Filosofo (3º-4º sec. d. C.), autore di un trattato Contro le dottrine di Mani, d'ispirazione platonico-cristiana; fu a torto ritenuto vescovo cristiano. ...
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Filosofo neoplatonico del 5º sec. d. C., scolaro ad Atene di Siriano, di cui ripete, in un commentario al Fedro platonico, il metodo, ereditato da Giamblico, dell'interpretazione allegorico-simbolica. ...
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Pseudonimo della scrittrice Anna Radius Zuccari (Milano 1846 - ivi 1918). Caratteristica delle sue opere, sia di meditazione o autobiografiche (L'amor platonico, 1897; Una giovinezza del sec. XIX, post., [...] 1919), sia narrative (Teresa, 1886, il suo romanzo migliore; Lydia, 1887; Crevalcore, 1907), è un'esigenza morale che, mentre le fa vagheggiare per la donna, in reazione al dilagante materialismo, una ...
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Filosofo ungherese (Paks 1859 - Darmstadt 1924). Insegnò prima al ginnasio, poi alle univ. di Kolozsvár e di Darmstadt, seguendo un indirizzo platonico-leibniziano. Tra i suoi scritti: Tér és idö új elmélete [...] ("Nuova teoria dello spazio e del tempo", 1901; ed. ted. 1901), in cui anticipò alcune idee della teoria relativistica; Der Streit der Psychologisten und Formalisten in der modernen Logik (1902); Kant ...
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Alessandro di Licopoli
di Licopoli Filosofo (3°-4° sec. d.C.). Autore di un trattato Contro le dottrine di Mani, di ispirazione platonico-cristiana; fu a torto ritenuto vescovo cristiano. ...
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Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). [...] è per la vita pratica, e all'etica vanno subordinati nel sistema la fisica e la logica.
Vita e pensiero
Discepolo del platonico Panfilo, poi del democriteo Nausifane, aprì poco dopo i trent'anni una propria scuola a Mitilene; da qui passò a Lampsaco ...
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Medico e filosofo (Pescia 1521 - ivi 1582). Nel 1559 Pio IV lo chiamò come suo medico a Roma. Lasciò scritti di medicina e filosofia: notevole lo scritto platonico-petrarchesco Esposizione di un sonetto [...] platonico fatto sopra il primo effetto d'amore, ecc. (1549). ...
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Francesco Guicciardini: Opere - Introduzione
Vittorio De Caprariis
Francesco Guicciardini nacque a Firenze nel 1483 da Piero Guicciardini, confilosofo ficiniano; e dal «primo filosofo platonico che [...] fossi a quegli tempi nel mondo» - come scrive egli stesso non senza una punta di soddisfazione nelle Ricordanze - , dal divino Marsilio fu tenuto a battesimo. E della sua famiglia, «stata sempre, massime ...
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dodecaedro
dodecaedro in geometria solida, poliedro con 12 facce pentagonali, 30 spigoli e 20 vertici. Nel dodecaedro regolare, che è uno dei cinque poliedri regolari (→ solido platonico), le facce sono [...] pentagoni regolari di uguale area e concorrono a tre a tre in ciascuno dei vertici. L’area e il volume di un dodecaedro regolare di spigolo l sono, rispettivamente,
Il poliedro duale del dodecaedro è ...
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Palagyi, Menyhert
Palágyi, Menyhért
Filosofo ungherese (Paks, Tolna, 1859 - Darmstadt, Assia, 1924). Insegnò prima al ginnasio, poi nelle univv. di Kolozsvár e di Darmstadt, seguendo un indirizzo platonico-leibniziano. [...] Tra i suoi scritti sono da segnalare: Tér és idö új elmélete («Nuova teoria dello spazio e del tempo», 1901; ed. ted. 1901, rist. 1967), nel quale anticipò alcune idee della teoria relativistica; Der Streit ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonico2
platònico2 agg. e s. m. [dal gr. πλατωνικόν (μέτρον), der. del nome del poeta comico greco Platone (sec. 5°-4° a. C.)] (pl. m. -ci). – Nella metrica greca antica, verso asinarteto, usato dal comico Platone: è formato da un hemiepes...