. Il concetto antico. - La parola, di origine indo-europea (ant. ind. barbaras; gr. βάρβαρος; cfr. il lat. balbus), significa originariamente chi pronunzia suoni sgradevoli inarticolati simili a quelli [...] o meglio greco-romana. Il vocabolo, che da prima significò rozzezza, inurbanità di lingua e di costume, sì da essere usato da Plauto, secondo il punto di vista greco, a caratterizzare l'arte di Nevio (Mil. Glor., 211), accoglie il valore politico di ...
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HOLBERG, Ludvig
Giuseppe Gabetti
Poeta danese, nato in Norvegia, a Bergen, il 3 dicembre 1684, morto a Copenaghen il 28 gennaio 1754. Primo ad aprire la letteratura danese a tutte le grandi correnti [...] 'osservazione della vita, risolto in una prorompente comicità. Tumultuariamente l'ispirazione attinge a fonti di ogni genere: Plauto, Terenzio, Molière, Moreto, il Théâtre italien del Gherardi; raccolte di novelle, di storie, di aneddoti; Cervantes ...
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. Anatomia. - Col nome di astragalo (gr. ἀστράγαλς, che nella lingua omerica significa "vertebra") si indica l'osso del piede accolto sotto il piedestallo tibiale nella forca malleolare, che ne abbraccia [...] ; l'efebo (Anth. Pal., II, 33, 93), 'Αντιγόξιος, 'Αλέξανδρος, Βερενίκης πλόκαμος, γραῦς, Δαρεῖος, δίκεντρον (v. Esichio, s. v.) basilicus (Plauto, Curc., II, 31 59). Gli astragali portavano lettere o figure (Paus., VII, 26, 10); le regole e i calcoli ...
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MERCURIO (Mercurius)
Gioacchino MANCINI
Era presso i Romani il dio del commercio e del guadagno. Il suo nome va messo in relazione con le voci latine merx e mercari. Fu presto identificato col dio greco [...] e di Lisippo. Così anche nella letteratura i poeti latini si sono ispirati talvolta alla concezione greca del dio. Plauto nel prologo dell'Amphitruo delinea un compromesso tra il Mercurio romano e la divinità ellenica, e nel corpo della commedia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ispirandosi contemporaneamente ai modelli del mondo e del teatro, Goldoni, drammaturgo [...] la migliore commedia italiana di ogni tempo) che vanno le sue simpatie.
La conoscenza dei “maestri” classici – Plauto, Terenzio, Aristofane, i frammenti di Menandro – si associa infine in Goldoni alla frequentazione degli autori francesi: Molière ...
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CANAL, Paolo
Fernando Lepori
Nacque a Venezia nel 1481 da una delle più illustri famiglie patrizie, primogenito di sei figli. Il padre, Alvise, del ramo dei Canal di S. Marina, dove abitava quando fece [...] Bernardi Saraceni veneti, Venetiis 1499, f. [Aiv], e nel Vat. lat. 2874, f. 114r (esso fu pubblicato anche in M. Plauti ... Comoediae ... recognitae a Symone Charpentario..., s.l.né d. [ma Parigi c. 1512], sostituendovi al nome del Valla quello del ...
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ROMAGNOLI, Ettore
Giorgio Piras
– Nacque a Roma l’11 giugno 1871 da Giuseppe e da Annunziata Roberti.
Studiò nella città natale, dove fu allievo del grecista Enea Piccolomini e si laureò nel 1893 con [...] Serianni, 2012): Orazio (Epistole, 1928; Satire, 1929, rist. assieme Bologna 1937; Odi, 1933), Cesare (De bello civili, 1931), Plauto (Aulularia, Miles gloriosus, 1929; il secondo già Messina 1928). Tradusse anche dal tedesco: il S. Antonio da Padova ...
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GIARDINO
G. Lugli
L. Guerrini
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
Vicino Oriente. - Gli antichi decantarono come una delle meraviglie del mondo i grandi g. di Babilonia, [...] , ii, 590) della casa con g. di proprietà di Demostene. Nella Commedia Nuova (il cui ricordo si può avere dalle pagine di Plauto), si fa continuamente menzione alla κηπαία ϑύρα. Accanto a questi è attestata sin dai tempi più remoti l'esistenza di g ...
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Caronte (Carón)
Francesco Vagni
Nome del demonio guardiano dell'Inferno e nocchiero dell'Acheronte (If III 70-136).
Per quanto non compaia nell'Odissea, C., divinità ctonia minore, è misteriosa figura [...] " et ecce " della Vulgata, questa " locuzione interruttrice ", che s'incontra più di rado " nello stile sublime che non in Plauto, nelle lettere di Cicerone, in Apuleio ecc. ". Al contrario Virgilio, dopo la descrizione del vestibolo dell'Orco con le ...
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Nardi, Iacopo
Alessandro Montevecchi
Nacque a Firenze il 20 luglio 1476 da Salvestro e Lucrezia di Bardo, in una famiglia appartenente al «popolo grasso». Ebbe una formazione umanistica e forse fu discepolo [...] marzo 1563.
Nardi letterato e storico
Nelle commedie N. riprende temi di Giovanni Boccaccio, seguendo schemi e soluzioni di Plauto o Terenzio. Entrambi divisi in cinque atti, i due testi sono scritti in versi, endecasillabi e settenari: quest’ultimo ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...