(o linea del latte o linea mammaria) Il cordone cellulare che si differenzia in ciascuna sezione del corpo, ventralmente, nell’embrione dei Mammiferi Placentati e che si estende dall’ascella fino alla [...] regione inguinale. Con il procedere dello sviluppo ciascun cordone si suddivide in tanti ‘punti’ del latte, abbozzi di ghiandole mammarie o mammelle. Non tutti questi abbozzi si sviluppano completamente ...
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In anatomia ed embriologia, formazione vascolarizzata, sporgente e più o meno allungata, ma sempre di piccole dimensioni. V. coriali Proliferazioni vascolarizzate superficiali del corion dei mammiferi [...] senza v. si ha il corion liscio, se provvisto di v., il corion frondoso, e tale distinzione si applica nella classificazione delle placente a seconda che i v. si sviluppino su tutta la superficie del corion o si presentino solo in determinate aree ...
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Anatomia e medicina
Qualsiasi formazione (detta anche cordone) che per la disposizione degli elementi costitutivi ricordi la struttura di una funicella: f. spinale, il tratto extra-meningeo della radice [...] spinale, che è in rapporto con il foro intervertebrale; f. ombelicale, il cordone che nei Mammiferi Placentati congiunge l’embrione alla placenta materna; f. spermatico, il complesso del canale deferente e degli organi (vasi e nervi deferenziali e ...
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Una delle tre strutture cartilaginee presenti nel cinto toracico dei Vertebrati Tetrapodi, durante lo sviluppo: il c. è la struttura posteriore, il precoracoide l’anteriore, l’ epicoracoide le collega. [...] fino allo sterno con cui si salda per sinostosi. Nei Mammiferi infine il c. è presente nei Marsupiali mentre nei Placentati è fuso con la scapola, ridotto a formare l’apofisi coracoide della scapola.
Nell’uomo, il muscolo coraco-brachiale, nella ...
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Formazione membranosa prodotta dalla proliferazione della mucosa uterina nel corso del ciclo mestruale ed eliminata con la mestruazione quando non ha luogo la fecondazione. Se questa avviene, la d. continua [...] uterina e venendo a essere compresa tra questa e le membrane ovulari ( d. gravidica), e concorre a formare la placenta. Al momento del secondamento, la parte della d. aderente alle membrane ovulari viene espulsa, mentre la porzione aderente alla ...
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McKUSICK, Victor Almon
Marco Vari
Medico statunitense, nato a Parkman (Maine) il 21 ottobre 1921. È stato dapprima professore di Medicina ed Epidemiologia presso la Johns Hopkins University e dal 1973 [...] M. Lyon (v. in questa Appendice) sul meccanismo d'inattivazione del cromosoma X nelle cellule femminili dei mammiferi placentati, McK. ha ipotizzato che tale inattivazione debba aver luogo nei primissimi giorni (il sesto o il settimo) dello sviluppo ...
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Nella femmina dei Vertebrati, la porzione terminale dilatata degli ovidutti (canali di Müller) nella quale ricevono temporaneo ricetto l’uovo o le uova fecondate o si sviluppa l’embrione che nei Mammiferi [...] pari e distinti come i Sauropsidi, si hanno due u., ma il periodo di gestazione, che si compie senza una vera placentazione, è breve, e i neonati, partoriti in uno stadio precoce dello sviluppo, debbono completarlo nel marsupio materno. Nei Mammiferi ...
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PSICOFISIOLOGIA DEL SONNO E DEL SOGNO
Cristiano Violani
Alternanze di periodi di maggiore e minore attività caratterizzano tutti gli esseri viventi, dagli organismi unicellulari alle singole cellule [...] 'EEG rappresentano l'indice di definizione e misura del sonno più diretto e attendibile.
Negli uccelli e nei mammiferi placentati il sonno è caratterizzato da un'alternanza ciclica di periodi di ''sonno quieto'' (con EEG a onde sincronizzate, lente ...
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(o ghiandola mammaria) Ghiandola cutanea, propria dei Mammiferi. Presenti (due nella specie umana) in ambedue i sessi, le m. sono compiutamente sviluppate solo nel sesso femminile, in cui hanno la funzione [...] : durante l’allattamento, causa la suzione, il capezzolo si sviluppa maggiormente e si estroflette dalla tasca.
Nei Mammiferi placentati si possono avere due condizioni: può persistere la tasca mammaria, i cui margini però sono rilevati a costituire ...
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placenta
placènta s. f. [lat. scient. placenta, dal lat. class. placenta «focaccia», e questo dal gr. πλακοῦς -οῦντος, propr. agg. sostantivato «che ha forma schiacciata», der. di πλάξ πλακός «superficie piana e larga»]. – 1. In embriologia:...