BONSIGNORI, Francesco
Ursula B. Schmitt
Nato a Verona nel 1460 circa, era il maggiore dei figli di Alberto di Bonsignorio che, come dice il Vasari, pare si sia a sua volta dilettato di pittura.
Il cognome [...] , nei suoi primi lavori, da proporzioni pesanti e tozze, forme grevi, aspre, quasi scolpite in una ricerca di intensa plasticità, ed esasperate ancora dai taglienti contrasti di luci ed ombre.
Al principio dell'ultimo decennio del secolo, il B., al ...
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FRISONI, Paolo
Anna Coccioli Mastroviti
Forse originario di Laino (Riccomini, 1972), nacque intorno al 1645: la data si deduce dagli Stati d'anime della parrocchia di S. Maria degli Speroni - attuale [...] Bernoni, registro 1, 1716-29).
Resta ancora da chiarire se il F. sia responsabile anche della raffinatissima ornamentazione plastica, eseguita intorno al 1689, dell'arcone trionfale inquadrato da colonne libere e del retrostante vano dell'altare del ...
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BARTOLOMEO di Fruosino
Mirella Levi D'Ancona
Nacque a Firenze nel 1366 (in una dichiarazione di redditi del 1427 dice di avere 61 anni). La prima notizia della sua attività risale al 1394 quando si [...] immaginazione e gusto sicuro, B., vissuto a cavallo tra il sec. XIV e il XV, è essenzialmente tardo-gotico, raggiunge plasticità in alcuni particolari delle figure, che, però, non riesce a inserire nello spazio, del quale d'altronde si occupa molto ...
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HENDRICKSZ, Dirck (Teodoro d'Errico)
Susanna Falabella
Nacque ad Amsterdam tra il 1542 e il 1544 da Henrick Centen (P. Leone De Castris, 1991, p. 330).
La ricostruzione del percorso pittorico dell'H., [...] ), e caratterizzati anch'essi da una vena romanista fra Frans Floris e Pieter Pourbus, sapientemente disegnata nell'esuberante plasticità del volume e vigoria fisica delle figure e da una "maniera tenera" ed espressiva insieme, debitrice del clima ...
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CACCAVELLO, Annibale
Oreste Ferrari
Nacque probabilmente a Napoli, verso il 1515, da Giovan Battista, originario di Massa Lubrense, importatore di marmi da Carrara e imprenditore di lavori di marmorari.
Della [...] stessa.
Si nota pure, in queste ultime opere, come l'inizio d'un progressivo scadimento, per un attenuarsi del vigore plastico e il cedimento invece a un modellato molle, su cui giocano labili effetti luministici. L'artista pare ora non esser neanche ...
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LAMBERTI, Stefano
Francesco Sorce
Nacque a Brescia nel 1482. Il padre, Piero (Fenaroli, p. 278), è forse da identificarsi con un notaio attivo a Brescia nella seconda metà del XV secolo (P. Guerrini, [...] a Brescia.
Primo lavoro documentato del L., la "soasa", probabilmente posteriore al dipinto (Fusari), presenta, nella sua imponente plasticità, analogie con il protiro della chiesa bresciana di S. Maria dei Miracoli, nell'apparato ornamentale e nella ...
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GIOVANNI d'Ambrogio
Gerd Kreytenberg
Scultore e architetto, documentato dal 1382 al 1418 a Firenze, dove probabilmente nacque non prima del 1350. Verosimilmente non è da identificare con l'omonimo scalpellino [...] Prudenza si distinguono per la calma dignità e la monumentalità, per la sicurezza nella costruzione della figura e la plasticità, oltre che per lo scorrevole andamento del drappeggio, per la classica armonia delle proporzioni delle forme, per l'abile ...
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BRAMBILLA, Maria (in arte, Sofia Fuoco)
Clara Gabanizza
Nacque a Milano il 16 genn. 1830. Figlia di Angelo, pittore, e di Maria Foco, ereditò molto probabilmente dal padre una particolare sensibilità [...] e alla Cerrito, e apprezzandone la tecnica, tipicamente italiana, che tendeva a valorizzare la mobilità della mimica e la plasticità espressiva del gesto. Nel 1847 fu scritturata dai teatri Drury Lane e Covent Garden di Londra, dove ottenne uguale ...
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GRAZIOLI, Pietro (Pietro da Salò)
Lorenzo Finocchi Ghersi
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, figlio di Lorenzo, attivo a Venezia a partire dal quarto decennio del XVI secolo. Originario [...] un fregio pulvinato di ascendenza sansoviniana riccamente intagliato a fogliami e ornato dallo stemma del doge Marcantonio Trevisan. Se la plasticità dell'intaglio tradisce l'abilità del G. in questo genere di lavori, entrambe le figure a tutto tondo ...
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EMENDABILI, Galileo
Annateresa Fabris
Figlio di Ludovico, artigiano del legno, e di Enrica Angioletti, nacque ad Ancona l'8 maggio 1898. Fece il primo apprendistato presso la bottega del padre, dove [...] la porta mistico-profana, considerata monumentale da Del Picchia (1948) non solo per le dimensioni, ma per la plasticità del "linguaggio ieratico ed eloquente delle forme", per il dinamismo interno espresso da un'apparente staticità dei movimenti. L ...
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plasticita
plasticità s. f. [der. di plastico1]. – In genere, l’essere plastico; qualità, caratteristica di ciò che è plastico. 1. Nel linguaggio tecn., la proprietà di un materiale solido di deformarsi plasticamente, cioè di subire deformazioni...
plastica
plàstica s. f. [uso sostantivato dell’agg. plastico1 nel sign. 1; cfr. il lat. plastĭca, gr. πλαστική (τέχνη) «(arte) che riguarda il modellare»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di plasmare, cioè di lavorare e manipolare una sostanza...