FINALI, Gaspare
Elisabetta Orsolini
Nacque a Cesena il 20 maggio 1829, da Giovanni, notaio, e da Maria Zamboni. Dimostrò molto presto precocità di interessi e intelligenza. Dopo i primi studi compiuti [...] del suo settantesimo compleanno.
Il suo lavoro più importante fu la traduzione, accurata e fedele, dei ventunmila versi delle commedie di Plauto, cui egli attese nel corso di quasi vent'anni e che pubblicò a Milano nel 1903. Era molto apprezzato come ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] ritenuti minori al punto da risultare incomprensibile; la Properzia dei Rossi (Milano 1833), dove elementi classici (Menandro, Plauto) si mischiano ad elementi romantici in forzature e oscurità. La sua produzione poetica, se rivela una certa abilità ...
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BESOZZI, Giuseppe (Nino)
Sisto Sallusti
Nacque a Milano il 6 febbr. 1901 da Aldo e Ada Ambreck. Dalla madre, attrice dilettante presso la Filodrammatica di Piacenza, ereditò la passione per il teatro. [...] B.; partecipò a La suocera di Terenzio (ridotto del teatro Eliseo, 19 genn. 1968) e a La commedia degli asini di Plauto (teatro dell'Arte di Milano, 29 marzo successivo), in cui riportò un successo di stima. Nelle ultime interpretazioni, ad aggravare ...
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PANDOLFI, Vito
Annalisa Guizzi
PANDOLFI, Vito. – Nacque a Forte dei Marmi (Lucca) il 24 dicembre 1917 da Vito, maestro elementare, e da Ada Provera, maestra e scrittrice, entrambi attivisti socialisti.
Il [...] luglio -1° agosto 1954); Europa incontro all’alba (di V. P. - G. Pirelli: Ferrara, 7 luglio 1955); Anfitrione (di Plauto, trad. di C. Vico Lodovici: Palazzo dei Diamanti, Ferrara 7 luglio 1955); Il gaio Decamerone (novelle del Decamerone sceneggiate ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] nell'edizione italiana del 1960 (su una via analoga il Plautinisches und Attisches di G. Jachmann del 1931; sul rapporto fra Plauto e i suoi modelli ha portato altra luce un frammento papiraceo del Δὶψ ἐσαπατῶν di Menandro edito nel 1968). Nel 1935 l ...
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Nel mondo antico banche (τράπεζαι) e magazzini (ϑησπεζαι) nei quali sono depositate prevalentemente merci fungibili, non deperibili, hanno molti caratteri in comune; quindi vanno trattati insieme.
Banche [...] è indicato col verbo παραγράϕειν. Il pagamento effettivo predisposto con la παραγραϕή prende il nome di διαγραϕή, praescriptio in Plauto e in Cicerone.
Non sappiamo come fossero tenuti i libri dei magazzini in altri paesi all'infuori dell'Egitto ...
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LESSICOGRAFIA
Gino FUNAIOLI
Bruno MIGLIORINI
Lessicografia classica. - Nell'antica letteratura rimastaci il nome non esiste. I Greci chiamavano λέξεις i lessici; λεξικον, nel bizantino Fozio è usato [...] -1543), Enrico del Thesaurus linguae graecae (1572). Il materiale ivi è tratto direttamente dalle fonti, e Roberto parte da Plauto e da Terenzio; notati e documentati sono, anche nelle unioni sintattiche, i varî concetti racchiusi nella parola, via ...
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MOLIÈRE, Jean-Baptiste Poquelin
Ferdinando Neri
Nato a Parigi verso la metà di gennaio 1622 (fu battezzato il giorno 15, col nome di Jean; quello di Jean-Baptiste gli fu dato dopo la nascita di un altro [...] di Saint-Germain (inverno 1666-1667); poi, l'elegante e spiritoso Amphitryon (13 gennaio 1668), derivato dalla commedia di Plauto e ammodernato di chiare allusioni agli amori regali. Georges Dandin (18 luglio 1668) ripiglia il tema della Jalousie du ...
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Per divorzio comunemente s'intende il sistema legale con cui si attua lo scioglimento del matrimonio durante la vita dei coniugi; sistema che si connette al principio generale della perpetuità del vincolo [...] e alla nota censoria; ma l'atto non è perciò meno lecito e perfetto. Tale è la situazione descritta da Plauto: tali le condizioni dell'ultimo secolo della repubblica, in cui uomini come Silla, Pompeo, Cesare, Cicerone, Bruto, Antonio, Ottaviano ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare [...] d'Orazio del Landino (1482) e i faleci per la propria traduzione d'Erodiano (1487), e un Prologus ai Menaechmi di Plauto, recitati a Firenze circa il 1490, ove il P. con la sua portentosa virtù assimilatrice rinnova i modi e gli spiriti plautini ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...