Primogenito di Dionisio I e di Doride, successe al padre nel 367 a. C., nonostante l'opposizione dei fratellastri, figli di D. e di Aristomache. Trovò lo stato sotto la pressione violenta dell'ordinamento [...] (344). Traseorse gli ultimi anni a Corinto, da mecenate e da gaudente. È ignoto l'anno della morte.
Fonti principali: Le lettere platoniche III, IV, VII, VIII, XIII, di cui almeno la VII e la VIII probabilmente autentiche: le altre in ogni caso di ...
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apparenza
La famiglia di termini ricollegabili alla nozione di apparenza (φαινόμενον; φαίνεσϑαι; ecc.), connessa a quella di «opinione» (δόξα) e contrapposta a «verità», è presente nei filosofi presocratici, [...] sia al soggetto conoscente. Nel Teeteto (➔), partendo dalla tesi relativista di Protagora («di tutte le cose è misura l’uomo»), Platone scrive a proposito dell’a. sensibile: «quale ciascuna cosa apparisce a me, tale codesta cosa è per me, quale ...
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Mondo come volonta e rappresentazione, Il (Die Welt als Wille und Vorstellung)
Mondo come volontà e rappresentazione, Il
(Die Welt als Wille und Vorstellung) Opera (1819; edd. ampliate 1844, 1859) [...] e disinteressata contemplazione estetica si perviene, infatti, all’oggettivazione eterna e immutabile della volontà nelle idee platoniche, colte dalla metafisica dell’arte. Le idee, diversamente dai concetti, determinano i fenomeni, ma restano al ...
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STOICISMO
Guido CALOGERO
. Termine designante, nella storia del pensiero antico, una dottrina e una tradizione fra le più importanti. Etimologicamente esso deriva dal greco στοά "portico" giacché sotto [...] delle premesse è problema lasciato relativamente in ombra, perché senz'altro ammessa, quasi come postulato indiscusso, e da Platone la sostanziale verità dell'intuizione delle idee e da Aristotele quella della contemplazione noetica, fornente i primi ...
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PATRIZI (o Patrizzi), Francesco (latinizzato in Franciscus Patricius, donde anche Francesco Patrizio)
Guido Calogero
Filosofo e letterato italiano del Rinascimento, nato a Cherso nel 1529, morto a Roma [...] l'arte possegga una sua capacità creativa, non sa poi determinare quest'ultima se non tornando a formulazioni platoniche che alla concezione aristotelica necessariamente riconducevano (v. per ciò il Trattato della poetica, voll. 2, Ferrara 1582, e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dalla logica tradizionale la logica umanistica si distingue per il rifiuto del tecnicismo [...] un’arte, la conseguenza sarebbe che la logica non sarebbe un abito ma un insieme di relazioni poste tra le idee platoniche. Beurhaus riduceva dunque la questione alla sua forma più semplice: la logica è sì sistema extramentale, ma in quanto abito è ...
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Timeo
Marta Cristiani
Dialogo di Platone, il più familiare alla cultura medievale, l'unico tradotto in latino fino al sec. XII; D. lo cita solo due volte, in Cv III V 6 e in Pd IV 49, senza tuttavia [...] , Palermo 1910, 1-14. La questione resta dubbia per Toynbee, Dictionary, sub v. Timeo² 608-609; e per A. Mancini, recens. a Platone, Il Timeo, traduz. di G. Fraccaroli, con un'appendice su D. e il T., Torino 1906, in " Bull. " XIV (1907) 207 ss ...
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organismo
Concetto tradizionalmente impiegato in relazione alla connessione delle parti in un tutto organizzato finalisticamente, ossia in relazione al «corpo organico» (ὀργανικὸν σῶμα; corpus organicum). [...] animali a meccanismi (Il discorso sul metodo, 1637, V). Di contro al ruolo dell’anima nelle filosofie aristoteliche o platoniche, secondo Descartes è la fermentazione che a partire dall’attività meccanica del sangue permette di spiegare le funzioni e ...
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Filosofo e politico (n. Occam, Surrey, fine sec. 13° - m. 1349 o 1350). Entrato nell'ordine francescano, studiò a Oxford, dove nel 1319 era professore. In questo periodo si occupò particolarmente di problemi [...] potenza di Dio. La realtà è tutta individuale e nessun universale esiste fuori dell'anima; né le "idee" platoniche, né l'aristotelico e tomistico quod quid est (essenza individuata fondamento oggettivo dei processi astrattivi), né le scotistiche ...
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TRASCENDENTE e TRASCENDENTALE
Guido Calogero
. Unica è l'origine, e in certa misura anche la storia, di questi due famosi termini filosofici, giunti d'altronde in età moderna a caratterizzare posizioni [...] della realtà ideale rispetto alla realtà empirica (donde, per es., il contrasto fra la trascendenza dell'idea platonica e l'immanenza dell'universale aristotelico), nell'età moderna essa riguarda soprattutto la posizione della realtà rispetto al ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...