Anticamente, in Grecia, chi si accingeva ad affrontare un pericolo, un marinaio impaurito da un possibile naufragio o un condottiero impensierito dall’esito d’un’imminente battaglia, si premurava di fare [...] hanc uxorem? Ther. Spondeo [‘Fedromo: Me la prometti, o soldato, in moglie? Terapontigono: La prometto’ (Plauto, Curculio, V, II, 674, in Commedie di Marco Accio Plauto, a cura di P. Donini, vol. III, 1846, Cremona, Manini, pp. 200-201)]. Hunc sensum ...
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Il fatto che «la fiaba possa raccontare una miriade di storie, partendo da un repertorio chiuso di personaggi, forme, oggetti, situazioni» (Marazzini, 75) permette di osservare come, nel corso dei secoli, [...] nella «brocca» e a «fare I due simili con la fontana» (Basile, 15). Il riferimento è ai Menecmi di Plauto, commedia che narra, appunto, di due gemelli indistinguibili. La medesima allusione ritorna quando, nella fiaba Il corvo (IV, 9), Milluccio ...
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«Chiunque attraversi il mare o è triste o è povero o desidera la morte» («ὅστις διαπλεῖ θάλατταν ἢ μελαγχολᾷ / ἢ πτωχός ἐστιν ἢ θανατᾷ»). Con queste parole dal tono cupo e, allo stesso tempo, sentenzioso [...] 2 Kassel - Austin) di Alessi (IV-III sec. a.C.). Simile è il concetto espresso nei vv. 485-486 della Rudens (La gomena) di Plauto (III-II sec. a.C.), palliata latina ispirata a un non meglio precisato originale greco di Difilo (IV-III sec. a.C.): all ...
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Nessun testo più di L’artefice aggiunto. Riflessioni sulla traduzione in Italia: 1900-1975 (curato da Angela Albanese e Franco Nasi e apparso nel 2015 per i tipi della ravennate Longo senza suscitare il [...] una «ri-poesia» o una «trans-poesia»);‒ Pier Paolo Pasolini: «[Q]ualcosa di vagamente analogo al teatro di Plauto, di così sanguignamente plebeo, capace di dar luogo a uno scambio altrettanto intenso, ammiccante e dialogante, tra testo e ...
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Sepolti sotto montagne di carte, ritrovo casualmente i fogli ingialliti di un’antica inchiesta da me svolta nell’estate 1976 per la terza pagina del «Messaggero» – all’epoca coordinata da Ruggero Guarini [...] il cinema satirico (quello non d’evasione) come un sottoprodotto municipale. Scola Ma è vero o no che qui da noi, da Plauto a Eduardo passando per Goldoni, tutto è dialettale e che non esiste nemmeno una commedia in lingua italiana? E a proposito di ...
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Sepolti sotto montagne di carte, ritrovo casualmente i fogli ingialliti di un’antica inchiesta da me svolta nell’estate 1976 per la terza pagina del «Messaggero» – all’epoca coordinata da Ruggero Guarini [...] pagina io non la so fare né la voglio fare! Noi discendiamo da Marziale, dall’epigrammatica latina, dalle atellane, da Plauto. Il nostro umorismo, la nostra comicità è sempre stata una frecciata grassa e veloce. E poi ciascuno deve farsi il cinema ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...
Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente si chiamò Titus Maccius (la tradizione...
PLAUTO (T. Maccius Plautus)
G. Sena Chiesa
Poeta comico latino (251-184 a. C.).
Non sono conosciuti ritratti sicuramente identificati di Plauto. Si presume però che il commediografo latino sia raffigurato in una statua di personaggio seduto...