Filologo classico (Codroipo, Udine, 1897 - Roma 1980), prof. univ. dal 1936, ha insegnato letteratura latina all'univ. di Napoli. Opere: Cicerone (1929); L'Eneide e la poesia di Virgilio (1932); Studi [...] virgiliani (1947); Da Plauto a Terenzio (1946-47); Tacito (1973). Ha diretto Latinitatis Italiae medii aevi inde ab a. CDLXXVI usque ad a. MXXII lexicon imperfectum (4 voll., 1939-64; rist. 1970). ...
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Pittore italiano (Napoli 1840 - ivi 1919). Fu tra i primi seguaci di D. Morelli, ma in seguito prese decisamente a trattare temi greco-romani, di gusto aneddotico e di fattura minuziosa, che lo resero [...] noto (Plauto mugnaio, 1864; Orazio in villa, 1877; ecc.). Più tardi dipinse pure quadretti di genere d'ispirazione palizziana. ...
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Poeta comico latino (2º sec. a. C.); alcuni antichi, tra cui Aulo Gellio che ne ha tramandato un frammento, lo ritengono autore di una commedia palliata (Boeotia) da Varrone e invece, per ragioni stilistiche, [...] attribuita a Plauto. ...
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Filologo classico tedesco (Gumbinnen, Prussia Or., 1887 - Colonia 1979), prof. nelle univ. di Gottinga, Greifswald, Basilea, Colonia (1925-57). Dal 1969 socio straniero dei Lincei. Ha studiato con sicurezza [...] di gusto gli originali attici di Plauto (Plautinisches und Attisches, 1931) e ha condotto varî studî di critica testuale su Terenzio, Cesare, Giovenale e specialmente su Platone (Der Platontext, 1942), nonché sul Catalogo delle navi omerico (Der ...
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Poeta greco della commedia nuova (Sinope 360a. C. circa - Smirne 280 a. C. circa), vissuto a lungo ad Atene. Scrisse 100 commedie, ma ne abbiamo solo frammenti. Una idea della sua arte possono darla le [...] commedie di Plauto Casina, adattamento dei Κληρούμενοι ("Quelli che tirano a sorte"), e Rudens, derivata da un'altra commedia sconosciuta di Difilo. Predilesse temi mitologici e curò l'intreccio più dello studio dei caratteri. ...
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Filologo classico (Bari 1880 - Firenze 1964); prof. di lingua e letteratura latina (dal 1929) all'univ. di Torino, poi di Firenze; socio corrispondente dei Lincei dal 1954. Delle sue opere, oltre a molti [...] commenti ai tragici greci, a Plauto, a Eroda, e a numerosi articoli, saggi e studî (specialmente su Orazio, Petronio, Apuleio), si ricordano le edizioni critiche di Sinesio e di Lucilio, e una Storia della letteratura latina da Tiberio a Giustiniano ...
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Poeta latino medievale (sec. 12º), autore di due commedie del genere detto elegiaco (il dialogo vi è inserito in una narrazione continuata, in distici elegiaci): il Geta, composto intorno al 1150, e l'Aulularia, [...] composta verso il 1175. La prima è una curiosa trasposizione dell'Amphitryon di Plauto, la seconda deriva dal Querolus, adattamento del sec. 6º dell'Aulularia di Plauto. ...
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Filologo (Grossvargula, Erfurt, 1806 - Lipsia 1876), prof. nelle univ. di Halle (1832-33), Breslavia (1833-34), Bonn (1839-65) e Lipsia (dal 1865); diresse con Fr. G. Welcker (1841) il Rheinisches Museum. [...] Dopo aver studiato in Italia il palinsesto ambrosiano di Plauto, si rivolse allo studio della lingua e letteratura latina arcaica. Scoprì il carattere cantato di buona parte della commedia arcaica (i cantica). Si occupò anche di epigrafia, ...
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Ecclesiastico e letterato danese (Viborg 1539 - ivi 1607). Autore di drammi "scolastici" di argomento biblico (Salomons hyldin "Omaggio a Salomone", 1584; Samsons faengsel "Sansone prigioniero", 1599), [...] deve la sua fama a Karrig Niding ("N. l'avaro", 1606), commedia ispirata all'Aulularia di Plauto, che per lingua, ambientazione e carattere dei personaggi è considerata la prima commedia danese. ...
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Tipografo tedesco, attivo a Venezia dal 1470. In quell'anno terminava l'edizione del De civitate Dei di s. Agostino iniziata dal fratello Giovanni da Spira, il quale aveva introdotto la stampa a Venezia [...] (1469-70). V. fu attivo fino al 1477; diede per lo più edizioni di classici latini (Plauto, Catullo, Marziale, Tacito) e opere giuridiche; dalla sua stamperia uscì anche un'opera italiana famosa, la Bibbia volgarizzata da Niccolò Malermi (1471). Dal ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...