Originariamente iscrizione, specialmente funeraria, poi componimento poetico mirante a fermare in breve il ricordo di una vita, di una impresa, di un’offerta ecc.; il significato di «piccolo componimento [...] prima in versi saturni (l’elogio degli Scipioni; l’epitaffio detto di Nevio) poi in distici (Ennio), esametri (Plauto), senari giambici (Pacuvio). Con Varrone gli elogia entrarono nella letteratura (Imagines), poi, sotto l’influenza della letteratura ...
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. Origine. - Nata circa a metà del sec. XVI, e durata fino all'inizio del XIX, la commedia dell'arte si chiamò commedia buffonesca, istrionica, di maschere, all'improvviso, a soggetto; e, in molti paesi [...] scenarî sono attinti un po' dovunque; e, spessissimo, proprio dalla commedia "sostenuta", erudita, classicista, se non addirittura da Plauto e da Terenzio. Si conoscono, oggi, molti di cotesti scenarî (più di mille).
In Italia ricordiamo la raccolta ...
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Letterato, nato a Firenze il 15 marzo 1518, morto nella sua villa di Gangalandi il 28 ottobre 1587. Uomo alla buona, disposto a prendere il mondo come veniva, affezionato alla sua città, visse vita tranquilla. [...] Sciamiti in parte la Mostellaria. Ma egli ha anche commedie relativamente originali, come l'Assiuolo "non cavato né da Terenzio né da Plauto, ma da un caso nuovamente accaduto a Pisa"; e come il Diamante, cavato da "un caso occorso qui in Firenze non ...
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POSIDIPPO (Posidippus; Ποσείδιππος)
Vittorio De Falco
Commediografo, figlio di Cinisco, nato in Macedonia, a Casandrea. Abbiamo notizia di 4 vittorie da lui riportate in Atene: la prima è del 289 o 288 [...] forse è suo l'epigramma, Ant. Pal., IX, 359. È probabile che da lui siano stati imitati i Menechmi e anche l'Aulularia di Plauto (v. Aulo Gellio, II, 23, 1).
I framm. di P. sono raccolti in Kock, Comicorum Atticorum Fragm., III, p. 335 segg.
Bibl.: F ...
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PEONICI, METRI
Giorgio Pasquali
. Si chiama nella metrica greca παιών (la forma ionico-attica di παιάν, peana: v.) una misura che consta teoricamente di cinque tempi primi. Normalmente o le due prime [...] lirici sono soltanto forme metriche (v. piede), indicano sincope. Cantici in cretici e bacchei sono caratteristici di Plauto (v. metrica, XXIII, p. 105); essi derivano forse dalla tragedia romana contemporanea.
Bibl.: U. von Wilamowitz-Möllendorff ...
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ZERRI, Antonio
Alberto Manzi
Attore, nato a Corfù da parenti italiani, il 20 ottobre 1837, morto a Napoli il 15 aprile 1903. Incominciò giovanissimo in compagnie secondarie, salì lentamente per il suo [...] Sirchi nel Duello fu contrapposto a Cesare Rossi. Sono da ricordare in specie le sue interpretazioni ne L'Aulularia di Plauto, ridotta dal Trambusti, nella Scuola dei mariti di Molière, nelle Allegre Comari di Windsor. La sua intelligenza e lo studio ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA
P. Gros; H. Brandenburg
Basilica pagana (v. vol. II, p. 2). - Nessun altro elemento della panoplia monumentale delle città romane è stato oggetto, nel corso [...] quella che Catone il censore fece costruire nel 184 a.C. (Β. Porcia), bensì quella di cui si ha menzione nelle commedie di Plauto risalenti alla fine del III secolo. È stato di recente dimostrato che questa prima b. non era altro che l’Atrium regium ...
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Vedi PYRGI dell'anno: 1965 - 1996
PYRGI (v. vol. VI, p. 570)
G. Colonna
Piccola città dell'Etruria meridionale costiera, porto principale di Caere, da cui dista c.a 13 km, e sede del più importante santuario [...] Pyrgensia si riferisce probabilmente alla prostituzione sacra già praticata nel santuario etrusco, cui sembra alludere indirettamente anche Plauto (Cist., 562 s.). Per Strabone il santuario sarebbe stato fondato, come la città di Caere, dai Pelasgi ...
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Vedi THARROS dell'anno: 1966 - 1997
THARROS (Θάρροσ, Τάρραι, Ταρραί, Tharros, Tarrae, Tarri ecc.)
G. Pesce
Antica città della Sardegna sulla penisoletta fra il moderno villaggio di San Giovanni di Sinis [...] presenta un problema linguistico: esso equivarrebbe, secondo il Wagner, a Sarra, forma con la quale è reso nel latino di Plauto Ṣūr nome fenicio di Tiro; nel pensiero del Wagner la colonia di Th. fondata da Tirî, avrebbe ricevuto il nome della ...
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PLAUTIUS, Marcus
A. Gallina
Pittore, l'esistenza e l'opera del quale sono attestate da Plinio (Nat. hist., xxxv, 115), che trascrive la didascalia che accompagnava alcune pitture del tempio di Giunone [...] consono all'origine asiatica di M. Plautius. Altrettanto prive di fondamento le ricerche tendenti ad accostare il pittore al commediografo Plauto, ed i tentativi di porlo in relazione con un suo omonimo, che rivestì la carica di questore d'Asia (Iscr ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...