Scrittore (Danzica 1768 - Weimar 1826). Filantropo, educatore, autore di liriche e di una traduzione dell'Amphitruo plautino, redattore di riviste letterarie fra cui il Taschenbuch für Freunde des Scherzes [...] und der Satire (1797-1803), ispirato a un generico moralismo, visse a Weimar entrando in rapporti con Goethe, cui sono dedicati i ricordi postumi (Goethe aus näherem persönlichen Umgange dargestellt, 1832) ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La commedia umanistica, in versione goliardica, riscopre beffe e intrighi della [...] la commedia umanistica – ancora un decennio dopo la scoperta fatta da Nicola Cusano nel 1429 di 12 inedite commedie plautine – sopravvive certo negli ambienti universitari, ove però l’estro goliardico si cimenta con gli intrighi delle beffe più per ...
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Cavaliere romano (sec. 1º a. C.), genero del grammatico Lucio Elio Stilone; grammatico egli stesso, si era appropriata la paternità di un libro del suocero, non ancora pubblicato. Pare, da Varrone, che [...] egli avesse composto un'opera glossografica. Secondo Cicerone era tanto pratico dello stile plautino da saper riconoscere se era di Plauto o no qualunque verso comico gli fosse citato. ...
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Umanista spagnolo (Cordova 1494 - Medina del Campo, Valladolid, 1531); studiò a Salamanca, Alcalá, Parigi, Roma; fu rettore dell'univ. di Salamanca (1529). Ispirandosi al teatro classico, compose un rimaneggiamento [...] della Elettra sofoclea, Agamenón vengado, imitò l'Ecuba euripidea con Hécuba triste e rimaneggiò l'Anfitrione plautino con la Comedia de Anfitrión. Scrisse inoltre opere di argomento pedagogico e morale, fra cui notevoli il Discurso de las potencias ...
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Umanista polacco (Sanok 1406 - Rohatyn, Leopoli, 1477); studiò a Cracovia e nel 1437-38 in Italia. Dopo aver accompagnato il re Ladi slao III nella sua impresa contro i Turchi (1440-44), rientrò in Polonia [...] ove divenne arcivescovo di Leopoli. Amico di J. Długosz e di F. Buonaccorsi detto Callimaco, scrisse commedie di stile plautino, versi, epigrammi, poemetti, di cui ci restano solo due elegie. ...
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Commediografo spagnolo (n. Borox, Toledo, 1581 - m. forse Madrid dopo il 1640 circa); della propria vita e degli scritti egli stesso ci dà notizia nel libro Para algunos (1640). Pubblicò sei commedie (1629), [...] Di mentira y sacarás verdad, Dar al tiempo lo que es suyo, El agrario agradecido (eccellente imitazione dell'Anfitrione plautino). È autore della satira El curial del Parnaso (1624) e del Menandro (1630), ambizioso tentativo di sintesi del romanzo ...
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("La gomena") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), già ritenuta l'ultima da lui composta, è stata poi datata al 189 a.C., anche se alcuni portano la sua cronologia [...] . a.C.; è ripresa da una commedia di Difilo e sul modello di questa è introdotto, unico esempio in tutto il teatro plautino, un intermezzo corale, in settenari giambici, di pescatori che cantano la loro misera vita di stenti. È l'unica commedia di ...
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La commedia greca. - La commedia greca ha vita assai lunga. Da Cratino, suo grandissimo corifeo, quasi un Eschilo della commedia (muore poco prima del 420 a. C.), giunge a Menandro, con cui può dirsi conclusa [...] dalla tragedia romana poiché anche in Ennio c'è un'analoga trasformazione di versi recitativi in canti lirici. I cantica plautini sono legati all'azione, non hanno struttura fissa che nel solo Miles gloriosus, mancano soltanto nell'Asinaria, e poiché ...
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D'ISA, Francesco
Gabriella Romani
Nacque a Capua (Caserta) nel 1572 da famiglia patrizia.
Le notizie biografiche rimaste risultano molto scarse. Nel pubblicare le sue cinque commedie si servì del nome [...] , al 1616 dal Toppi e dal Quadrio; il luogo di edizione è sempre Napoli.
Pur riprendendo lo schema della Casina plautina fu apprezzata dal Sanesi per le "attitudini artistiche non volgari". È percorsa sin dal prologo da una briosa vena polemica ...
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DIFILO (Δίϕιλος, Diphëlus) di Sinope.- Poeta della commedia nuova, nato a Sinope e morto a Smirne, fratello del commediografo Diodoro di Sinope. Visse a lungo ad Atene; tra le altre cronologie è molto [...] , alle novità psicologiche del teatro menandreo. Di Menandro fu contemporaneo; ma, chi ben esamini la composizione del Rudens plautino (e della Casina), si accorgerà che la posizione di Difilo verso Menandro è molto diversa da quella di Filemone ...
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plautino
agg. [dal lat. Plautinus]. – Appartenente o relativo al commediografo latino Plàuto (c. 250-184 a. C.), alle sue commedie (pervenuteci in numero di 21), al suo stile: il teatro p.; la comicità p.; il dialogo p.; la metrica plautina.
varroniano
agg. – Di M. Terenzio Varrone (116-27 a. C.), detto Reatino perché nativo di Rieti (lat. Marcus Terentius Varro Reatinus), erudito, scrittore e uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, autore di varie opere, pervenuteci...