BARBAGELATA, Giovanni
Gian Vittorio Castelnovi
Di famiglia originaria della Valle della Fontanabuona nella podestaria di Rapallo (ove esiste tuttora una borgata detta Barbagelata), figlio di Nicola [...] fiamminghi inducevano a notazioni icastiche e a preziose analisi. Il B. seguì G. Mazone nella tendenza ad una marcata plasticità ottenuta soprattutto con il tratto deciso e nitido, raggiungendo risultati rudi, ma schietti e incisivi: le sue figure ...
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GUINACCIA, Deodato
Maria Viveros
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, attivo in Sicilia nella seconda metà del XVI secolo. La sua probabile origine partenopea - nella firma di alcune [...] Pino aveva realizzato per la chiesa romana di S. Maria d'Aracoeli.
Si tratta di soggetti convenzionali, in cui la plasticità monumentale e quasi goffa dei personaggi si unisce a un tono languido, tale da far scomparire, specie nella Pietà, qualsiasi ...
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MARCOLA (Marcuola)
Federico Trastulli
Famiglia di pittori attiva a Verona e nel territorio circostante lungo il corso del secolo XVIII. Capostipite ne fu Giovanni Battista, nato nel 1704 - come si desume [...] di Ifigenia, prossima a divenire sacerdotessa di Diana in Tauride. La particolare soluzione delle movenze e una certa plasticità delle figure accreditano l'ipotesi formulata, soprattutto se si considerano la tela con Melchisedec che offre il pane e ...
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BARTOLOMEO di Paolo, detto Baccio della Porta (fra, Bartolomeo)
Luisa Marcucci
Nacque a Sofignano (Prato) il 28 marzo 1472. Il padre Paolo di Iacopo, morto il 9 luglio 1487, di famiglia di origine genovese, [...] e ferma luce negli spazi della pittura del Perugino., il movimento doveva necessariamente risolversi in ritmo contenuto nella plasticità di volumi pieni, continui: privi, cioè, della libera cadenza lineare tipica di Filippino o di Botticelli, e anche ...
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DE MARCHIS, Tommaso
Helmut Hager
Nacque a Roma nel 1693. La sua formazione di architetto avvenne presso Carlo Francesco Bizzaccheri, al quale rimase sempre legato (Missirini, 1823, pp. 225 s.; Mallory, [...] nel secondo piano, dove cuspidi triangolari a padiglione sono alternate a timpani centinati che terminano con volute aggettanti. La plasticità della facciata elimina ogni effetto di monotonia: il D. è riuscito a dare enfasi ai lati brevi, sul Corso ...
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GRAZIOSI, Giuseppe
Emanuela Andreoli
Figlio di Pietro e Angelica Marchi, modesti contadini, nacque a Savignano sul Panaro (Modena) il 25 genn. 1879. Frequentò il regio istituto di belle arti di Modena, [...] La zia Luigia, Mercato, La chiesa della Salute.
Nel gennaio del 1924 si trasferì a Napoli come titolare della cattedra di plastica della figura all'Accademia di belle arti, dove rimase per due anni. Non interruppe i contatti con la sua Modena, tanto ...
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DE SANTI (De Sanctis)
Wolfgang Wolters
Famiglia di pittori (cfr. L. Testi, La storia della pittura veneziana, I, Bergamo 1909, pp. 133 ss.) e tagliapietre del sec. XIV operosi nel Veneto. Filippo è documentato [...] , eseguita più tardi, della Madonna mora al Santo. I due ritratti, autografi, dimostrano nella loro forte plasticità un notevole distacco dalla tradizione rappresentata dai ritratti veristici del Vescovo Castellano Salomone (Treviso, duomo) e dello ...
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LORENZO d'Alessandro
Bernardetta Nicastro
Nacque a San Severino Marche nel 1445 circa dal fabbro Alessandro di Francione, a torto ritenuto pittore da alcuni storici. Era detto il Severinate dal nome [...] marchigiana a partire dal secondo Quattrocento: ritorna il fondo oro, e i personaggi, quasi figure ritagliate, perdono plasticità. L'opera che maggiormente testimonia questo arcaismo è la pala di Caldarola: è negato ogni valore prospettico e ...
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ANDREANI, Aldo
Lucia Bisi
Figlio di Carlo, ingegnere capo del comune di Mantova, e di Felicita Risi, nacque a Mantova il 1º ag. 1887. Data la professione del padre, ebbe modo di fare, fin da giovanissimo, [...] per la sede delle Assicurazioni Toro (1934-35), teso alla ricerca di volumetrie volutamente scarne e disadorne, ma plasticamente complesse.
Il lungo polemico isolamento successivo a questi ultimi discussi progetti fu interrotto da importanti opere di ...
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DIZIANI, Gaspare
Sergio Claut
Figlio di Giustina e Giuseppe "De Ciano", nacque a Belluno il 24 genn. 1689; fu allievo in patria di Antonio Lazzarini, ultimo interprete provinciale, ma non spregevole, [...] l'assimilazione dei modelli ricceschi donde deriva una diversa stesura in forme più arrotondate, costruite con insolita robustezza e plasticità. Si tratta dunque di una duplice valenza artistica che lega, ma al tempo stesso complica non poco, una ...
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plasticita
plasticità s. f. [der. di plastico1]. – In genere, l’essere plastico; qualità, caratteristica di ciò che è plastico. 1. Nel linguaggio tecn., la proprietà di un materiale solido di deformarsi plasticamente, cioè di subire deformazioni...
plastica
plàstica s. f. [uso sostantivato dell’agg. plastico1 nel sign. 1; cfr. il lat. plastĭca, gr. πλαστική (τέχνη) «(arte) che riguarda il modellare»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di plasmare, cioè di lavorare e manipolare una sostanza...