Simonetti, Onofrio
Alfredo Barbina
Filosofo, teologo, medico e geologo (Francavilla Angitola, Catanzaro, 1794 - Vibo Valentia 1864), allievo del dotto canonico Raffaele Potenza, divenuto poi vescovo [...] Per il S., D. è da considerarsi senz'altro più " seguitore " della dottrina aristotelica che della platonica, e però v'innesta speculazioni platoniche, " e se alcuni pensamenti aristotelici estima falsi, ve li taglia ed allontana, e ciò dalle une e ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] : l’a. può conoscere le idee, forme ideali di assoluta realtà, solo per reminiscenza. Dal punto di vista della struttura interna, Platone considera l’a. divisa in una parte razionale e in una irrazionale, a sua volta scissa in a. irascibile e in a ...
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TEODICEA
Guido CALOGERO
. Termine filosofico introdotto nell'uso dal Leibniz col titolo del suo libro Essai de Théodicée sur la bonté de Dieu, la liberté de l'homme et l'origine du mal (Amsterdam 1710), [...] ogni male, quanto in tutta la teologia cristiana medievale, anche in rapporto a quegli elementi della filosofia platonica e aristotelica che essa aveva assimilato in sé e che parimente, implicando una considerazione finalistica dell'accadere ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] Nietzsche secondo cui "la verità è un mobile esercito di metafore" e con la quale si attacca la radice platonica dell'intera tradizione filosofica occidentale. Introducendo la nozione di differenza ontologica, tra essere ed ente, Heidegger investiva ...
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SINESIO (Συνέσιος, Synesius), di Cirene
Nicola Terzaghi
Nato a Cirene, doveva essere verso il 400 d. C. nella sua piena maturità, perché fu allora inviato dai suoi concittadini come ambasciatore ad [...] di fusione fra quelle due correnti di pensiero, compiuto però senza che sia mai perduta di vista la fondamentale dottrina platonica: alla quale si attenne da vicino in due opuscoli, uno, gli Egizî, dove espose sotto forma di allegoria mitologica le ...
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Tecnocrazia
Domenico Fisichella
SOMMARIO: 1. Il rischio dell'ambiguità concettuale. 2. L'economia come discrimine. 3. I precursori. 4. Tre rivoluzioni industriali. 5. Caratteri strutturali e funzionali. [...] ., Laird, R. F., Technocratic socialism. The Soviet Union in the advanced industrial era, Durham 1985.
Isnardi Parente, M., Socrate e Platone, in Storia delle idee politiche, economiche e sociali (a cura di L. Firpo), Torino 1982, vol. I, pp. 225-289 ...
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Qualsiasi indagine sulla c. deve preliminarmente accertare (1) come conosciamo e (2) cosa possiamo conoscere. Rispetto al primo punto, le risposte tradizionalmente offerte dalla filosofia sono che conosciamo [...] . È probabilmente questo il motivo per cui – come osserva Kant nell’Introduzione alla Critica della ragion pura (➔) (1781) – molti pensatori, Platone in testa, hanno pensato che senza i sensi si potesse conoscere meglio e di più, anzi, che si potesse ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] che stava alle spalle di quel sapere (nel caso della medicina, si trattava essenzialmente di comporre la linea Ippocrate-Platone-Aristotele-Erofilo, con qualche aggiunta a seconda delle questioni in gioco) e, dall'altro lato, nel senso di organizzare ...
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intelletto
Stefano De Luca
Insieme delle facoltà mentali che ci permettono di pensare e di giudicare
Se nel linguaggio comune intelletto e ragione sono termini sinonimi, nella storia del pensiero filosofico [...] visto in esso una facoltà astratta, incapace di cogliere la vita nel suo movimento
L'intelletto come facoltà intuitiva
Per Platone l'intelletto (nòus) è la facoltà che consente di raggiungere il grado più alto della conoscenza: mentre la ragione ...
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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] di F. governata dal principio di simpatia universale, una nozione su cui convergono tradizioni filosofiche aristoteliche e platoniche rielaborate alla luce dell'osservazione e dell'esperienza dei fenomeni fisici e che gli consente di evitare ogni ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...