DE' NOBILI (Cherea), Francesco
Giovanna Romei
Nacque a Lucca e fu attivo nella prima metà dei sec. XVI: le scarne notizie biografiche coincidono con quelle riguardanti la professione di attore, vissuta [...] che ancora del D. si tratti a proposito della.recita del 25 febb. 1508, sempre a S. Canciano, del Truculentus di Plauto.
Il 10 sett. 1508 il D. avanzò una richiesta di privilegio di stampa al Senato veneziano: la supplica ebbe esito positivo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Conclusosi il brillante ciclo dell’attività teatrale antica, in età medievale questo [...] e parallelamente alle più aggiornate istanze culturali e sociali.
La rivalutazione quattrocentesca dei testi dei commediografi latini Plauto e Terenzio determina una netta virata di gusto verso un teatro goliardico e colto, destinato unicamente alle ...
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GABI, Simone, detto Bevilacqua
Alfredo Cioni
Nato a Pavia non molto dopo il 1450 da un Pietro de Gabi (de Gabiis), nessun documento è stato rinvenuto che informi della sua famiglia, della sua gioventù [...] 1486 e il 1506. Durante l'ultimo decennio del sec. XV il G. pubblicò opere di classici: Cicerone, Giovenale, Plauto, Svetonio, tutte commentate. Pubblicò opere di padri della Chiesa (s. Tommaso, s. Bernardo, Tertulliano); opere scientifiche di autori ...
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RANZO, Mercurino
Paolo Rosso
RANZO, Mercurino. – Nacque a Vercelli nei primissimi anni del Quattrocento da Roglerio, appartenente al collegio dei notai di Vercelli, e dalla novarese Franceschina Caccia; [...] e la struttura sono invece riprese dalla commedia classica latina, così come molti recuperi lessicali, derivati soprattutto da Plauto e Terenzio.
Nel suo impianto narrativo il De falso hypocrita risente chiaramente della lettura dello Janus sacerdos ...
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FERRO, Pietro
Carla Di Lena
Nacque a Messina il 29 giugno 1903 da Giuseppe e Matilde Zirilli. Iniziò gli studi musicali al conservatorio "V. Bellini" di Palermo con A. Favara e si trasferì in seguito [...] in Aulide di Euripide (Palazzolo Acreide, teatro greco, 1953), per il Glauco di Morselli (Scilla 1953), per l'Anfitrione di Plauto (Pompei, teatro romano, 1954) e le colonne sonore dei films Turi della Tonnara e i I cavalieri dalle maschere nere ...
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GANDINO, Giovanni Battista
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Bra, nel Cuneese, il 23 ag. 1827 da Domenico, agricoltore, poi proprietario di un negozio di cereali, e da Cattarina Cravero. A [...] .r. la principessa Margherita, versi (Padova 1868); Osservazioni critiche intorno all'argomento acrostico nel "Miles gloriosus" di Plauto (Torino 1873); Epistola in nuptiis Aemilii Tezae et Nuntiatae Perlascae (Bononiae 1873): elegia, preceduta da un ...
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DAVANZATI, Bartolomeo
Paolo Procaccioli
Nacque, probabilmente a Firenze, intorno alla metà del sec. XV.
Il Passanolo identificò con un omonimo nato nel 1395, ma a torto: il D. è infatti noto solo come [...] (volgarizzamento di una comedia elegiaca di Vitale di Blois, il Geta [1160], a sua volta rifatto sull'Amphitruo di Plauto), si possono ricondurre non solo l'idea di fondo della beffa, quella della metamorfosi, ma anche alcuni particolari ripresi in ...
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EMILLIANI, Gaetano
Loris Premuda
Nacque a Faenza (od. prov. Ravenna) il 17 dic. 1773 da Giacomo, possidente, e Susanna Angelini. Compiuti gli studi nella città natale, si iscrisse a Roma alla facoltà [...] Milano 1930, p. 367; F. Serantini, Il primo ovariotomista in Europa: il chirurgo faentino G. E. e i suoi tempi, in Il Plauto. Rassegna mensile d'Illustrazione romagnola, XII (1931), pp. 52 s.; A. Testi, Il primo ovariotomista in Europa G. E. faentino ...
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(gr. Φοίνικες) Popolazione semitica, anticamente insediata nell’omonima regione ( Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale.
Gli Stati fenici
Nella prima metà del 2° millennio, gli archivi [...] , alla Sicilia e alla Sardegna; notevoli in particolare gli indizi sulla pronuncia forniti dagli adattamenti latini del Poenulus di Plauto. L’ultima fase del fenicio è il neopunico, cioè la lingua delle iscrizioni africane successive alla caduta di ...
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L’arte di dare forma e realizzare spazi fruibili per le necessità dell’uomo. Da un ambito professionale tradizionalmente circoscritto alla sola arte del costruire, il concetto di a. ha progressivamente [...] interni, la museografia, la scenografia ecc.
Il termine, di origine greca (ἀρχιτέκτων), ricorre in lingua latina (architectus) già in Plauto; diffuso da Vitruvio con il suo De architectura, permane in uso ancora nei sec. 7°-8° per poi fondersi o ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...