Nato a Venezia, da antica famiglia patrizia, il 20 maggio 1470, ebbe il primo maestro e ispiratore nel padre Bernardo, uomo di grande autorità in quella repubblica, che servì in uffici diversi, e fornito [...] attività del Bembo scrittore sono gli Asolani, i tre dialoghi in prosa boccaccevole dell'amore, soprattutto di quello platonico, editi primamente nel 1505, con dedica galante a Lucrezia Borgia, la principessa da lui non invano corteggiata in ...
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PROTAGORA (Πρωταγόρας, Protagŏras) di Abdera
Guido Calogero
Massimo rappresentante dell'antica sofistica greca, la quale, in quanto movimento speculativo, si può considerare inaugurata da lui. Apollodoro [...] silloge del Diels è stato compiuto da E. Bodrero, P., II, Bari 1914, che contiene inoltre anche i principali dialoghi in cui Platone si occupa di P., e cioè il Protagora e il Teeteto, anch'essi in versione italiana). Malsicura è la stessa serie delle ...
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PERDICCA III re di Macedonia
Arnaldo Momigliano
Figlio di Aminta III e di Euridice. Dopo l'assassinio del fratello maggiore Alessandro II, per opera di Tolomeo d'Aloro d'accordo con Euridice (369 a. [...] discussa autenticità, è a lui rivolta, come pure la lettera XXXI del Corpo dei Socratici, forse opera di un altro platonico, Speusippo). Sembra che per invito suo Callistrato (v.) d'Afidna abbia riorganizzato i dazî della Macedonia. Tutta quest'opera ...
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Filologo tedesco, nato a Gotha il 29 dicembre 1778, morto a Monaco il 31 ottobre 1841. Dal 1805 al 1841 insegnò nell'università bavarese, dapprima a Landshut e poi a Monaco. Si deve a lui un'edizione dei [...] a Lipsia in 3 voll. dal 1835 al 1838, e riprodotto anastaticamente a Berlino il 1908, rimane sempre il miglior lessico platonico.
Bibl.: Qualche notizia si trova nei noti lessici enciclopedici Brockhaus e Meyer e anche, più o meno, in quasi tutte le ...
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PANLOGISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, composto delle parole greche πᾶν "tutto" e λόγος (nel senso più tardo di ratio "logo", "principio di razionalità"), e adoperato per la prima volta da [...] senza residuo la realtà nel suo principio ideale, e in ciò diverso dal semplice razionalismo o idealismo (quale, p. es., quello platonico), per cui tale principio può restar distinto dalla realtà che informa. Si è così potuto parlare, p. es., di un ...
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METESSI
Guido Calogero
. Termine filosofico, tratto dal greco μέϑεξις "partecipazione". In senso specifico, μέϑεξις è per Platone il rapporto onde le cose molteplici e mutevoli traggono l'elemento reale [...] "presenza" (παρουσία) delle idee in esse. La concezione della metessi e della parusia è perciò antecedente, in Platone, all'avvertimento delle difficoltà derivanti da tale "partecipazione", in quanto essa implica, almeno in certa misura, un'immanenza ...
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Filosofo (Dessau 1729 - Berlino 1786). Di famiglia israelita molto povera, si recò ancora ragazzo a Berlino; ivi, formatosi una vasta cultura filosofica e letteraria, divenne amico dei giovani illuministi [...] , 1764), e nel 1767 pubblicò il Phädon, oder über die Unsterblichkeit der Seele, rifacimento, in tre parti, del dialogo platonico, in cui i principî etici di Socrate e la sua fede nell'immortalità dell'anima sono sostenuti con motivi del pensiero ...
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Nato in Etruria, fu prima scolaro di un Lisimaco, poi entrò, nel 246 d. C., nella scuola di Plotino e vi rimase per 24 anni. Poco prima della morte del maestro si recò ad Apamea e dovette restarvi lungo [...] delle dottrine del maestro. Le molte citazioni di sue opinioni che si trovano nel commentario di Proclo al Timeo platonico fanno supporre che anch'egli abbia illustrato la stessa opera. Si occupò anche della raccolta e dello studio accurato ...
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OTTIMISMO
Guido Calogero
. Nel senso più comune della parola, l'ottimismo consiste nell'attitudine psicologica a prevedere e giudicare favorevolmente il corso delle cose; in senso filosofico, risulta [...] quindi nega affatto l'esistenza del male. L'esigenza ottimistica era del resto già implicita in tutto il finalismo platonico e aristotelico. Nella filosofia cristiana e medievale l'ottimismo prevale nel senso che si riconosce la perfezione del mondo ...
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scolastica
Dal lat. mediev. scholastica, femm. sostantivato dell’agg. scholasticus. Il termine, in questa accezione sostantivata, ha la sua origine nel Rinascimento, e deriva dalla parola scholasticus, [...] il Monologion (che elaborano le prove dell’esistenza di Dio, sul piano ontologico il primo, sulla via del realismo platonico il secondo), ma soprattutto il De trinitate, perché prende a oggetto di riflessione filosofica una verità rivelata (ma andrà ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonico2
platònico2 agg. e s. m. [dal gr. πλατωνικόν (μέτρον), der. del nome del poeta comico greco Platone (sec. 5°-4° a. C.)] (pl. m. -ci). – Nella metrica greca antica, verso asinarteto, usato dal comico Platone: è formato da un hemiepes...