Carotenuto, Mario
Nicola Fano
Attore teatrale e cinematografico, nato a Roma il 29 giugno 1916 e morto ivi il 14 aprile 1995. Esuberante e valido caratterista, C., interprete disordinato ma aperto a [...] al teatro di prosa, interpretando testi contemporanei di H. Pinter, T. Williams, N. Simon, o testi classici di Shakespeare, Plauto, Molière e C. Goldoni.Nel cinema fu diretto da registi che non sempre seppero valorizzare le sue doti di interprete ...
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Personaggio della mitologia greca (chiamato dai latini Hercules, Ercole) famoso per la sua forza. Sulle origini e sulla nascita di E. vi sono tradizioni differenti; talvolta è annoverato fra gli dei, altre [...] è trattato soprattutto da Ovidio, Virgilio e Seneca; la leggenda della sua nascita è presentata in modo comico nell'Anfitrione di Plauto. Nel primo Umanesimo e poi nel Rinascimento, la figura di E. divenne il simbolo dell'uomo che vince la sorte e ...
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GOZZI, Gasparo
Antonio Zardo
Nacque a Venezia primo di undici figli, due dei quaii morirono presto, da Iacopo Antonio e da Angela Tiepolo, patrizia veneta, il 4 dicembre 1713. Oriundi di Ragusa, i G. [...] 1742, e dov'egli e la moglie si diedero, per guadagno, al tradurre. Di lui è di quel tempo una traduzione di Plauto, come risulta da sue lettere al Seghezzi, della quale nulla è rimasto. Scrisse inoltre versi, come ne aveva già cominciato a scrivere ...
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UMANESIMO
Fausto GHISALBERTI
. Con questo nome si designa quel periodo letterario, culminante nel sec. XV, che corrisponde all'aspetto peculiarmente filologico del Rinascimento (v.): determinato dalla [...] di letterati, tra i quali emerge Giorgio Merula, commentatore di Cicerone, editore di Marziale, di Plinio, di Virgilio, di Plauto, scrittore fecondo e ammirato; il suo nome va legato alla clamorosa scoperta dei codici di Bobbio nel 1493, che restituì ...
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PÉREZ de OLIVA, Fernán
Alfredo GIANNINI
Umanista spagnolo, nato a Cordova verso il 1494, morto a Madrid nel 1533. Studiò prima nella città natale, poi a Siviglia fino al 1516, ad Alcalá il seguente [...] la propria lingua. Studioso dei classici latini e greci, il P. rimaneggiò e rifuse in bella prosa castigliana l'Anfitrione di Plauto, l'Elettra di Sofocle e l'Ecuba di Euripide. Scrisse anche poesie: notevole La lamentación al saqueo de Roma (1527 ...
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È con Luciano e con Alcifrone, sebbene assai più tardo, uno dei maggiori rappresentanti della prosa mimetica nella letteratura greca. Col suo nome, che del resto è tutt'altro che sicuro, ci è giunta una [...] di altre opere letterarie, commedie, elegie erotiche, romanzi; notevoli alcuni spunti plautini derivati o direttamente da Plauto o dai suoi modelli greci. Nel complesso si tratta di una garbata spigolatura letteraria, che interesserebbe soprattutto ...
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BERNIERI-TERRAROSSA, Aurelio
Renzo Negri
Nacque a Parma il 14 marzo 1706, unico figlio del conte Antonio Galeazzo Bernieri e della contessa Maria Maddalena Vezzani. Dopo la prima educazione familiare, [...] 1833, pp. 196-207, 674; G. B. Janelli, Diz. biogr. dei Parmigiani ill. e benemeriti,Genova 1877, p. 50; G. Carducci, Plauto nell'Italia moderna (1891), in Opere (ediz. naz.), XXVIII, Bologna 1938, pp. 21 s.; E. Bouvy, Zaire en Italie,in Bull. italien ...
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RAINERI, Anton Francesco
Pietro Giulio Riga
RAINERI, Anton Francesco. – Nacque a Milano poco dopo il 1515 da genitori appartenenti al ceto medio cittadino. Legatosi ad Alfonso d’Avalos intorno al 1535, [...] (Ruffinelli).
Di derivazione latina, specificamente plautina – benché l’autore rivendichi una propria originalità («Qui non vedrete i Menecmi di Plauto, perché a l’autore non è piaciuto calcar più quella via sì trita»; G.A. Schioppi - A.F. Raineri ...
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EUGENICO, Nicolò
Franco Pignatti
Su questo letterato veneziano del Cinquecento non ci è giunta alcuna notizia biografica da fonti coeve, e già nel sec. XVIII, quando un suo sonetto fu incluso nella [...] veneziane apparse in quegli anni. L'Espositione delle favole, puramente didascalica, presenta superficiali riferimenti a Luciano, Plauto, Virgilio, Ovidio e alla Genealogia deorum del Boccaccio. Altro documento degli interessi anosteschi dell'E. è ...
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CARRI (Carrus), Lodovico
Roberta Galli
Nacque verso la metà del sec. XV da Bartolomeo, forse a Ferrara; conosciamo anche il nome di due suoi fratelli, Pietro Antonio e Francesco. Non molte sono le notizie [...] -84, quello di avere ripristinato le rappresentazioni teatrali, vanto di Ferrara e degli Estensi. Nel 1486 i Maenechmi di Plauto furono messi sulle scene ed in seguito molte altre commedie, non soltanto classiche ma anche contemporanee: si avrà tra ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...