Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] -1647), nel suo trattato Palladis Tamia (1598), fondato sul parallelismo fra gli autori antichi e i moderni, afferma che "come Plauto e Seneca vengono considerati i migliori per la tragedia e la commedia fra i Latini, così fra gli Inglesi Shakespeare ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] non esclude l’esistenza di una tradizione indigena.
Carattere legato alle origini popolari ha la m. delle commedie di Plauto, nelle quali è la polimetria più ricca; vi appaiono combinazioni m. e ritmiche talvolta difficili a intendersi. La polimetria ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] egloghe e favole pastorali e tragedie e commedie "all'antica", in volgare o addirittura in latino, e commedie latine (Plauto, Terenzio) si riesumano e si riportano sulla scena, presso corti e famiglie patrizie. Splendore di apparati e di costumi ...
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TEATRO
Mario Verdone
Il t. di prosa dell'ultimo ventennio ha preso caratteristiche che ne hanno modificato sensibilmente l'aspetto, determinando anche notevoli cambiamenti nella vita e nell'assetto [...] mito greco rivissuto - e Calderon), mentre Il vantone (pubblicato nel 1973 e rappresentato nel 1978) rifà il Miles gloriosus di Plauto con dialettale vis comica. Protagonista di Affabulazione è un genitore alla ricerca di sé stesso, in un conflitto ...
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MANOSCRITTO (fr. manuscrit; sp. manuscrito; ted. Handschrift, ingl. manuscript)
Domenico FAVA
Giuseppe GABRIELI
Con questo vocabolo si suole indicare qualunque documento che sia scritto a mano su [...] molte opere classiche ci sono state tramandate e rese note. Sono celebri il Gaio e il Virgilio di Verona, il Plauto dell'Ambrosiana, il Lucano di Vienna, ecc. (v. palinsesto).
Materie scrittorie. - Anche per queste v. paleografia.
Qui occorre notare ...
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È l'insieme degli oggetti che servono per vestirsi e adornarsi.
La storia dell'abbigliamento coincide con la storia della civiltà. Rispondendo da un lato alla necessità materiale della difesa dalle intemperie, [...] a furia di raschiare il cuoio"; il tintore "che ha le dita che puzzano e passa il suo tempo a tagliare gli stracci".
Ma Plauto ci fa una ben più lunga enumerazione nell'Aulularia, dove Megadoro si lamenta dello sperpero che fan le donne, e di tutti i ...
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LIRICA
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Ciò che diciamo lirica fu in origine poesia destinata a essere cantata con l'accompagnamento d'uno strumento, e da uno strumento postomerico, la lira (λύρα), [...] lirici appaiono nella nuova letteratura ellenizzante, nei cantica della tragedia e della commedia. Particolarmente ricca è la polimetria di Plauto e vivaci e arguti i suoi cantici. Per la lirica religiosa abbiamo notizia di un inno scritto da Livio ...
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Quando viene riferito a un'opera letteraria o di arte figurativa o musicale, l'aggettivo anonimo significa che di tale opera non si conosce l'autore, sia che questi non sia mai stato noto o che si sia [...] di rado è stata smascherata. Varrone, secondo una testimonianza di Gellio, distinse per primo tra numerose commedie attribuite a Plauto ventuna non dubbie. Ma ancora almeno una parte dell'appendix Vergiliana non spetta a Virgilio. E tra le orazioni ...
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COLOMBO (Colón), Fernando
Giovanni Nuti
Andaluso di nascita, ma "genovisco" per discendenza paterna, nacque a Córdoba da Cristoforo e Beatriz Enríquez de Arana. La data di nascita fu fissata dal Navarrete [...] restare solo un mese, perché nel novembre a Siviglia ricevette da padre Fernando Pérez de Oliva la traduzione dell'Anfitrione di Plauto.
In quell'anno elesse a sua stabile dimora Siviglia: la scelta non fu casuale, perché proprio in questa città era ...
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CANAL, Pietro
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Venezia il 13 apr. 1807 da Agostino e da Teresa Maria Boldù, appartenenti entrambi a famiglie nobili veneziane, sesto di dieci figli. Trascorse la prima fanciullezza [...] , Memoriale, 1841 (traduzione e note; fu pubblicato di seguito all'edizione di Cesare, 1836, e di altri storici latini); Plauto, Frammenti (nel volume delle Commedie del 1847); Lucano, Frammenti e Vita Lucani (Delle altre opere di M. Anneo Lucano ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...