staminale tumorale, cellula
staminale tumorale, cèllula locuz. sost. f. – Cellula progenitrice della cellula cancerosa, necessaria per il mantenimento del tessuto tumorale. Le cellule staminali tumorali, [...] . Si pensa che, nella progressione tumorale, Myc favorisca la formazione di cellule iniziatrici del cancro che mantengono una certa plasticità di sviluppo, ma che differiscono dalle normali cellule staminali del tessuto dal quale deriva il tumore. ...
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Pittore (Venezia 1518/1519 - ivi 1594), dovette il soprannome alla professione di tintore esercitata dal padre. Uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, fin dalle sue prime opere si nota [...] il Miracolo dello schiavo (Venezia, gallerie dell'Accademia), commissionato dalla Scuola grande di S. Marco, dove la plasticità michelangiolesca delle forme, l'attento studio dei rapporti concatenati tra figura e figura, combinati con l'impostazione ...
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Pittore francese (Montauban 1780 - Parigi 1867). Direttore dell'Accademia di Francia a Roma (1834-41), esercitò, anche attraverso il suo frequentatissimo studio, una profonda influenza sulla pittura francese [...] pieni di sensualità sebbene l'immagine si concluda in un puro ritmo lineare e in una perfetta, quasi astratta plasticità; le grandi composizioni invece (Apoteosi di Omero, 1827, Louvre; Martirio di s. Sinforiano, 1834, cattedrale di Autun; Apoteosi ...
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LIPPI, Filippino
Anna Maria Ciaranfi
Pittore, figlio di Filippo Lippi e di Lucrezia Buti, nato probabilmente a Prato verso il 1457, morto a Firenze il 18 aprile 1504. Seguì a Spoleto il padre (1467-69), [...] , ancora piene di contenuta grazia quattrocentesca, ma già poste in primissimo piano, aggruppate liberamente, e aventi movenze e plasticità complesse, colori e riverberi di sostanza diversa da quella degl'ispiratori primi di lui. Appare già l'eco ...
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WERNER, Zacharias
Giuseppe Gabetti
Poeta drammatico tedesco, nato a Königsberg il 18 novembre 1768, morto a Vienna il 17 gennaio 1823. Natura geniale ma caotica e impura nella vita come nell'opera, [...] abbia immaginato, e precorre, per certi riguardi, il Molocch di Hebbel; Die Weihe der Kraft è l'opera di più efficace plasticità teatrale che egli avesse fino ad allora composto. Ma l'antica utopia massonica fece posto nella sua fantasia - sempre più ...
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Termine usato comunemente in biologia e in special modo in embriologia sperimentale per indicare quei cambiamenti che si producono durante lo sviluppo nell'uovo, in seguito al sorgere e allo stabilirsi [...] mosaico, rendendosi visibili in un secondo tempo per i processi di differenziamento. Si definisce invece come indeterminazione o plasticità la capacità d'un territorio embrionale di evolversi diversamente a seconda della sede ove è trasferito con l ...
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HALM, Friedrich (pseudonimo del barone Eligius Franz Joseph Münch-Bellinghausen)
Scrittore tedesco, nato a Cracovia il 2 aprile 1806, morto a Vienna il 22 maggio 1871. Studiò a Melk dove ebbe per maestro [...] a drammatizzare le azioni che vi sono narrate (Marcipanliese, 1854; Freundinnen, 1860), si distinguono per maggiore sobrietà, plasticità e nitidezza di contorni. A ciò contribuì, oltre all'influenza del Kleist, anche la lettura assidua dei novellieri ...
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Cognizione
Claudio de' Sperati
Massimo Piattelli Palmarini
Antonio Semerari
Il termine indica sia l'atto del conoscere e la facoltà stessa che consente di conoscere (la facoltà di apprendere e di [...] in una carta geografica, stabiliscono un rapporto punto a punto con le varie parti del corpo. Grazie alla plasticità del sistema nervoso, in conseguenza di un'amputazione la zona della corteccia cerebrale normalmente deputata alla rappresentazione di ...
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HENDRICKSZ, Dirck (Teodoro d'Errico)
Susanna Falabella
Nacque ad Amsterdam tra il 1542 e il 1544 da Henrick Centen (P. Leone De Castris, 1991, p. 330).
La ricostruzione del percorso pittorico dell'H., [...] ), e caratterizzati anch'essi da una vena romanista fra Frans Floris e Pieter Pourbus, sapientemente disegnata nell'esuberante plasticità del volume e vigoria fisica delle figure e da una "maniera tenera" ed espressiva insieme, debitrice del clima ...
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La nazione oggi
Emilio Gentile
Con la caduta del muro di Berlino nel 1989, la fine del comunismo nell’Europa orientale e il disfacimento dell’Unione Sovietica, sembrò che una nuova era di pacifica convivenza [...] forza populista, quale appare specialmente nell’America Latina e nel Terzo mondo. Infine, il nazionalismo conferma la sua plasticità nell’adattarsi a essere forza di mobilitazione sia per il tradizionalismo sia per il modernismo: agisce come fattore ...
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plasticita
plasticità s. f. [der. di plastico1]. – In genere, l’essere plastico; qualità, caratteristica di ciò che è plastico. 1. Nel linguaggio tecn., la proprietà di un materiale solido di deformarsi plasticamente, cioè di subire deformazioni...
plastica
plàstica s. f. [uso sostantivato dell’agg. plastico1 nel sign. 1; cfr. il lat. plastĭca, gr. πλαστική (τέχνη) «(arte) che riguarda il modellare»]. – 1. a. L’arte e la tecnica di plasmare, cioè di lavorare e manipolare una sostanza...