BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] . 7°, fino a tradursi in un completo appiattimento della figura. Il processo non è peraltro continuo; vi sono dei ritorni a una maggiore plasticità, per es. sotto Giustiniano II o tra i secc. 10° e 11°, ma l'esito è un'assoluta linearità della figura ...
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ENCAUSTO
M. Cagiano de Azevedo
Sistema di pittura con i colori mescolati alla cera e che quindi per essere usati devono venir liquefatti dal calore (v. enkaustès).
La letteratura sull'e. nell'antichità [...] pittura non occorreva avere i colori completamente liquefatti, ma bastava che l'amalgama della cera e del colore avesse una certa plasticità che si poteva anche ottenere con un calore molto moderato. Con il terzo metodo, nel quale il colore si doveva ...
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GUINACCIA, Deodato
Maria Viveros
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, attivo in Sicilia nella seconda metà del XVI secolo. La sua probabile origine partenopea - nella firma di alcune [...] Pino aveva realizzato per la chiesa romana di S. Maria d'Aracoeli.
Si tratta di soggetti convenzionali, in cui la plasticità monumentale e quasi goffa dei personaggi si unisce a un tono languido, tale da far scomparire, specie nella Pietà, qualsiasi ...
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JACOPO di Paolo
D. Benati
Pittore bolognese documentato dal 1378 al 1426.J. è già detto pittore, residente nella cappella di S. Procolo, in un documento del 31 dicembre 1378, quando donò 100 ducati [...] dittico diviso tra Firenze (Fond. Longhi; Martirio di S. Margherita) e Crema (Coll. Stramezzi; S. Margherita in carcere). La risentita plasticità delle figure di J. si nutre anche grazie al confronto con gli scultori accanto ai quali egli si trovò in ...
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MARCOLA (Marcuola)
Federico Trastulli
Famiglia di pittori attiva a Verona e nel territorio circostante lungo il corso del secolo XVIII. Capostipite ne fu Giovanni Battista, nato nel 1704 - come si desume [...] di Ifigenia, prossima a divenire sacerdotessa di Diana in Tauride. La particolare soluzione delle movenze e una certa plasticità delle figure accreditano l'ipotesi formulata, soprattutto se si considerano la tela con Melchisedec che offre il pane e ...
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Alt'amar
M.A. Lala Comneno
Ałt῾amar
Isoletta presso la sponda sud-est del lago Van (Turchia orientale), nell'antica regione del Vaspurakan. Il principale insediamento storico (preceduto da altri meno [...] e ieratico, sono imponenti per dimensioni; la composizione, anche nelle scene più drammatiche, risulta priva di movimento e plasticità.
Resta da segnalare la presenza di una loggia reale (oggi crollata) nella conca meridionale, connessa forse con il ...
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Vedi RITRATTO dell'anno: 1965 - 1996
RITRATTO
R. Bianchi Bandinelli
J. Auboyer
R. Bianchi Bandinelli
SOMMARIO. - 1. Premesse generali. - 2. Egitto. - 3. Mesopotamia. - 4. Periodo achemenide. - 5. [...] datata da varî studiosi tra il 100 e il 75 a. C., è di tipo ellenistico nella sua nudità drappeggiata e nella plasticità delle forme, mentre la corazza collocatagli accanto serve da puntello per la stabilità della composizione e quasi di insegna del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Longhi
Tomaso Montanari
Roberto Longhi è stato il più importante storico dell’arte e uno dei principali scrittori del Novecento italiano. Le sue ricerche, il suo insegnamento e il suo pensiero [...] raccontato dalle fonti secentesche, ma è un formalista moderno, padre delle avanguardie contemporanee, il «creatore di una nuova plasticità ottenuta con l’ausilio della luce», e, commenta Giovanni Previtali, «non c’era da attendersi di meno dall ...
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BARTOLOMEO di Paolo, detto Baccio della Porta (fra, Bartolomeo)
Luisa Marcucci
Nacque a Sofignano (Prato) il 28 marzo 1472. Il padre Paolo di Iacopo, morto il 9 luglio 1487, di famiglia di origine genovese, [...] e ferma luce negli spazi della pittura del Perugino., il movimento doveva necessariamente risolversi in ritmo contenuto nella plasticità di volumi pieni, continui: privi, cioè, della libera cadenza lineare tipica di Filippino o di Botticelli, e anche ...
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DE MARCHIS, Tommaso
Helmut Hager
Nacque a Roma nel 1693. La sua formazione di architetto avvenne presso Carlo Francesco Bizzaccheri, al quale rimase sempre legato (Missirini, 1823, pp. 225 s.; Mallory, [...] nel secondo piano, dove cuspidi triangolari a padiglione sono alternate a timpani centinati che terminano con volute aggettanti. La plasticità della facciata elimina ogni effetto di monotonia: il D. è riuscito a dare enfasi ai lati brevi, sul Corso ...
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plasticita
plasticità s. f. [der. di plastico1]. – In genere, l’essere plastico; qualità, caratteristica di ciò che è plastico. 1. Nel linguaggio tecn., la proprietà di un materiale solido di deformarsi plasticamente, cioè di subire deformazioni...
plastica
plàstica s. f. [uso sostantivato dell’agg. plastico1 nel sign. 1; cfr. il lat. plastĭca, gr. πλαστική (τέχνη) «(arte) che riguarda il modellare»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di plasmare, cioè di lavorare e manipolare una sostanza...