VASILE, Salvatore Ranieri (Turi). – Nacque a Messina nel quartiere di San Ranieri (da cui prese il secondo nome) il 22 marzo 1922; primogenito di Maria Signorelli da Belpasso (Catania) e di Paolo da Lentini [...] teatrale, che ebbe però un significativo ritorno nell’ultima fase della sua vita: dapprima con una miscellanea plautina (Il Plauto magico, 1983), quindi più decisamente con le commedie Lia rispondi, premio IDI 1985 (sulla vacuità e l’insignificanza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La musica sul palcoscenico: il teatro d'eta repubblicana
Francesco Scoditti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli spettacoli teatrali [...] al ritmo poetico. Le didascalie delle commedie ci forniscono solo in due casi i nomi di musicisti teatrali, un collaboratore di Plauto, un tal Marcipor, schiavo di Oppio, e un tal Flaccus, collaboratore di Terenzio e servo di Claudio, a riprova della ...
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Vario Rufo, Lucio (Varro)
Roberto Mercuri
Poeta epico e tragico romano (sec. I a.C.), amico di Virgilio e di Orazio; ricevette da Augusto, con Plozio Tucca, l'incarico di pubblicare l'Eneide dopo la [...] che qui D. stila è un canone di poeti comici in cui sono rappresentati personaggi dell'antica commedia (Plauto e Terenzio, Cecilio, donde la probabile eco oraziana: " Quid autem / Caecilio Plautoque dabit Romanus ademptum / Vergilio Varioque? ", Ars ...
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vico
Bruno Basile
Nel senso proprio di " strada ", " via ", ricorre solo in Pd X 137 Sigieri / ... leggendo nel Vico de li Strami, / silogizzò invidïosi veri. Si tratta di una traduzione fedele della [...] a un eventuale soggiorno del poeta a Parigi.
Uso figurato della voce in Pg XXII 99 dimmi se son dannati [Cecilio e Plauto e altri], e in qual vico, col senso di " in quo circulo " (Benvenuto), o, come annota il Vellutello, " in qual luogo, et ...
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Commediografo greco (Atene 344-43 o 342-41 - ivi 293-92 o 291-90 a. C.). Figlio di un ricco cittadino, Diopeite, e nipote del commediografo Alessi. Sebbene la tradizione lo consideri scolaro di Teofrasto [...] ". Fu largamente imitato dai commediografi romani: l'Aulularia, le Bacchides, la Cistellaria, il Poenulus, lo Stichus di Plauto; l'Andria, l'Eunuchus, l'Heautontimoroumenos, gli Adelphoe di Terenzio sono certamente rifacimenti o contaminazioni di sue ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] seguita e imitata dai primi poeti (Livio Andronico, Gneo Nevio). Questa prima letteratura, che con Ennio e con Plauto dovette acquistare piena coscienza delle proprie esigenze tecniche e artistiche, esercitò sulla lingua una duplice azione: da un ...
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Filologo classico, nato a Napoli il 22 febbraio 1913, morto a Genova il 24 settembre 1991. Formatosi alla scuola di A. Rostagni, dopo un decennio di incarichi universitari, ha ricoperto la cattedra di [...] (1949); della favolistica antica: Fedro (1945), Punti di vista sulla favola esopica (1971), Orazio favolista (1986); di Plauto, in particolare con Da Sarsina a Roma. Ricerche plautine (1952); della tarda latinità: Il concetto di 'auctoritas' nella ...
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COSTA, Emilio
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Parma il 16 giugno 1866 da Antonio, magistrato, e da Eloisa Musiari, morta nel darlo alla luce (il C. le dedicò una raccolta di versi giovanili: Primule, Parma [...] è auspicato un lavoro in comune tra storici della letteratura e del diritto. In questa linea si collocano gli studi su Plauto e Terenzio.
Tra le tesi alternative del Dareste, per cui l'ambiente descritto nella commedia latina è greco, e quella del ...
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VANNETTI, Clementino Felice
de’ Villanova
Mario Allegri
– Nacque a Rovereto il 14 novembre 1754 da Giuseppe Valeriano (v. la voce in questo Dizionario) e Bianca Laura Saibante, fondatori nel 1750 della [...] lettere classiche e italiane.
All’età di tredici anni Clementino compose una commedia in cinque atti, Lampadaria, nello stile di Plauto, mentre già scriveva e traduceva il latino con una perizia e un’eleganza che gli avrebbero meritato più avanti il ...
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BALBANO, Timoteo (Timotheus Lucensis)
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Nato a Lucca nella prima metà del sec. XV, il B., come il fratello Girolamo, segretario di Innocenzo VIII, si trasferì in data imprecisata a Roma, ove compì una [...] Rossi, pp. 389 s.). Una sua breve iscrizione latina in prosa, composta a imitazione di quelle famose di Nevio e di Plauto, fu pubblicata nel 1474 in una silloge di composizioni poetiche edita a Roma in memoria di un giovane paggio di Girolamo Riario ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...