Academici
Giorgio Stabile
Usato come sostantivo (dal latino academicus, greco ἀκαδημικός), indica i filosofi appartenenti all'Accademia platonica e, in genere, tutti quelli che ne professarono la dottrina. [...] habere soliti, e loci vocabulo nomen habuerunt ".
Quella di cui parla D., in realtà, è la vetus Academia, sorta con lo stesso Platone e che ebbe come primi scolarchi il nipote Speusippo (347-339 a.C.) e Senocrate (339-314 a.C.) e che, secondo la ...
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Dottrina di Platone e della scuola da lui fondata (Accademia); più in generale, ogni orientamento filosofico influenzato dalla filosofia platonica e che ne assume in partic. la distinzione tra un mondo [...] sensibile e un mondo intelligibile. Il primo è il mondo del divenire e del mutamento, da cui deriva l'opinione (dòxa), il secondo è il mondo delle idee, perfette e immutabili, dalle quali deriva la vera ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] Atene per recarsi in Asia Minore, presso Ermia, tiranno di Atarneo. Nella vicina Troade, a Scepsi e ad Asso, esistevano comunità platoniche, e in esse A. cominciò a svolgere il suo magistero. Vi rimase tre anni e Ermia gli dette in moglie la nipote ...
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Scrittore e filosofo (n. Siviglia 1526 - m. 1560); studiò ad Alcalá e a Lovanio. Il tentativo di conciliare la filosofia platonica con quella aristotelica, che caratterizza tutta la sua opera, trova la [...] de Platonis et Aristotelis consensione (1554). Tra gli altri suoi scritti meritano di essere ricordati un Ethices philosophiae compendium (1554), e i commentarî ad alcuni dialoghi di Platone (al Timeo, 1554; alla Repubblica, 1556; al Fedone, 1556). ...
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partecipazione
Il concetto ha assunto, nella storia del pensiero occidentale, tre significati principali: il primo, legato all’originaria accezione platonica, è di tipo metafisico; il secondo, emerso [...] ). Impiego analogo dell’idea di p. si avrà nella filosofia cristiana e in quella araba, una volta accolta l’identificazione del platonico mondo delle idee con il νοῦς neoplatonico e risolto questo nel verbo di Dio: la p. avrà lo scopo di esplicare ...
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Filosofo greco (sec. 4º d. C.). Scolaro di Porfirio e poi seguace di Giamblico, fu uno dei più notevoli rappresentanti della scuola platonica di Siria. Le sue concezioni sono esposte in commentarî a dialoghi [...] platonici, di cui si trovano frammenti e testimonianze in Proclo, Ammonio Sacca e Olimpiodoro. ...
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MARINO (Μαρῖνος, Marinus)
Guido Calogero
Filosofo neoplatonico del secolo V d. C. Nato a Neapoli di Samaria intorno al 440, entrò nell'accademia platonica di Atene nel tempo in cui ne era diadoco Proclo, [...] di Siriano e Proclo, e alla loro infatuazione teologica: ne è rimasto solo un frammento; un ampio commentario al Filebo platonico, che sarebbe però stato distrutto dallo stesso M.
Bibl.: Schissel, M. v. N. u. die neoplatonische Tugendrade, in Texte u ...
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Valori, Niccolò
Valentina Lepri
Figlio di Bartolomeo, nasce nel 1464 a Firenze, dove riceve una solida educazione umanistica. Studia con interesse la filosofia platonica e frequenta lo stesso Marsilio [...] di Firenze, Firenze 1902, p. 734; P.O. Kristeller, Supplementum ficinianum: Marsilii Ficini florentini philosophi platonici opuscula inedita et dispersa [...], 2° vol, Florentiae 1937, p. 353; A.F. Verde, Lo Studio fiorentino (1473-1503). Ricerche ...
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idea
Alfonso Maierù
Nel linguaggio dantesco, il termine i. vale " causa esemplare e formale ", " modello ", e ritiene il significato proprio della dottrina platonica, cui D. spesso esplicitamente si [...] delle cose di quaggiù sono generatrici di queste cose e delle loro forme (essempli; ma v. FORMA).
Più generalmente i. è, ancora secondo Platone, il principio unico di ogni specie di esseri, così come l'i. di uomo lo è dell'uomo: Cv IV XV 6 avvegna ...
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LACIDE (Λακύδης, Lacȳdes)
Guido Calogero
Filosofo greco, nato a Cirene e vissuto nella seconda metà del sec. III a. C. Divenne scolarco dell'Accademia platonica nel 241-40, succedendo ad Arcesilao di [...] gli successe Telecle. Continuando la tradizione inaugurata dal suo predecessore, proseguì l'interpretazione scetticizzante del platonismo, che fu caratteristica della cosiddetta "media Accademia".
Principale tra le fonti antiche è Diogene Laerzio ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...