Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Platonismo e pitagorismo in Plutarco e Numenio
Franco Ferrari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia del platonismo antico è segnata [...] ne distaccano (primato del numero nella scala ontologica); per Numenio, invece, il pensiero di Pitagora è identico a quello di Platone, il cui merito consiste nell’avere formulato in maniera più chiara ed esplicita tesi che sono in tutto e per tutto ...
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Gourmont, Rémy de
Enzo Esposito
Novellatore, poeta e critico francese (Bazoches-en Holme 1858 - Parigi 1915), studioso tra l'altro della poesia medievale (Le latin mystique, 1892) e di Dante. Nel breve [...] e d'impossibile, di verosimile e di fantastico, e l'immagine di Beatrice come un'eco del concetto platonico della bellezza: ritrovava quindi nella successione delle opere dantesche, dalla Vita Nuova al Convivio e alla Commedia, la successione ...
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SAOS (Σάος)
A. Gallina
Didascalia che accompagnava una figura femminile raffigurata su di un vaso a figure rosse di stile polignoteo ora perduto e noto solo attraverso un disegno, a Berlino.
Vicino ad [...] come la nona Musa o come una divinità non meglio identificabile. Chi vi riconosce Saffo, richiama a confronto l'epigramma platonico nel quale la poetessa è intesa come una Musa.
Bibl.: Disegno del vaso: A. Michaelis, in Baumeister, Denkmäler d. klass ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] e il dover essere all'essere scevro di valore. Il dualismo del fisico e del metafisico determina così l'intero sistema platonico, non solo nell'aspetto ontologico, ma anche in quelli della psicologia, della religione, dell'etica. E se tale dualismo è ...
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TEODORO di Gaza
Umanista bizantino nato a Tessalonica nel 1400, morto a San Giovanni di Piro (Salerno) nel 1478. Venuto in Italia nel 1444, insegnò il greco a Ferrara (1447) e filosofia a Roma (1450), [...] di Cicerone. Sua opera più notevole fu una Γραμματικὴ εἰσαγογή in 4 libri (Venezia 1495). Nella polemica platonico-aristotelica, viva al suo tempo, parteggiò per Aristotele dettando in proposito un Contradictorius liber ad Bessarionem pro Aristotele ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La scrittura come forma del sapere filosofico
Mario Vegetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia degli inizi sperimenta diverse [...] perché ritiene che la filosofia non consista tanto in un insieme di dottrine, ma in un modo di pensare e di vivere, Platone ha scritto nel Fedro che la scrittura è inadeguata ad esprimere la filosofia, perché ne fissa e irrigidisce i contenuti, che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Conclusasi l’epoca sanguinosa e inquieta delle guerre di religione, la produzione [...] amorosa, riuscirà a non cederle.
Attenta lettrice di Cartesio, di Pascal e di La Rochefoucauld (per molti anni suo platonico amante), la La Fayette nelle sue narrazioni (tra le quali La principessa di Montpensier e Zayde) fuse abilmente la lezione ...
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Concezione che considera l’uomo in possesso fin dalla nascita di determinate conoscenze, anteriori quindi all’esperienza. A questo signifi- cato se ne affianca talvolta un altro, che rinvia all’esistenza [...] e regole di conoscenza non derivate dall’esperienza e precedenti rispetto a essa. La forma classica di i. è quella di Platone, secondo la quale l’uomo (intendendo per «uomo» l’essere umano maschile, perché l’incarnazione in una donna è considerata ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] per Pavia (1482), dove coltivò, con la filosofia, il greco, nel 1484 era a Firenze ed entrò subito nell'ambiente platonico che gravitava attorno a Ficino; nel 1485 in Francia. Rientrato in Italia (1486) si proponeva di convocare a Roma un convegno ...
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Pensatore greco (sec. 5º a. C.). Scolaro di Parmenide, fu uno dei principali rappresentanti della scuola eleatica. Una testimonianza del suo pensiero è presente nel Parmenide di Platone.
Vita e pensiero
Secondo [...] coraggiosamente affrontati. Quanto alla sua opera e alla sua dottrina, la testimonianza più antica e importante è quella contenuta nel Parmenide platonico (127 A - 128 E), in cui si parla di uno "scritto" composto da Z. per "venire in aiuto" del suo ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonico2
platònico2 agg. e s. m. [dal gr. πλατωνικόν (μέτρον), der. del nome del poeta comico greco Platone (sec. 5°-4° a. C.)] (pl. m. -ci). – Nella metrica greca antica, verso asinarteto, usato dal comico Platone: è formato da un hemiepes...