Fu uno dei dotti più eminenti del Mezzogiorno d'Italia nella prima metà del sec. XIX ed esempio cospicuo d'ingegno versatile e di operosità scientifica.
Nacque in Napoli il 14 agosto del 1788 dall'ingegnere [...] A. dai prediletti studî concernenti l'antichità e la filologia classica; e nel 1807 diè fuori un'edizione dei Captivi di Plauto, alla quale aggiunse un esteso commento e alcune ricerche sul teatro romano e sui parasiti dell'antica commedia. Nel 1808 ...
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ROTROU, Jean
Ferdinando Neri
Poeta drammatico francese, nato a Dreux nell'agosto 1609, ivi morto il 27 giugno 1650. La sua prima commedia, l'Hypocondriaque, fu rappresentata a Parigi nel 1628, e verso [...] ); Les Sosies rinnovano con brio le scene dell'Anfitrione, sì che il Molière tenne presente, nel comporre il suo capolavoro, non solo Plauto, ma anche il R. Dalla Sorella di G.B. Della Porta tolse lo spunto per La søur (1645).
La sua prima tragedia ...
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Termine di metrica greca indicante un piede peonico (cioè di 5 tempi) costituito da una breve e due lunghe con l'ictus sulla prima lunga (⌣ -́ -). La risoluzione è ammessa nelle due lunghe; non però contemporaneamente; [...] pure il tetrametro catalettico, il dimetro tanto acataletto quanto catalettico, l'esametro acataletto e finalmente dei lunghi sistemi (Plauto).
Bibl.: F. Zambaldi, Metrica greca e latina, Torino 1882, p. 365 segg., 369 segg., 544 segg.; H. Gleditsch ...
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Attore, nato a Frascati il 13 luglio 1922; è stato protagonista di varie esperienze drammaturgiche, sovente nella cosiddetta Compagnia dei giovani, spesso in appositi complessi. Ha esordito in Erano tutti [...] di Ibsen (1974) e nel pirandelliano Tutto per bene (1969), significativo nel teatro classico, Casina e Aulalaria di Plauto (1971), ha contribuito notevolmente al successo de La rigenerazione di Svevo (1973). Rara è stata la sua partecipazione al ...
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Poeta drammatico, nato a Roma il 20 gennaio 1830, morto a Livorno il 30 agosto 1881. Apparso fra il decadere di quello che fu poi chiamato il basso romanticismo, e le prime avvisaglie di quelle idee che, [...] un ambiente, e la stessa abilità nel collocarvi, al centro, una persona viva: il dramma sente forte di lascivia e di suburra. In Plauto e il suo secolo il C., con un procedimento non dissimile da quello seguito dal Ferrari nel Goldoni e le sue sedici ...
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PROBO, M. Valerio (M. Valerius Probus)
Gino Funaioli
Filologo, della colonia romana di Berito (Beirut), che fiorì nella seconda metà del sec. I d. C. Nella sua gioventù non era ancora penetrata in provincia [...] Lucrezio, Virgilio e Orazio; certa si può dire anche l'edizione di Terenzio e di Persio; congetture furono fatte altresì per Plauto e Sallustio. In questa attività, che gli è caratteristica, P. si valse dei segni critici e dei metodi della filologia ...
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Ognibene di Enrico de' Bonisoli nacque a Lonigo, donde il suo nome di Omnibonus Leonicenus, verso il 1412; morì a Vicenza nel 1474. Nel 1423 è a Mantova come famulus (puer) di Vittorino da Feltre, alla [...] autori letti nei corsi sono attestati Cicerone (De oratore, De officiis), Cornificio (Ad Her.), Livio, Giustino, Valerio Massimo, Plauto. Interpreta i testi cm sicura dottrina e scrive con forma scelta e con garbo.
Bibl.: R. Sabbadini, Nuove notizie ...
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Umanista e scrittore tedesco, nato il 24 agosto 1420 a Sommersdorf in Franconia, morto il 24 luglio 1475, canonico del duomo di Eichstätt. Prosatore di non grande originalità, ma non privo di naturalezza [...] a stampa dello Spiegel der Sitten (1511), la traduzione della Philogenia dell'Ugolini insieme con due commedie di Plauto, Menaechmi e Bacchides. Come traduttore l'E. rivela una grande indipendenza dall'originale, ignota agli scrittori contemporanei ...
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Scrittore e disegnatore, nato il 27 febbraio 1826 a Zurigo, morto ivi il 15 agosto 1885. Per desiderio del padre, che era pastore evangelico, studiò prima teologia a Zurigo e a Basilea; poi, seguendo la [...] scritte. Nel dialetto di Zurigo il C. tradusse anche le poesie di Robert Burns (Winterthur 1870) e la Mostellaria di Plauto, pubblicata postuma da R. Hunziker (Winterthur 1911).
Bibl.: R. Hunziker e P. Schaffner, A. Corrodi als Dichter und Maler ...
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COGNETTI DE MARTIIS, Salvatore
Riccardo Faucci
Nato a Bari il 19 genn. 1844 da Raffaele, commerciante, e da Clorinda de Martiis (il cui cognome unì a quello paterno), studiò presso l'università di Pisa, [...] e seguaci), affermatesi nel Nuovo Mondo.
L'amore per l'antichità classica spinse il C. a studiare le commedie di Plauto, che lo attiravano anche per la rappresentazione della vita economica di Roma antica in esse contenuta (vedi Banche,banchieri e ...
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varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...
arpagone2
arpagóne2 s. m. – Propr., nome (fr. Harpagon) del protagonista dell’Avare (1668) di Molière, usato antonomasticamente per indicare persona molto avara, cupida di guadagno. La parola è connessa con la voce prec.; già in Plauto, infatti,...