Anatomia e medicina
Annesso fetale proprio dei Mammiferi che unisce il feto alle pareti della cavità uterina, stabilendo dei rapporti tra i vasi sanguigni materni e quelli del nascituro, in modo che questo [...] tessuti conduttori, i quali da un lato si prolungano nel canale stilare, dall’altro penetrano nel funicolo innervandolo. È detta placentazione la disposizione delle p. nell’ovario delle Angiosperme: se l’ovulo è unico, esso si erge dalla base oppure ...
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secondamento Espulsione o estrazione della placenta e degli altri annessi fetali (seconda) dopo che il feto è venuto alla luce. Rappresenta il secondo tempo del parto e avviene di regola spontaneamente [...] -60 minuti dopo l’espulsione del feto. Quando il distacco degli annessi è ostacolato da cause diverse (inerzia uterina, anomalie di inserzione della placenta), è necessario intervenire con manualità varie o con interventi operatori (s. artificiale). ...
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Periodo che segue l’espulsione della placenta fino al ritorno alla normalità dei genitali. La sua durata non è costante, oscillando secondo i soggetti e secondo la normalità o meno della pregressa gravidanza [...] e del parto; la media è di circa 6 settimane. Tipico fenomeno del p. è l’amenorrea. L’utero, che subito dopo il parto giunge con il suo fondo a circa 1-2 dita sotto la linea ombelicale traversa, si riduce ...
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L’insieme delle sostanze secrete o trasudate dalla mucosa uterina che in certi tipi di placenta (epitelio-coriale, sindesmo-coriale) servono di nutrimento all’embrione. Il liquido risultante ha l’aspetto [...] di un’emulsione e si chiama anche latte uterino ...
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Gravidanza gemellare monoovulare in cui i due feti sono contenuti in un solo sacco coriale; unici sono anche il rivestimento deciduale e la placenta, in cui si inseriscono i due cordoni ombelicali. L’amnio [...] generalmente è duplice (ogni feto è incluso in un amnio proprio). I gemelli nati da tale gravidanza si dicono gemelli monocoriali ...
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Il prodotto del concepimento dei Mammiferi dalla comparsa dei caratteri propri della specie al momento del parto. Nella specie umana tali caratteri compaiono al 3° mese di gestazione, quando termina la [...] del cuore fetale dalla vena cava inferiore è minore rispetto a quella presente nel sangue al momento in cui lascia la placenta, ma è maggiore di quella presente nella vena cava superiore.
Nell’atrio destro è presente il forame ovale, un condotto che ...
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Formazione membranosa prodotta dalla proliferazione della mucosa uterina nel corso del ciclo mestruale ed eliminata con la mestruazione quando non ha luogo la fecondazione. Se questa avviene, la d. continua [...] uterina e venendo a essere compresa tra questa e le membrane ovulari ( d. gravidica), e concorre a formare la placenta. Al momento del secondamento, la parte della d. aderente alle membrane ovulari viene espulsa, mentre la porzione aderente alla ...
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Espulsione o estrazione del feto dei Mammiferi dagli organi genitali. Avviene al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale può considerarsi concluso: l’utero contraendosi ritmicamente (travaglio [...] cordone ombelicale avviene subito dopo l’espulsione del feto e prima del secondamento.
Il secondamento consiste nell’espulsione della placenta e degli annessi fetali. Dopo la fuoriuscita del feto, l’utero si contrae e inizia la sua retrazione, data ...
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Gruppo di sostanze naturali, semisintetiche (derivati di e. naturali) e sintetiche, con attività biologica degli ormoni sessuali femminili, vale a dire partecipazione fondamentale nel mantenimento e nello [...] estran-1,3,5-triene-3,16α, 17β-triolo, è secreto soprattutto dalle ovaie ma durante la gravidanza è prodotto anche dalla placenta. L’ estrone, C18H22O2, corrispondente all’estran-1,3,5-triene-3-olo-17-one, rispetto all’estriolo ha un gruppo chetonico ...
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Parto difficile che richiede l’intervento ostetrico, manuale o strumentale con pericolo per la vita della madre o del feto.
D. materna, quando la causa ha sede nella madre (per es., viziatura pelvica); [...] d. fetale, quando ha sede nel feto (per es., presentazione di spalla); d. degli annessi, quando ha sede negli annessi fetali (per es., placenta previa). ...
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placenta
placènta s. f. [lat. scient. placenta, dal lat. class. placenta «focaccia», e questo dal gr. πλακοῦς -οῦντος, propr. agg. sostantivato «che ha forma schiacciata», der. di πλάξ πλακός «superficie piana e larga»]. – 1. In embriologia:...