Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). [...] è per la vita pratica, e all'etica vanno subordinati nel sistema la fisica e la logica.
Vita e pensiero
Discepolo del platonico Panfilo, poi del democriteo Nausifane, aprì poco dopo i trent'anni una propria scuola a Mitilene; da qui passò a Lampsaco ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] il termine p. in questa accezione) e, in modo molto più esplicito e con indubitabili concessioni a una forma di realismo platonico, nel suo contemporaneo B. Bolzano, le cui p. in sé (Sätze an sich) sono entità astratte che rappresentano delle verità ...
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Cavell, Stanley
Gabriele Pedullà
Filosofo statunitense, nato ad Atlanta (Georgia) il 1° settembre 1926. Tra i maggiori pensatori americani della seconda metà del Novecento, per lungo tempo professore [...] sua opera precedente. Il metodo di C. consiste nel disattendere costantemente le aspettative dei lettori, per es. accostando il Parmenide di Platone ad Adam's rib e Tristes tropiques di C. Lévi-Strauss a It happened one night. Lo stesso Pursuits of ...
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Idealismo
VVittorio Mathieu
di Vittorio Mathieu
Idealismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il trascendentalismo. 3. Lo ‛gnoseologismo'. 4. L'apporto romantico. 5. L'idealismo rovesciato. 6. Il ‛significato [...] 'uno-uno del Parmenide) di per sé non dà luogo a storia. La storia è dunque la vera manifestazione dell'uno-molti platonico, il distendersi del Principio in una pluralità articolata, pur rimanendo unito a se stesso. Che a questa conclusione si giunga ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e arti liberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] attraverso una concezione univoca dell'essere e una interpretazione "materialistica" del rapporto di "partecipazione" (modulo tipicamente platonico per definire i rapporti unità-molteplicità); di qui certe tesi che gli vengono attribuite, come: "Dio ...
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GUZZO, Augusto
Vittorio Mathieu
(App. III, I, p. 804)
Filosofo, morto a Torino il 23 agosto 1986. Dopo la pubblicazione del vol. i su L'arte del ciclo ''L'uomo'' (Il parlare, 1958), G. non terminò il [...] 'anni d'esperienza idealistica in Italia (1964) G. ripercorre il suo cammino teoretico, in cui un idealismo platonico (legato alla sua formazione classica) e cristiano (legato alla sua fede personale) si era contrapposto agli idealismi storicistici ...
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A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui [...] parte, finendo anzi con il prevalere, secondo la tendenza comune alla filosofia ellenistica. Tra gli immediati discepoli di Platone, dei quali alcuni entrarono nell’A. quando il maestro era ancora vivo, vanno ricordati Aristotele, Filippo di Opunte ...
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Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] zoologiche, botaniche e anatomiche.
La figura del polymathḗs riappare verso la fine dello stesso secolo nel ritratto di Ippia di Elide fatto da Platone (Hippias maior, 285 b 7-e 2; Hippias minor, 366 c 5 - 368 e 1; Protagoras, 318 d 9-e 4). In queste ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] traeva il nome dal mitico eroe Academo, si disse ᾿Ακαδημία (v., per la storia di tale istituzione, accademia: L'accademia platonica). All'indagine filosofica in seno all'Accademia P. si dedicò per circa un ventennio. Ma nel 367 successe a Dionisio il ...
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Teologo e filosofo (Hales, contea di Gloucester, 1170-80 - Parigi 1245). Fu il primo scolastico che conobbe tutta la filosofia di Aristotele e di parte dei suoi commentatori.
Vita
Maestro nella Facoltà [...] è anche interessante per la larga utilizzazione di dottrine aristoteliche, per lo più assorbite in un contesto platonico-agostiniano attraverso l'interpretazione avicennistica; nella gnoseologia, la funzione dell'intelletto agente è così avvicinata ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonico2
platònico2 agg. e s. m. [dal gr. πλατωνικόν (μέτρον), der. del nome del poeta comico greco Platone (sec. 5°-4° a. C.)] (pl. m. -ci). – Nella metrica greca antica, verso asinarteto, usato dal comico Platone: è formato da un hemiepes...