarlo Mazzacurati
Visse a Ferrara, alla corte di Ercole I e poi di Alfonso d'Este nella seconda metà del sec. XV e probabilmente fino ai primi decenni del XVI. Nessúna [...] i due duchi estensi costituirono una vera e propria "redazione", impegnata nella volgarizzazione del teatro classico: due commedie di Plauto (la Casina e la Mostellaria) videro la luce a Venezia (presso N. D'Aristotele detto lo Zoppino) nello stesso ...
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Letterato e diplomatico (Bibbiena 1470 - Roma 1520). Fedele ai Medici anche nell'esilio, da Leone X fu creato cardinale (1513) e gli furono affidate importanti missioni diplomatiche. Fu legato presso l'esercito [...] ), la Calandria (rappresentata a Urbino nel 1513, con prologo di B. Castiglione; in Vaticano nel 1518; alla corte di Francia nel 1548), derivata dai Menaechmi di Plauto: vivace, arguta e ben connessa, è una delle migliori commedie del Cinquecento. ...
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BOMBACE (Bombasius), Paolo
Elpidio Mioni
Nacque a Bologna l'11 febbr. 1476 da Antonio e Lodovica Tederici. Dedicatosi allo studio delle lettere, riuscì ben presto a crearsi una notevole fama, soprattutto [...] dell'università. Non abbiamo molte notizie sul suo insegnamento: sappiamo solo che nel corso ordinario del 1507 leggeva Plauto e Luciano, in quello straordinario di lingua greca spiegava la grammatica secondo gli Erotemata di Demetrio Calcondila e ...
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CASTIGLIONI, Giannino
Giovanna Rosso Del Brenna
Figlio di Giacomo e Piera Bergamaschi, nacque a Milano il 4 maggio 1884. Studiò scultura con E. Butti all'Accademia di Brera. Il padre era direttore dello [...] targhe e medaglie, un ritratto ad olio di Signora in giallo (Milano, eredi Dal Castagné) e la statua in gesso di Plauto, poeta comico (distrutta dai bombardamenti). In seguito lasciò da parte la pittura, a cui avrebbe continuato a dedicarsi solo per ...
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ANGELI (Angelius, Angelio, degli Angeli), Niccolò
Paola Tentori
Nacque a Bucine, in Toscana, nel 1448 da ser Baldassarre e monna Agnese. Studiò a Siena, dove ebbe per maestro Agostino Dati e rimase [...] (1515).
A. Renouard elenca le seguenti opere edite a cura dell'A. per la stamperia di Filippo: le già ricordate Commedie di Plauto dell'agosto 1514 e un'altra edizione del 1522; i Libri de re rustica, del 1515, nella cui prefazione Filippo scrive di ...
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Storico romano (n. 118 a. C. circa - m. Creta 67 a. C.). Nel 78 fu praetor urbanus, poi propretore in Sicilia; prese parte alla guerra contro i pirati come legato di Pompeo, ma cadde malato e morì a Creta. [...] confermato da Cicerone, che pur considerava S. un grande storico per l'acutezza dell'indagine. Tradusse liberamente in lat. le Favole Milesie di Aristide di Mileto. Diverso da questo S. è un omonimo grammatico, più tardo, commentatore di Plauto. ...
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FORTEGUERRI, Niccolò
Matteo Sanfilippo
Nacque a Pistoia il 6 nov. 1674 da Iacopo e Marta Fabroni. La famiglia paterna era di antica nobiltà toscana e aveva dato numerose personalità illustri alla Chiesa [...] Prencipe Di Donna. L'esigenza di raggiungere tale correttezza lo portò a emendare più volte la traduzione delle commedie di Plauto, delle quali infine una soltanto fu da lui preparata per la stampa. Fu inoltre pubblicata, appena dopo la sua morte ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...