MONISMO
Vito FAZIO-ALLMAYER
. Il termine (dal greco μόξος "uno") pare sia stato adoperato per la prima volta dal Wolff. Ma esso può avere un duplice valore; o indica lo stesso carattere sistematico [...] Vi sono diversi sistemi monistici, che guardati da altri punti di vista risultano dualisti. Aristotele critico del dualismo platonico appare a sua volta dualistico se si considera la trascendenza della forma rispetto alla materia (critica di Telesio ...
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relazione
In generale, ogni rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due contenuti di pensiero. È un concetto filosofico tra i più problematici e ricchi di storia. Il problema della [...] ; la locuz. πρός τι (letteralmente «rispetto a qualcosa»), che già era venuta assumendo un valore tecnico nella terminologia platonico-accademica, viene da lui intesa come ciò «il cui essere consiste nel comportarsi in un certo modo verso qualcosa ...
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pitagorismo
Dal gr. πυϑαγορισμός, der. di Πυϑαγόρας «Pitagora». La dottrina e il sistema pitagorico.
I protagonisti
Il sodalizio, fondato da Pitagora a Crotone, si affermò politicamente anche in altre [...] nella patria Taranto, fu a sua volta l’iniziatore del p. tarantino, poi illustrato specialmente da Archita, l’amico di Platone. Altri principali rappresentanti dell’antica tradizione pitagorica, la quale si estinse nella seconda metà del sec. 4° a.C ...
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Santayana, George
Filosofo e scrittore spagnolo di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952); dal 1872 visse negli Stati Uniti, e fu professore nella Harvard University (1898-1911). Nella sua vastissima [...] , incoerenze e falsità nella concezione dantesca della realtà e nel moralismo di D... " assai viziato dal misticismo platonico e dall'eccesso ebraico dell'ira contro gli individui ". Qualche eco dantesca è avvertibile nell'attività poetica del ...
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REALISMO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Venceslao IVANOV
. Filosofia. - Il termine "realismo" ha due distinti, e sotto un certo aspetto antitetici, significati. Il primo è quello che il termine [...] duplice, a seconda che la realtà degli universali viene concepita come trascendente rispetto agl'individui (realismo estremo, platonico) o come immanente negl'individui stessi (realismo moderato, aristotelico). Il primo difende, cioè, la tesi degli ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] egli si diceva mezzo numida e mezzo getulo. Studiò a Cartagine, poi ad Atene, le più svariate discipline e arti, ma soprattutto filosofia platonica. Viaggiò per l'Asia greca e fu anche a Roma. Tornato in Africa fu ospite, all'età di circa 30 anni, in ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] il termine p. in questa accezione) e, in modo molto più esplicito e con indubitabili concessioni a una forma di realismo platonico, nel suo contemporaneo B. Bolzano, le cui p. in sé (Sätze an sich) sono entità astratte che rappresentano delle verità ...
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Cavell, Stanley
Gabriele Pedullà
Filosofo statunitense, nato ad Atlanta (Georgia) il 1° settembre 1926. Tra i maggiori pensatori americani della seconda metà del Novecento, per lungo tempo professore [...] sua opera precedente. Il metodo di C. consiste nel disattendere costantemente le aspettative dei lettori, per es. accostando il Parmenide di Platone ad Adam's rib e Tristes tropiques di C. Lévi-Strauss a It happened one night. Lo stesso Pursuits of ...
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ottimismo/pessimismo
Coppia di concetti complementari che nell’uso filosofico sono riferiti a concezioni o visioni del mondo connotate, rispettivamente, in senso positivo o negativo-svalutativo. L’o. [...] e quindi nega affatto l’esistenza del male. L’esigenza ottimistica era del resto già implicita in tutto il finalismo platonico e aristotelico. Nella filosofia cristiana e medievale l’o. prevale nel senso che si riconosce la perfezione del mondo senza ...
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eros
In psicoanalisi, l’insieme delle pulsioni creative e di aumento di complessità della vita che, nell’ultima teoria pulsionale elaborata da Sigmund Freud (➔ pulsioni), si contrappone, nell’economia [...] dalla filosofia e dalla mitologia greche, e delinea il concetto di e. a partire dal mito di Eros descritto nel Simposio di Platone e dalla filosofia di Empedocle sul contrasto tra amicizia e odio. Così, per Freud, l’e. ha il significato molto ampio ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonico2
platònico2 agg. e s. m. [dal gr. πλατωνικόν (μέτρον), der. del nome del poeta comico greco Platone (sec. 5°-4° a. C.)] (pl. m. -ci). – Nella metrica greca antica, verso asinarteto, usato dal comico Platone: è formato da un hemiepes...