Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] dei poemi nella formazione morale e mentale dei Greci, rivolsero ai poemi stessi durissime critiche (così Eraclito e Senofane; e Platone, pur riconoscendone il valore poetico, bandisce O. dalla sua Repubblica). Nel 5° sec. (e forse, già nel 6°) nasce ...
Leggi Tutto
Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] I. A. Richards (v., 1924), ma il rapporto tra suono e significato è rimasto un problema sin dal tempo di Platone. Jakobson, in numerose importanti analisi di testi poetici, ha mostrato che gran parte della poesia raggiunge i suoi effetti tramite una ...
Leggi Tutto
Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] o ond'ell’esca,
o come il nocciol si stia nella pèsca,
hanno studiato in su 'n un gran mellone.
Aristotele allegano e Platone
e voglion ch'ella in pace requïesca
fra suoni e canti, e fannoti una tresca
che t'empie il capo di confusione.
L ...
Leggi Tutto
FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] e la traduzione dell'Apologiadi Socrate di L. Bruni, nel ms. Lat. VI.135 (3641) delle Lettere di Platone nella traduzione del Bruni. Altri codici marciani presentano solo decorazioni o colophon vergatidal F., a testimoniare il suo inserimento nell ...
Leggi Tutto
CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] Fava, in Venezia, vi fu ordinato sacerdote, ma nel 1708 preferì lasciare l'Ordine cui doveva la sua prima formazione platonico-agostistiniana, l'interesse per la cultura francese e per gli studi scientifici moderni. Nel Veneto, dove in quegli anni ...
Leggi Tutto
DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] D. invece si muoveva non in contrasto con questi filoni (come potrebbero far pensare certe critiche alle "favole" platoniche o certe letture ridimensionanti di precetti aristotelici che fecero scrivere B. Weinberg di un D. versus Aristotele) ma con ...
Leggi Tutto
FILELFO, Giovanni Mario
Franco Pignatti
Nacque a Costantinopoli il 24 luglio 1426, primogenito di Francesco e di Teodora Crisolora. L'anno seguente il padre tornò in Italia con la famiglia e tenne il [...] perdute: tragedie, commedie, lettere in greco, uno scritto contro le Facetiae di Poggio Bracciolini, versioni di Esiodo, Platone, Aristotele, Strabone, un commentario delle Rime di Petrarca e di Cicerone (per quest'ultimo si tratterà delle lezioni ...
Leggi Tutto
DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] dell'utilità sociale o morale della poesia - scrive Weimberg a proposito di quest'opera - prende una forma schiettamente platonica". La poetica, vi si sostiene, fa parte della filosofia morale che deve rispondere ai bisogni dello Stato e migliorare ...
Leggi Tutto
MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] le due questioni fondamentali dell'insegnamento così come sono state codificate da una lunghissima tradizione che risale nientemeno che a Platone e Aristotele. L’idea cioè che l’allievo non entra in classe con la testa vuota, pronta per essere ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] il residuo patrimonio della cultura antica. Boezio, di cultura prevalentemente filosofica, avrebbe voluto tradurre e commentare tutto Platone e Aristotele, ma poté farlo solo con l’Isagoge di Porfirio e alcuni trattati dell’Organon di Aristotele ...
Leggi Tutto
platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...