(gr. ᾿Αμϕιτρύων) Nella mitologia greca, figlio del Perseide Alceo, re di Tirinto, e di Astidamia (o di Lisidice). Bramava sposare Alcmena, figlia dell’altro Perseide Elettrione, signore di Micene; ma uccise [...] di Eracle. A. morì combattendo contro i Mini di Orcomeno.
Alla relazione di Alcmena con Giove si ispira la commedia di Plauto Amphitruo, che ha un rifacimento medievale nel Geta di Vitale di Blois e dalla quale deriva l’Amphitryon di Molière (1668 ...
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FRANCESCO da Mantova
Franco Pignatti
Non si hanno dati biografici su questo oscuro letterato, cui spetta probabilmente il merito di avere per primo messo in versi le imprese del buffone Gonnella - personaggio [...] (1446-1534) che dal 1502 tenne scuola a Mantova e fu precettore di Federico Gonzaga, noto soprattutto per le recite di Plauto e di Terenzio allestite con i suoi allievi, nonché per le sue opere storico-genealogiche sui Gonzaga e sugli avvenimenti ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] in Italia, Roma 1882, pp. 210 s.; A. Austin, P. C. dramatist, in The Fortnightly Review (Londra), 1882, pp. 158-170; O. Rossi, Plauto e il suo secolo di P. C., in Rass. naz., XIV(1883), pp. 205-280; F. De Sanctis, Il darwinismo nell'arte, Napoli 1883 ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] seguita e imitata dai primi poeti (Livio Andronico, Gneo Nevio). Questa prima letteratura, che con Ennio e con Plauto dovette acquistare piena coscienza delle proprie esigenze tecniche e artistiche, esercitò sulla lingua una duplice azione: da un ...
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BALBANO, Timoteo (Timotheus Lucensis)
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Nato a Lucca nella prima metà del sec. XV, il B., come il fratello Girolamo, segretario di Innocenzo VIII, si trasferì in data imprecisata a Roma, ove compì una [...] Rossi, pp. 389 s.). Una sua breve iscrizione latina in prosa, composta a imitazione di quelle famose di Nevio e di Plauto, fu pubblicata nel 1474 in una silloge di composizioni poetiche edita a Roma in memoria di un giovane paggio di Girolamo Riario ...
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Poeta latino (m. Utica verso il 201 a. C.) della Campania; combattente della prima guerra punica. Autore di palliatae (restano circa 30 titoli), satireggiò, nei modi della commedia attica antica, Quinto [...] antichi e fu d'esempio a Ennio e Virgilio; ne restano brevi frammenti. È anche autore di commedie in cui certo contaminava esemplari greci: nel suo canone dei poeti comici romani Volcacio Sedigito gli assegnò il terzo posto, dopo Cecilio e Plauto. ...
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BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] di grande impegno: elogi, polemiche, apologie, orazioni.
A Pavia il B. si dedicò intensamente anche allo studio di Plauto, che fece conoscere così largamente da poter scrivere che per suo particolare merito in Lombardia "extat aliquis qui Plautum non ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] e Bizantini: fonte ne è Procopio, guida la Poetica di Aristotele, modello Omero. Anche la commedia I Simillimi (1548) è derivata da Plauto e da esempi ellenici, che T. si illuse di fondere tra loro. Ma tutte queste opere testimoniano che in T. il ...
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GUAZZESI, Lorenzo
Renato Pasta
Nacque ad Arezzo il 26 genn. 1708 da Gaspare, giureconsulto, docente a Pisa e gonfaloniere di Arezzo, morto nel 1749, e Maria Maddalena di Giuseppe d'Angelo, patrizio [...] Voltaire (ma la selezione accoglie, con l'Elettra, anche uno dei maggiori rivali del philosophe), è però dalla versione da Plauto, pubblicata per prima ma posposta alle altre nelle postume Opere pisane, che più risalta il classicismo del G. e il suo ...
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PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] greci (nei Ricordi fiscali in data 13 maggio 1429, scrive di avere venduto un codice contenente le commedie di Plauto da lui trascritte), strinse rapporti di amicizia umana e intellettuale con «il fiore della fiorentina gioventù» (Vitacivile, a cura ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...