Giovanni Italo (anche Longobardo)
Giovanni Italo
(anche Longobardo) Filosofo (n. verso il 1030, in Italia meridionale). Dalle fonti bizantine si ricava che, ancora bambino, seguì il padre in Sicilia [...] del clero patriarcale di S. Sofia. Filosofo di scuola, raccoglitore di estratti, commentatore di Aristotele, Platone, Porfirio, Ammonio, Proclo e Giamblico, fu particolarmente attratto dai virtuosismi della dialettica e della logica aristoteliche ...
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MACROBIO
Alessandro Olivieri
. Scrittore latino, noto in generale, nel Medioevo, con questo solo nome, mentre consta che il suo cognome era Teodosio. Sappiamo che un M. fu nel 410 d. C. proconsole [...] Idi e delle None; che tutti gli dei sono ipostasi del sole; facezie e parole di spirito di diversi personaggi; precetti platonici sull'uso del vino; del lusso e dell'intemperanza di Quinto Ortensio; della predilezione che nel passato si ebbe per i ...
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Sommo geometra e astronomo greco (408-355 a. C.). Povero, poté studiare ad Atene grazie alle sovvenzioni di amici e udirvi i grandi maestri, soprattutto Platone. Si recò in seguito in Egitto, munito di [...] e di oratoria. Nella determinazione del principio etico manifestò tendenze edonistiche e può darsi che il Filebo platonico sia stato scritto per combatterle. Secondo Aristotele (Metaph., 991 a 14) egli avrebbe seguito, nella concezione della ...
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Simonetti, Onofrio
Alfredo Barbina
Filosofo, teologo, medico e geologo (Francavilla Angitola, Catanzaro, 1794 - Vibo Valentia 1864), allievo del dotto canonico Raffaele Potenza, divenuto poi vescovo [...] Per il S., D. è da considerarsi senz'altro più " seguitore " della dottrina aristotelica che della platonica, e però v'innesta speculazioni platoniche, " e se alcuni pensamenti aristotelici estima falsi, ve li taglia ed allontana, e ciò dalle une e ...
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CRESCI, Migliore
Magda Vigilante
Nato a Firenze nel 1494, da una famiglia originaria di "Montereggi, in quel di Fiesole" e stabilitosi nel quartiere di S. Giovanni, "ove esercitò l'arte del tinger panni", [...] p. 241; F. Flamini, La lirica toscana del Rinascimento, Pisa 1891, pp. 258, 662; A. della Torre, Storia dell'Accad. platonica, Firenze 1902, pp. 542 ss., 564 ss.; A. Perosa, Storia di un libro di poesie latine dell'umanista fiorentino A. Braccesi, in ...
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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] di F. governata dal principio di simpatia universale, una nozione su cui convergono tradizioni filosofiche aristoteliche e platoniche rielaborate alla luce dell'osservazione e dell'esperienza dei fenomeni fisici e che gli consente di evitare ogni ...
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Filosofo greco, nato a Soli (o, secondo una versione meno attendibile, a Tarso) in Cilicia tra il 281 e il 277 a. C., e morto ad Atene tra il 208 e il 204. Fu successore di Cleante nello scolarcato della [...] più matura.
Il problema posto dall'eleatismo, di un'intuizione certa e sicura del mondo, riappare, attraverso la meravigliosa creazione platonico-aristotelica, chiaramente in Crisippo. Ma per gli stoici il mondo ideale iperuranio non esiste; le idee ...
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REBOLLEDO, Bernardino de
Salvatore Battaglia
Militare e scrittore spagnolo, nato a León nel 1597, morto a Madrid nel 1676. Di famiglia comitale, intraprese giovanissimo la carriera delle armi, percorrendo [...] de la hermosutra y del amor (Copenaghen 1652), in cui sono riecheggiate, con calore e con chiarezza, le idee platoniche dell'estetica del Rinascimento. Il R. vi si rivela ancora una volta buon conoscitore della letteratura mistica spagnola.
Ediz ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] , e per un altro trascendente rispetto all’anima stessa.
Il pensiero posteriore infatti o si limita a negare le dottrine platoniche e aristoteliche, tendendo a dissolvere il concetto dell’anima e con ciò a eliminare il tema stesso della scienza, o ...
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amore
Processo di integrazione di istanze pulsionali ed emotive in grado di stabilire legami intersoggettivi che possono anche travalicare il rapporto diadico. Se dal punto di vista della biologia evolutiva [...] un nuovo accento sulla reciprocità dell’a. tra Dio e l’uomo. In particolare Marsilio Ficino, riprendendo la teoria dell’eros platonico, interpreta l’a. come attività che connette reciprocamente Dio e il mondo: Dio forma e governa il mondo per un atto ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...