Filosofo e matematico tedesco (Wismar 1848 - Bad Kleinen, Meclemburgo, 1925); insegnò lungamente a Jena; erano gli anni in cui scienziati illustri come K. Weierstrass, J. W. R. Dedekind, G. Cantor davano [...] , termine con cui F. intende non qualcosa di psicologico ma, oggettivamente (e con rilevanti concessioni al realismo platonico), un'entità logica sui generis denotata da un'espressione predicativa; sua caratteristica fondamentale è la non saturazione ...
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CALCONDILA (Calcocondila, Χαλκονδύλης Χαλκοκανδύλης), Demetrio
Armando Petrucci
Nacque ad Atene nell'agosto del 1423 da Basilio, di nobile famiglia ateniese; suo zio Giorgio, padre del ben noto storico [...] Ivi, fra il 1450 e il 1452, si faceva allievo di Teodoro Gaza, completando evidentemente la sua conoscenza della filosofia platonica; nel 1452 era a Perugia, ove insegnò con tutta probabilità lingua e filosofia greche privatamente ed ebbe fra i suoi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] virtuale, quale è sempre quello dei testi che scrive, egli allega, nel Proemio dell’opera, l’autorità e l’esperienza di Platone. La situazione del filosofo greco sembra essere la più simile a quella che egli vive. Le idee dell’autore della Repubblica ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] ci è nota solo attraverso fonti di diversa natura e di diverso spirito (i Memorabili di Senofonte, i dialoghi socratici di Platone, alcuni accenni di Aristotele). S. è anzitutto un critico, che vuol rendersi conto delle cose e perciò discute: il suo ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] alla scuola di logica e di filosofia di Rialto, che rappresentava - in contrappositone all'orientamento platonico, umanistico-filosofico e moralistico-religioso della scuola di S. Marco - l'indirizzo filosofico, cioè aristotelico-averroistico ...
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JEROCADES, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° sett. 1738 a Parghelia, piccolo centro nei pressi di Tropea in Calabria, da Andrea, pescatore e mercante, e dalla sua seconda moglie, Antonia Pietropaolo. [...] e uno di matematica. Convinto della necessità di dare spazio alla creatività dei ragazzi, ispirandosi all'ideale di un cenacolo platonico, volle creare accanto alla scuola un'accademia, il "Giardino del lieto lavoro", nella quale, in un'atmosfera ...
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Filosofo (Cuts, Vermandois, 1515 - Parigi 1572). Il nome di R. è legato soprattutto alla riforma della dialettica (Dialecticae institutiones ad Lutetiae Parisiorum Academiam , 1543), cioè allo sforzo di [...] e la dialettica, liberata dal formalismo astratto della logica scolastica di impianto aristotelico e ricondotta al metodo socratico-platonico. Dalla cattedra del Collège Royal (1551) trattò poi tutte le arti liberali, ampliando il proprio interesse ...
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Teologo (n. Laodicea 310 circa - m. 390 circa), fu uno dei massimi oppositori dell'arianesimo, ma le sue posizioni cristologiche vennero condannate in vari sinodi. Proprio con lui ha inizio una nuova fase [...] , si unì in Gesù Cristo al corpo e all'anima vegetativa, prendendo il posto dell'anima razionale (è chiaro il fondamento platonico delle tre anime), ma con ciò A. tendeva a sminuire il valore dell'incarnazione di Gesù negando alla sua umanità una ...
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PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] aveva scritto per esortarlo a proseguire gli studi greci, mostrandosi d’accordo sulla sua idea di una concordia tra Platone e Aristotele, ma aveva poi inveito contro l’ultima Scolastica, contro i ‘Teutoni’ «sordidi, rudes, inculti, barbari»; quasi ci ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] sua mente cominciava ad aprirsi all'esperienza di un mondo più vasto e vario. A Firenze aveva il suo primo amore platonico e poetico per una giovinetta che egli celebra sotto il nome di Viola, probabilmente Violante Borromeo. A Roma era introdotto da ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonico2
platònico2 agg. e s. m. [dal gr. πλατωνικόν (μέτρον), der. del nome del poeta comico greco Platone (sec. 5°-4° a. C.)] (pl. m. -ci). – Nella metrica greca antica, verso asinarteto, usato dal comico Platone: è formato da un hemiepes...