GRAZIOSI, Giuseppe
Emanuela Andreoli
Figlio di Pietro e Angelica Marchi, modesti contadini, nacque a Savignano sul Panaro (Modena) il 25 genn. 1879. Frequentò il regio istituto di belle arti di Modena, [...] La zia Luigia, Mercato, La chiesa della Salute.
Nel gennaio del 1924 si trasferì a Napoli come titolare della cattedra di plastica della figura all'Accademia di belle arti, dove rimase per due anni. Non interruppe i contatti con la sua Modena, tanto ...
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RADI, Bernardino
Cristiano Marchegiani
RADI, Bernardino. – Nacque a Cortona il 2 dicembre 1581 da Mariotto di Bernardino (m. 1624), scalpellino, che lo avviò anche all’architettura. A questa competenza [...] Comune di Cortona fornì il disegno del «colossale altar maggiore» di S. Francesco (Mancini, 1898, p. 67), la cui plasticità è l’evoluto principio organico che informa una raccolta di disegni acquerellati di depositi con incastonati busti cardinalizi ...
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MARCONI, Pirro
Santo Privitera
Nacque a Verona il 1° genn. 1897 da Pietro, violinista, e da Antonella (Nella) Levi. Dopo essersi iscritto alla facoltà di lettere a Roma, interruppe gli studi nel maggio [...] figurativa siceliota e magno-greca lo studioso dedicò più contributi (L'efebo di Selinunte, Roma 1929; La scultura e la plastica nella Sicilia antica, in Historia, IV [1930], pp. 645-674; L'anticlassico nell'arte di Selinunte, in Dedalo, XI [1930 ...
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MELIORE
Grazia Maria Fachechi
– Scarse sono le notizie su questo pittore, attivo nella seconda metà del Duecento, il cui nome compare nella lista dei cittadini fiorentini che avevano preso parte alla [...] cui ambito deve essere avvenuta la formazione artistica di M., che da quello mutua la vivacità cromatica, ma non la forza plastica.
Fra tutti, il dossale di S. Leolino è ritenuto quasi unanimemente dalla critica uno dei capolavori di Meliore. Rubata ...
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DE SANTI (De Sanctis)
Wolfgang Wolters
Famiglia di pittori (cfr. L. Testi, La storia della pittura veneziana, I, Bergamo 1909, pp. 133 ss.) e tagliapietre del sec. XIV operosi nel Veneto. Filippo è documentato [...] , eseguita più tardi, della Madonna mora al Santo. I due ritratti, autografi, dimostrano nella loro forte plasticità un notevole distacco dalla tradizione rappresentata dai ritratti veristici del Vescovo Castellano Salomone (Treviso, duomo) e dello ...
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LORENZO d'Alessandro
Bernardetta Nicastro
Nacque a San Severino Marche nel 1445 circa dal fabbro Alessandro di Francione, a torto ritenuto pittore da alcuni storici. Era detto il Severinate dal nome [...] marchigiana a partire dal secondo Quattrocento: ritorna il fondo oro, e i personaggi, quasi figure ritagliate, perdono plasticità. L'opera che maggiormente testimonia questo arcaismo è la pala di Caldarola: è negato ogni valore prospettico e ...
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ANDREANI, Aldo
Lucia Bisi
Figlio di Carlo, ingegnere capo del comune di Mantova, e di Felicita Risi, nacque a Mantova il 1º ag. 1887. Data la professione del padre, ebbe modo di fare, fin da giovanissimo, [...] per la sede delle Assicurazioni Toro (1934-35), teso alla ricerca di volumetrie volutamente scarne e disadorne, ma plasticamente complesse.
Il lungo polemico isolamento successivo a questi ultimi discussi progetti fu interrotto da importanti opere di ...
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BLANC, Alberto Carlo
Gian Alberto e Maria Cristina Blanc
Nacque a Chambéry (Savoia) il 30 luglio 1906, da Gian Alberto e da Maria Menotti. Sotto la guida di G. Stefanini, direttore dell'Istituto di [...] della progressiva riduzione della variabilità e quindi della irreversibilità dell'evoluzione, dimostrate dalla mancanza di plasticità culturale caratteristica di alcune popolazioni attuali. Il metodo di indagine etnologica da lui proposto è quello ...
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BELLARDI, Luigi
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 18 maggio 1818, nipote del botanico Carlo Ludovico Bellardi. Avviato alla carriera della pubblica amministrazione, fu per tre anni presso [...] sua opera si orientò verso l'evoluzionismo di tipo lamarckiano. Sono tuttora significative le notazioni del B. sulla plasticità e sulla fissità della specie, sul dimorfismo evoluzionistico, sull'adattamento, sulle forme di transizione.
L'aumento del ...
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DIZIANI, Gaspare
Sergio Claut
Figlio di Giustina e Giuseppe "De Ciano", nacque a Belluno il 24 genn. 1689; fu allievo in patria di Antonio Lazzarini, ultimo interprete provinciale, ma non spregevole, [...] l'assimilazione dei modelli ricceschi donde deriva una diversa stesura in forme più arrotondate, costruite con insolita robustezza e plasticità. Si tratta dunque di una duplice valenza artistica che lega, ma al tempo stesso complica non poco, una ...
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plasticita
plasticità s. f. [der. di plastico1]. – In genere, l’essere plastico; qualità, caratteristica di ciò che è plastico. 1. Nel linguaggio tecn., la proprietà di un materiale solido di deformarsi plasticamente, cioè di subire deformazioni...
plastica
plàstica s. f. [uso sostantivato dell’agg. plastico1 nel sign. 1; cfr. il lat. plastĭca, gr. πλαστική (τέχνη) «(arte) che riguarda il modellare»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di plasmare, cioè di lavorare e manipolare una sostanza...