SPECIE (fr. espèce; sp. especie; ted. Art; ingl. species)
Giuseppe MONTALENTI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
"Col progredire delle scienze biologiche è accaduto pel concetto di specie quello che [...] esattamente al greco εἶδος, così come genus a γένος. Entrambi i vocaboli greci debbono il loro ingresso nella terminologia filosofica a Platone, che si vale dell'uno o dell'altro per designare l'"idea", cioè l'eterna forma e sostanza delle realtà ...
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Speroni, Sperone
Michele Messina
Medico, filosofo, letterato (Padova 1500-1588), una delle figure di maggior spicco del fervido aristotelismo padovano, che si mescola e succede alla corrente platonico-fiorentina [...] del Bembo e del Gabriele. Dinanzi a D. assume una posizione che lo accomuna al Varchi, al Piccolomini, al Tomitano, posizione di riserva e a volte di ostilità verso il Bembo e la sottile eleganza delle ...
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Sofista e poeta elegiaco del sec. V a. C., più volte ricordato da Platone e da Aristotele.
Caratteristica la menzione del Fedone platonico (pp. 60-61): E., secondo le parole di Cebete, vuol sapere perché [...] Socrate si sia messo a comporre versi in carcere. Socrate risponde di voler così obbedire, anche nel senso più letterale, a un sogno che gli ha ordinato l'esercizio della musica, pur avendovi già altrimenti ...
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ROSMINI SERBATI, Antonio.
Fulvio De Giorgi
– Nacque il 24 marzo 1797 a Rovereto, secondogenito di Pier Modesto (1745-1820), patrizio tirolese e nobile del Sacro Romano Impero, e di Giovanna dei conti [...] ’. Rosmini si attestava così su una posizione nuova e originale, certo in sintonia con le grandi tradizioni platonico-agostiniana e aristotelico-tomista, ma chiaramente moderna, ancorché critica sia verso il sensismo, il materialismo, l’empirismo ...
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Utopia nell’architettura
François Burckhardt
Burghart Schmidt
La città ideale
Da lungo tempo esiste, nella storia della cultura occidentale, una stretta connessione fra architettura e utopia. È consuetudine [...] anche un’allusione a eutopia, il luogo felice. L’utopia è dunque prima di tutto il progetto di una società ideale. Platone mostra come un progetto di questo tipo debba tenere conto di tutti gli aspetti delle attività umane, compreso il rapporto con ...
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Filosofo neoplatonico della seconda metà del V secolo d. C., molto stimato dai suoi contemporanei e soprannominato "il grande" (anche, forse, per distinguerlo dall'altro e più giovane Asclepiodoto, pure [...] fu suo genero). Simplicio lo ritiene il migliore scolaro di Proclo; e questi gli dedicò il suo commento al Parmenide platonico. Fu soprattutto un medico e un naturalista, ma studiò pure profondamente matematica e musica ed estese le sue conoscenze ...
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solido archimedeo
solido archimedeo o poliedro semiregolare o poliedro archimedeo, poliedro con le seguenti caratteristiche:
• le facce sono poligoni regolari, ma non tutti dello stesso tipo (altrimenti [...] si ha un → solido platonico);
• i poligoni dello stesso tipo sono tra loro congruenti;
• gli angoloidi associati ai vertici sono tutti tra loro congruenti;
• non sono né prismi né antiprismi.
I solidi archimedei sono inscrivibili in una sfera (la ...
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In filosofia, la natura propria e immutabile delle cose.
Alla substantia, che è la realtà individuale nella sua autonoma esistenza e sussistenza, l’essentia si contrappone come la forma generale, come [...] l’εἶδος platonico che ne costituisce la natura universale. All’e. viene quindi attribuita realtà oggettiva o realtà soltanto mentale a seconda del vario modo in cui è risolto il cosiddetto problema degli universali, se cioè all’e. si debba ...
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Poeta francese, nato a Parigi nel 1510 e morto ivi nel 1568. Seguace della scuola di Clément Marot, fu anche editore, libraio e poligrafo infaticabile. La teoria dell'amor platonico, ch'ebbe larga voga [...] in Francia alla metà del Cinquecento, gl'ispirò un grazioso poemetto, elegante nello stile ed elevato nelle idee, Le compte du Rossignol (1547), dove Iolanda insegna a Fiorenzo il mezzo di "volgere l'amore ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] , ciò che rimane stabile al di là della mutevolezza del dato sensibile e della molteplicità delle apparenze. Così la dottrina platonica (e prima ancora quella di Socrate, cui già Aristotele attribuiva la scoperta del c.) intende il c. come ciò che ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonico2
platònico2 agg. e s. m. [dal gr. πλατωνικόν (μέτρον), der. del nome del poeta comico greco Platone (sec. 5°-4° a. C.)] (pl. m. -ci). – Nella metrica greca antica, verso asinarteto, usato dal comico Platone: è formato da un hemiepes...