LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] pp. 355-357).
È una delle prime opere di una fase stilistica in cui il L. abbandona la più robusta plasticità talvolta ludovichiana e il luminismo schedoniano e acquista una nuova eleganza e una raffinatezza formale, desunta dalle prime opere romane ...
Leggi Tutto
FINZI, Bruno
Roberto Maiocchi
Nato ad Inzino di Gardone Val Trompia (Brescia) il 12 febbr. 1899 da Filiberto, avvocato, e da Gisella Mauri, compì gli studi secondari in varie città italiane, seguendo [...] dei continui, in Rend. dell'Acc. d'Italia, s. 7, 1 [1940], pp. 1-9; Il problema ristretto tridimensionale nella teoria della plasticità, in Atti d. Acc. delle scienze di Torino, LXXV [1941], pp. 24-36) in cui il F. introdusse la nozione di seconda ...
Leggi Tutto
CASINI, Giovanni
Silvia Meloni Trkulja
Nato a Varlungo, presso Firenze, il 24 giugno 1689, fu pittore e scultore, allievo di G. B. Foggini; morì, secondo i dati offertì dalla Serie di ritratti..., il [...] (lo si nota soprattutto nella figura del carnefice e nei due astanti al martffio), ma con una saldezza di costruzione, plasticità di forme del tutto insolite, congeniali però a un pittore che fu anche scultore. L'avventarsi tagliente dell'angelo, la ...
Leggi Tutto
BRAMBILLA, Francesco, il Vecchio
Maria Clotilde Magni
Non è stato possibile rintracciare nessuna notizia che potesse illuminare intorno alle origini e l'attività del B. (da non confondere con lo scultore [...] disegnate con una scelta decorativa che si avvicina, a tratti, a certi risultati del Bambaia, è animato da una plasticità eccentrica e vigorosa e specialmente da un senso tettonico assai vivo, certamente fra gli aspetti più positivi della sua arte ...
Leggi Tutto
BENAGLIA, Paolo
Oreste Ferrari
Scarsissimi sono i dati biografici sul B.: risulta nato a Napoli e le prime notizie che lo riguardano sono quelle relative all'incarico che egli ebbe, nel 1728, di approntare [...] di qualche personale invenzione compositiva come nel gruppo di S. Caterina a Formiello a Napoli.
Dai documenti relativi al compimento della decorazione plastica della fontana di Trevi da parte di G. B. Maini si deduce che il B. morì a Roma nel 1739 ...
Leggi Tutto
ARDITI, Andrea (Andrea di Ardito)
Marco Chiarini
Fiorentino, operoso nel sec. XIV, ritenuto uno dei primi orefici che abbia introdotto a Firenze, nella sua arte, l'uso dello smalto francese.
Egli dovette [...] del volto ". Per F. Rossi, invece, a una * sobrietà decorativa... propria dell'arte fiorentina" si accompagna "l'incisiva plasticità del volto" e la "raffinatezza del disegno degli smalti". Ma, in effetti, l'opera appare piuttosto rigida e ...
Leggi Tutto
MAGNASCO, Stefano
Fausta Franchini Guelfi
Figlio di Lorenzo e di Pellegrina, di cui s'ignora il casato, nacque a Genova molto probabilmente nel 1635. Non è emersa finora documentazione sulle date di [...] . 58 e 59), caratterizzati da un notevole impaccio nell'affollato schierarsi in primo piano delle figure evidenziate in una statuaria plasticità e in un vivido colore che si rifanno chiaramente al classicismo romano, sono opere come l'Ester e Assuero ...
Leggi Tutto
DE ANGELIS, Nazzareno
Bianca Maria Antolini
Nato a Roma il 17 nov. 1881, da Giovanni e da Clorinda Ovidi, fu fanciullo cantore dapprima presso la scuola di S. Salvatore in Lauro, e successivamente alla [...] della sfida, del dominio a seconda dei vari atteggiamenti, rifulse l'interprete di una vigoria, di una efficacia, di una plasticità meravigliose..." (IlCorriere d'Italia, 11 ott. 1911, in V. Frajese, II, p. 54).
II D. diede inoltre interpretazioni di ...
Leggi Tutto
PONZIO, Flaminio
Gianluigi Lerza
PONZIO, Flaminio. – Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1561, primogenito di Giovanni Antonio Ponzio maestro di scuola (nato nel 1522) e di Elisabetta Buzzi (1539-1575), [...] in perfetta armonia. A differenza dell’opera di Domenico Fontana, Ponzio muove e anima la superficie raggiungendo una ricca plasticità.
Sul fianco destro della cappella Paolina Ponzio costruì la sacrestia, dotata di un elegante altare con due piccole ...
Leggi Tutto
BUSI, Giovanni, detto il Cariani
Eduard Safarik
Figlio di Giovanni, nacque molto probabilmente tra il 1485 e il 1490, forse a Fuipiano al Brembo (Bergamo), città natale del padre che, come il B., si [...] del Castello Sforzesco di Milano (n. 26), nei quali potrebbero identificarsi i donatori indicati dal Tassi.
La volumetrica plasticità di questi frammenti ben potrebbe preannunziare il ritratto di gruppo della Famiglia Albani (del 1519) e anche il ...
Leggi Tutto
plasticita
plasticità s. f. [der. di plastico1]. – In genere, l’essere plastico; qualità, caratteristica di ciò che è plastico. 1. Nel linguaggio tecn., la proprietà di un materiale solido di deformarsi plasticamente, cioè di subire deformazioni...
plastica
plàstica s. f. [uso sostantivato dell’agg. plastico1 nel sign. 1; cfr. il lat. plastĭca, gr. πλαστική (τέχνη) «(arte) che riguarda il modellare»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di plasmare, cioè di lavorare e manipolare una sostanza...