FAERNO, Gabriele
Simona Foà
Nacque a Cremona nel 1510 da Francesco, notaio e letterato. Nel 1528 fu iscritto al Collegium notariorum della città natale, ed entrò quindi al servizio di Ermete Stampa. [...] autori latini cui il F. dedicò le sue fatiche, ma che non vennero pubblicati, ricordiamo Orazio, Livio, Rutilio Namaziano, Plauto, Svetonio, Tacito. Nel 1563 vennero pubblicate per la prima volta le Fabulae centum ex antiquis auctoribus delectae et a ...
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CASTELLETTI, Cristoforo
Giorgio Patrizi
Della sua vita non si hanno molte notizie. Nacque a Roma, ove trascorse quasi tutta la sua vita: qui prese gli ordini religiosi e svolse un'intensa e rilevante [...] , due anni prima, cioè all'epoca della composizione, attendeva agli studi di poesia e di filosofia (Aristotele, Petrarca, Plauto), ora è dedito allo studio delle leggi.
Anche nel prologo di questa commedia viene riconfermato un fine moralistico, nell ...
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STAMPA, Giuseppe Maria
Simona Negruzzo
– Nacque il 28 gennaio 1666 a Gravedona, oggi in provincia di Como, dal nobile Alessandro Francesco e da Cecilia Corti. Fu battezzato tre giorni dopo nella chiesa [...] letterarie, come testi filosofici, versi, orazioni, un manuale di arte oratoria (1706), la traduzione italiana dell’Aulularia di Plauto e una commedia in dialetto lombardo, La comar Travacca, oggi presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. Non sono ...
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MEZZO, Tommaso
Graziella Gentilini
MEZZO (de Mezo, Medio, Medium), Tommaso. – Figlio di Marino di Tommaso, discendente da una famiglia veneziana patrizia influente nella vita politica e culturale della [...] : essa ha perso gli elementi legati alla novellistica medievale; nella trama e nella struttura si ispira a Plauto e Terenzio e introduce elementi tratti dalla realtà che troveranno nella produzione del secolo successivo ampio svolgimento, diventando ...
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scena Parte del teatro dove gli attori recitano. Per metonimia, l’azione scenica, l’attività teatrale e la professione d’attore, e, per traslato, altre forme di attività.
Teatro
La s. è costituita da [...] delle strutture.
Soltanto alla fine del secolo, con la riscoperta umanistica e la rivalutazione della commedia classica di Plauto e Terenzio, si sentì la necessità di un luogo appropriato, di modello classico, con s. prospettica ‘all’italiana ...
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NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] dei Diomei (Athen., XIV, 614). Il re Filippo mandò loro un talento per avere trascritte le loro facezie. Anche in Plauto (Stichus, 400) il parasito si prepara coi suoi libri. L'imperatore Augusto, come rimedio all'insonnia, faceva chiamare lectores ...
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NEOLATINE, LINGUE
Carlo Tagliavini
Le lingue neolatine o romanze sono quelle che continuano direttamente il latino, cui la forza di espansione politica e militare di Roma diede la possibilità di estendersi [...] abbiamo parecchi mezzi: 1. gli autori latini che hanno usato una lingua più vicina a quella del popolo; p. es. Plauto, ancora nell'epoca arcaica della letteratura latina, nelle sue commedie, usa una lingua che molte volte è più simile al latino ...
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Nei tempi più antichi significò l'ammaestramento del coro, l'opera compiuta dal διδάσκαλος. Poi da questo senso si passò a quello di rappresentazione; e, nel caso del dramma, il significato si estese dall'esecuzione [...] sa che Accio compose certi suoi Didascalicon libri, ed è probabilissimo che le antiche edizioni di Terenzio e di Plauto fossero corredate da talune indicazioni, riassunte nei tardi manoscritti, in certo modo simili alle didascalie dei Greci.
Bibl.: E ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] alcuni gentiluomini e popolari "vestiti d'oro, e d'arzento, e di seda" avevano messo in scena lo Pseudolo di Plauto; "benissimo" era stata recitata l'ultimo venerdì del carnevale 1515 da "alcuni homeni dotti, zoveni populari" l'Asinaria "in versi ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] (benché, certamente, molto preliminari) di fenomeni romanzi. Così avviene, per fare solo alcuni esempi, nelle commedie di Plauto, nel Bellum Hispaniense, nell’epistolario di Cicerone.
L’etichetta, di illustre tradizione, di latino volgare si presta a ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...