L'Ottocento: chimica. Chimica e industria all'inizio del secolo
Gérard Emptoz
Chimica e industria all'inizio del secolo
Nei primi anni del XIX sec. la chimica offre un panorama particolarmente originale; [...] e industria sono all'origine della ricerca volta a ottenere un acido solforico più concentrato; l'effetto catalitico del platino, osservato da Humphry Davy nel 1817 e, più tardi, da Johann Wolfgang Döbereiner, Pierre-Louis Dulong e Louis-Jacques ...
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Nernst 〈nèrnst〉 Walther Hermann [STF] (Briesen 1864 - Zibelle, od. Niwica,1941). Prof. di chimica fisica nell'univ. di Gottinga (1894) e poi di Berlino (1905); per le sue ricerche di termodinamica ebbe [...] . che per usi tecnici, costituita da un cilindretto di ossidi di terre rare portato all'incandescenza da una spiralina di platino arroventata da una corrente elettrica. ◆ [CHF] Legge di ripartizione di N.: se una sostanza è disciolta in due liquidi ...
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Bunsen Robert Wilhelm von
Bunsen 〈bunsen〉 Robert Wilhelm von [STF] (Gottinga 1811 - Heidelberg 1899) Prof. di chimica nelle univ. di Marburgo (1839), di Breslavia (1851) e infine di Heidelberg (1875); [...] simile alla pila Grove, ma con elettrodo positivo di carbone di storta (prodotto dalla distillazione di carboni fossili), anziché di platino; ha una forza elettromotrice di 1.92 V e può essere costruita in modo da erogare correnti di grande intensità ...
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Fisica
L’insieme delle tecniche di misurazione delle grandezze (grandezze fotometriche) che caratterizzano la luce: quantità di luce, illuminamento, luminanza ecc., che si introducono in ottica per individuare [...] cosiddetto corpo nero di Burgess, vale a dire un foro praticato nella parete di un forno tenuto alla temperatura del platino fondente, 2043 K), le grandezze fotometriche sono: a) intensità luminosa o visibile, di una sorgente puntiforme in una certa ...
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Metodo di analisi chimica di sostanze in soluzione, basato sulla determinazione dei valori assunti dalla corrente elettrica al variare della tensione applicata alla cella di misura.
I polarografi
La p. [...] di lavoro in p. può essere costituito da un filo di platino rotante: in questo caso la corrente di convezione non è nulla ma detto controelettrodo, è in genere un elettrodo di platino: in questo caso fra elettrodo di lavoro e controelettrodo ...
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Generalità e cenni storici. - L'alluminio è, dopo l'ossigeno e il silicio, l'elemento più diffuso sulla crosta terrestre, di cui esso rappresenta all'incirca il 7,3%. Non si trova però mai allo stato libero, [...] unanimamente confermato l'assoluta innocuità dell'alluminio nell'utensileria domestica, dichiarando che l'alluminio è, dopo l'oro e il platino, il più innocuo dei metalli.
Termotecnica. - Il suo calore specifico per unità di volume è 0,66 di quello ...
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L'Ottocento: chimica. La chimica delle forze
Jutta Berger
La chimica delle forze
L'invenzione della pila voltaica favorì alcune rilevanti impostazioni teoriche nella chimica destinate a condizionare [...] piastre di rame e di zinco. Come recipiente elettrolitico egli usò un cucchiaio di platino, che fungeva anche da elettrodo, mentre un filo di platino costituiva il secondo elettrodo; le nuove sostanze che si formavano assumevano l'aspetto di palline ...
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Elemento chimico, simbolo He, numero atomico 2, peso atomico 4,0026, di cui si conoscono due isotopi stabili (42He, di gran lunga il più abbondante, e 32He). Fu individuato nel 1868 da J.N. Lockyer e altri [...] condizioni (eccitazione elettrica, bombardamento elettronico ecc.) sembra che si combini con diversi elementi (mercurio, platino, ferro ecc.), dando composti particolarmente instabili: gli eliuri.
Trova impiego: nei palloni sonda in sostituzione ...
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Il benzene e quei composti organici ciclici insaturi che hanno proprietà simili a quelle del benzene. Sono caratterizzati da una elevata stabilità e dal fatto che danno reazioni di sostituzione invece [...] alifatici o aliciclici in composti aromatici. Si effettuano per deidrogenazione catalitica, con catalizzatori a base, di platino, palladio o nichel. In particolare vengono impiegate per trasformare strutture carbocicliche e eterociclice sature , a 5 ...
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Atomo o gruppo atomico dotato di carica elettrica, positiva o negativa a seconda che abbia perduto o acquistato uno o più elettroni rispetto alla configurazione di sistema elettricamente neutro (➔ ionizzazione). [...] si ha nella soluzione la presenza di i. sodio, Na+, e di i. complessi PtCl6––, mentre mancano gli i. cloro o gli i. platino; lo i. solvatato è uno i. al quale si sono associate una o più molecole di solvente; se questo è costituito da acqua lo i ...
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platina1
plàtina1 (o platìna) s. f. [dal fr. platine «piano, lastra», der. di plat «piatto1»]. – 1. Piano mobile porta-foglio della macchina per la stampa tipografica a pressione piana; anche, per estens., la macchina stessa. Nelle vecchie...